L’ulteriore beffa: nuovamente a rischio i fondi Fas per il post-alluvione

L’ulteriore beffa: nuovamente a rischio i fondi Fas per il post-alluvione

L’ulteriore beffa: nuovamente a rischio i fondi Fas per il post-alluvione

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sabato 13 Agosto 2011 - 12:22

La manovra correttiva anti-crisi del governo Berlusconi rimetterebbe in bilico i finanziamenti appena stanziati per Giampilieri e San Fratello

Otto giorni. E’ questo il periodo trascorso tra il 4 agosto scorso, giorno dell’annuncio dello stanziamento di 160 milioni di euro, provenienti dai fondi Fas, per Giampilieri (e dintorni) e San Fratello, e il 12 agosto, ieri, giorno della manovra correttiva “anti-crisi” del governo Berlusconi, che ha fatto dire al premier: “Il cuore mi gronda sangue”. E questo perché, dopo anni di annunci del tipo “non metterò mai le mani nelle tasche degli italiani”, adesso nelle tasche il Governo ci si tufferà dentro. La vera beffa è che la manovra “lacrime e sangue” (lacrime da coccodrillo, verrebbe da dire) rischia di colpire direttamente proprio quei fondi appena stanziati per le aree alluvionate. «Oggi Tremonti – ha detto l’assessore regionale Mario Centorrino, che su delega di Lombardo ha partecipato al vertice di Palazzo Chigi con Regioni ed enti locali – ci prospetta persino il taglio dei Fondi Fas destinati al risanamento del dissesto da rischio idrogeologico». Un assurdo, che fa dire a Centorrino che questa è una manovra «da stato di guerra»: «Il governo – dice Centorrino – ha illustrato una serie di ipotesi di lavoro, ma non ci ha fornito alcun documento che consenta di valutare nel merito le misure che intende varare per anticipare il pareggio di bilancio al 2013. Le iniziative ipotizzate sono solo una serie di tagli lineari che incideranno in particolare sulle regioni del sud e sulle fasce deboli della popolazione, e non c’e’ traccia di alcuna previsione di sviluppo».

Non meno severo l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao: «La manovra bis, prospettata alle regioni e agli enti locali dal governo nazionale, conferma la scelta di far pagare al Mezzogiorno e soprattutto alla Sicilia, la sua incapacità di affrontare tempestivamente una crisi che era ed è sotto gli occhi di tutti»

2 commenti

  1. non c’è niente in bilico. non ce li daranno mai, e lo sapevano già. solo palle belle e buone per prendere ancora una volta per il culo il popolo bue. berlusconi vai a vendere la luppina assieme a tremonti.

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  2. Ci si chiede: perchè il popolo italiano si ritrova nelle disastrose condizioni che sono sotto gli occhi di tutti? Perchè il Prodotto interno lordo è sempre vicino allo zero? E’vero o non è vero che noi italiani viviamo al di sopra delle nostre possibilità?
    E’ vero o non è vero che qualunque sia l’importo dei nostri stipendi, ci lamentiamo sempre?
    E’ vero o non è vero che solo una sparuta minoranza usa i mezzi di trasporto pubblici?
    E’ vero o non è vero che se non siamo “raccomandati”,i servizi pubblici sono molto carenti?
    Lo so,è inutile continuare a fare domande.Non avrò mai una risposta seria. Anche Dante nel 1300 ebbe a dire dell’Italia: “Ahi, serva Italia di dolore ostello…”.

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