Sarà la Boheme ad inaugurare la stagione lirica del Teatro Vittorio Emanuele

Sarà la Boheme ad inaugurare la stagione lirica del Teatro Vittorio Emanuele

Sarà la Boheme ad inaugurare la stagione lirica del Teatro Vittorio Emanuele

lunedì 19 Gennaio 2009 - 11:12

Il cartellone prevede altri due importanti appuntamenti ad aprile e maggio con -La Traviata- e -Carmen-

Sarà La Bohème di Giacomo Puccini, una delle opere più amate e popolari del melodramma italiano, a inaugurare mercoledì 21 gennaio (repliche il 23 e il 25) la stagione lirica dell’Ente Teatro di Messina. Un appuntamento molto atteso perché quest’anno il cartellone del Vittorio Emanuele – che presenta altri due appuntamenti molto popolari: La Traviata in aprile e Carmen in maggio – fa prevedere il tutto esaurito. «Una “politica- – ha detto il presidente dell’Ente, Egidio Bernava – che è stata di primaria importanza per ristabilire il migliore rapporto con il nostro pubblico. Ma tutta la città mi appare più vicina al teatro: le scuole, l’università, le associazioni di base aspettavano un segnale di coinvolgimento per identificarsi in un unico progetto culturale».

Intanto una prima conferma positiva è venuta dall’aumento del numero degli abbonati: «Grazie alla politica condivisa dal Consiglio d’amministrazione – ha spiegato il sovrintendente Paolo Magaudda – abbiamo avuto 850 abbonati musicali con un incremento del 65% rispetto allo scorso anno (330 in più), a fronte di una crisi nazionale che si stabilisce sul -25%. Possiamo essere più che soddisfatti».

Il perché della scelta de La Bohème lo spiega il direttore artistico per la musica Michelangelo Zurletti: «È tra le opere più amate al mondo e ha tutte le qualità per esserlo una volta di più. Compatta, rapida, essenziale, scritta benissimo e a un secolo di distanza dalla prima torinese non ha perso nulla del suo valore iniziale. La compagnia è, come al solito, costituita da elementi giovani e bravi, disponibili tutti al lungo periodo di prove che io ritengo necessario ed è sostenuta da un direttore d’orchestra del quale mi fido molto, anche lui giovane ma molto esperto nel repertorio italiano».

Il direttore è Carlo Palleschi, che il pubblico messinese ha già apprezzato nella scorsa stagione quando è stato sul podio del Vittorio Emanuele per Un ballo in maschera di Verdi. La compagnia di canto, pur essendo giovane, vanta tutta un’esperienza specifica nell’opera di Puccini: il soprano giapponese Yasko Sato (nella foto) e il tenore calabrese Giuseppe Varano sono rispettivamente Mimì e Rodolfo. Negli altri ruoli principali cantano il soprano Tania Bussi (Musetta), i baritoni Davide Malvestio (Schaunard), già sentito l’anno scorso in Werther e Simone Piazzola (Marcello), il basso siciliano Francesco Verna (Colline), l’altro basso Claudio Ottino (Benoit/Alcindoro). Il regista Giovanni Scandella ha spostato la vicenda all’inizio del Novecento e, con le le scene di Roberta Lazzeri e i costumi di Marion D’Amburgo si è ispirato al razionalismo figurativo di Mario Sironi per sottolineare il contrasto tra l’impersonalità della città e le forti e personalissime emozioni dei personaggi.

(foto Dino Sturiale)

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