....e se vendessimo i rifiuti di Messina ad Oslo per riscaldare gli edifici?

….e se vendessimo i rifiuti di Messina ad Oslo per riscaldare gli edifici?

Cesare Giorgianni

….e se vendessimo i rifiuti di Messina ad Oslo per riscaldare gli edifici?

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sabato 17 Novembre 2018 - 08:16

Da anni Oslo ha sviluppato un sistema che consente il riscaldamento degli edifici utilizzando l'energia prodotta dai rifiuti

… E se vendessimo i nostri rifiuti a Oslo? Non è una battuta, né un’affermazione che rasenta la follia. Si tratta, piuttosto, di una possibile “soluzione” del problema relativo allo smaltimento, ispirata da quanto riportato dalle cronache provenienti proprio dalla capitale norvegese, ma anche da altre cittadine scandinave, per la verità, dove la spazzatura costituisce un’autentica risorsa.

Da anni, infatti, Oslo, tanto per restare nel nostro esempio, ha sviluppato un sistema che permette il riscaldamento di quasi la metà dei suoi edifici grazie all’energia prodotta dai rifiuti bruciati dagli inceneritori: e in questo caso non si tratta solo di scarti domestici e industriali, ma, con determinati accorgimenti, anche di quelli tossici e nocivi provenienti da ospedali. E la domanda di rifiuti si è fatta sempre più crescente negli ultimi anni. A Oslo, il progetto relativo allo sfruttamento ottimale dei rifiuti va avanti, in particolare, dal 2010. Qui ogni famiglia separa l’immondizia differenziandola: i rifiuti alimentari finiscono in sacchetti verdi, la plastica in quelli blu, il cartone, il vetro e le lattine in altri contenitori.

Avviene in sofisticati impianti, in seguito, attraverso tecniche avanzate, il ciclo che porta alla produzione del biogas utilizzato, oltre che per il riscaldamento delle case, anche come carburante ecologico per molti mezzi pubblici cittadini.

La quantità di rifiuti prodotta localmente non è sufficiente, però, a fare fronte alla richiesta di energia ed è così che Oslo si trova “costretta” a importare rifiuti (che devono però garantire determinate “caratteristiche”) da oltre confine, soprattutto da Gran Bretagna e Svezia; anche se pure quest’ultimo Paese è da tempo impegnato a comportarsi così come i “cugini” nordeuropei. Norvegesi che tra l’altro, come è noto, sono una popolazione che ha fatto della tutela dell’ambiente una priorità assoluta.

Certo, Messina (o meglio il messinese) avrebbe tanto da imparare in tema di ecologia… Intanto, però, sarebbe già un passetto in avanti iniziare a differenziare i rifiuti da smaltire e non da scaricare o far “volare” liberamente e inopinatamente in strada…

Poi, però, pur volendo aderire all’offerta, vantaggiosa non solo economicamente, di stoccare e trasferire i nostri “amati” rifiuti in Norvegia, oggi ci sarebbe da risolvere un altro piccolo “intoppo” sulla lunga catena che potrebbe consentire di trasformare l’immondizia ricavandone denaro e… pulizia della città: con quali automezzi si dovrebbero raccogliere i rifiuti? Come dire: primo “stop” al primo “step”…

Cesare Giorgianni

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