Quanto costa andare a votare? Ecco quanto e come spenderà il Comune

Quanto costa andare a votare? Ecco quanto e come spenderà il Comune

Francesca Stornante

Quanto costa andare a votare? Ecco quanto e come spenderà il Comune

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martedì 24 Aprile 2018 - 06:12

Il Comune di Messina ha calcolato che le amministrative 2018 costeranno poco più di 1 milione di euro tra seggi, personale,materiali, componenti di seggio e tutto ciò che fa parte della macchina delle elezioni.

Le amministrative di giugno sono ormai alle porte, la campagna elettorale è entrata nel vivo, i candidati sindaco sono tutti sul ring, si guarda con curiosità a quelle che saranno le liste e l’esercito di candidati al consiglio comunale e alle circoscrizioni. Ma quanto costano le elezioni amministrative 2018 alla città? Non parliamo delle campagne elettorali, dove ognuno decide quanto spendere e come investire budget più o meno “importanti” per sponsorizzare al meglio la propria corsa alla carica di sindaco o consigliere. Parliamo invece di quanto Palazzo Zanca ha già conteggiato per sostenere le elezioni amministrative. La cifra è a sei zeri: si tratta infatti di 1.200.000 euro che sono già stati impegnati sul bilancio, tra l’altro con carattere di urgenza, visto che le scadenze sono alle porte e dettate dalle direttive regionali.

Quindi dalle casse comunali sono pronti a partire 1,2 milioni di euro che serviranno per consentire ai messinesi di scegliere il prossimo sindaco. Sono già stati impegnati con effetto immediato e serviranno per pagare autorizzazioni alle prestazioni di lavoro straordinario del personale dipendente, acquisto di attrezzature e materiale di varia natura indispensabile per l’allestimento dei seggi e per l’idoneo svolgimento delle consultazioni elettorali, competenze da corrispondere ai componenti dei seggi.

Nello specifico, 550 mila sono stati intanto previsti per il personale che sarà impiegato in tutta la fase elettorale, mentre gli altri 650 mila saranno utilizzati in buona parte per retribuire i componenti di seggio (545 mila euro), poi altri 50 mila euro andranno per la stampa dei manifesti, 15 mila euro per spese postali per spedizione di cartoline di avviso, 25 mila euro di spese per il facchinaggio e 15 mila euro lasciati come cuscinetto e per questo sulla carta destinati d altri servizi e imprevisti. Di questa cifra, 50 mila euro però saranno coperti dalla Regione, tramite la Prefettura, come rimborso per le spese postali e stampa di manifesti-

Il Dipartimento Servizi Finanziari ha avuto il li via libera a impegnare la somma, conteggiata ovviamente in via del tutto previsionale e considerato il voto del primo turno fissato per il 10 giugno e l’ipotesi ballottaggio calendarizzato per il prossimo 24 giugno.

Un appuntamento quindi non solo atteso ma anche costoso per le casse comunali e dunque per le tasche dei messinesi. Ma è il “prezzo da pagare” per garantire a tutti i cittadini di entrare nell’urna e scegliere il prossimo sindaco.

Francesca Stornante

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