Coprodotto da Teatri Uniti di Napoli e Piccolo Teatro di Milano, “La trilogia della villeggiatura” nella versione diretta e interpretata da Toni Servillo (nella foto), è considerato uno degli spettacoli teatrali in assoluto più riusciti degli ultimi anni. Adesso va in scena nel Vittorio Emanuele dal 18 al 22 marzo. L’attore napoletano ha riunito in un’unica serata le tre commedie goldoniane sulla villeggiatura: “Le smanie”, “Le avventure” e “Il ritorno”, un autentico serial che segue gli stessi personaggi in tre diversi momenti. Come spiega lo stesso Servillo, “ciò che conquista della Trilogia della villeggiatura è la sua assoluta originalità, la sua perfetta architettura teatrale. Sotto i nostri occhi, nello svolgimento delle tre commedie, assistiamo, come se si trattasse di un romanzo, alla trasformazione dei personaggi in ‘persone’ i cui destini, le cui emozioni ci riguardano e ci toccano profondamente”. In particolare è Giacinta il personaggio che più di tutti cambia e con i suoi chiaroscuri anticipa addirittura le eroine del teatro del Novecento.
È il Goldoni testimone acuto di una società in disfacimento, che sta perdendo i propri valori e non ne ancora costruito di nuovi, in cui i giovani non sanno quali ideali possano guidarli. Un po’ come accade oggi. Servillo con ampi tagli e con un grande senso del ritmo ha creato uno spettacolo animato, ricco di colpi di scena e anche di comicità. Lui stesso si è riservato quello che in passato è stato un ruolo minore, lo scroccone Ferdinando, facendolo diventare il regista in scena dell’intera vicenda. Una prova maiuscola come quelle con cui lo stesso Servillo ci ha abituato anche al cinema, dai più recenti “Il divo” e “Gomorra” ai precedenti “La ragazza del lago” e “Le conseguenze dell’amore”. Fra gli altri interpreti della “Trilogia” ricordiamo Andrea Renzi, Eva Cambiale, Tommaso Ragno, Paolo Graziosi, Anna Della Rosa, Gigio Morra e Betti Pedrazzi.
(foto Fabio Esposito)
