Messina sotto di due reti al quarto d'ora, poi il ribaltone già nel primo tempo, mentre nella ripresa il risultato resta fermo sul 3-2

Impresa degli uomini di Biagioni, che nella semifinale di ritorno di Coppa Italia (all’andata era finita 1-1) riescono, già nel primo tempo, a ribaltare l’iniziale svantaggio di due reti segnandone tre. La finale così conquistata è fissata per il 18 maggio sul neutro di Firenze e l’avversario sarà il Matelica, che nell’altra semifinale ha eliminato il Mantova.

La cronaca del match: Subito in salita la partita per i padroni di casa. Al 5’ infatti, il Giulianova orchestra un contropiede micidiale che si conclude con il tiro da posizione angolata, sotto la traversa, di Di Paolo. Il Messina reagisce e per qualche minuto riesce a chiudere gli abruzzesi nella loro trequarti. Al 16’ tuttavia, c’è il raddoppio degli ospiti. Durante la battuta di un calcio di punizione, l’arbitro vede un fallo su un giocatore del Real Giulianova in area peloritana e assegna il penalty, che Tozzi Borsoi, già marcatore all’andata, trasforma. Si fa davvero dura per il Messina che ritorna però subito in partita quando Catalano, circa a metà del primo tempo, realizza il secondo rigore di giornata concesso dal direttore di gara. Rasoterra a fil di palo e squadre, dunque, che si riavvicinano nel punteggio. Al 28’ Giulianova vicino al gol dell’ 1-3 con il colpo di testa a lato di Di Paolo; al 32’ invece, Tedesco prova la conclusione da buona posizione ma spedisce alto. In mezzo, uno scontro dubbio in area giuliese tra Pagliarini e un giocatore del Messina, l’arbitro alla fine decide per un semplice calcio d’angolo in favore dei siciliani. Un giro di lancette dopo l’occasione precedente del n.9 messinese si materializza il pareggio, firmato Biondi. Pagliarini respinge corto un tiro di Traditi e il terzino classe 99’, il più rapido a riconquistare palla, può insaccare di sinistro. Al 44’ Arcidiacono lanciato a rete colpisce male la sfera ma questa supera comunque l’estremo difensore del Giulianova, è allora Fuschi ad evitare che i suoi subiscano anche il terzo gol compiendo un miracoloso salvataggio sulla linea di porta. L’appuntamento col 3-2, però, è solo rimandato. Difatti, nel recupero della prima frazione, una punizione di Catalano non viene trattenuta da Paglianiti, Traditi s’avventa sulla palla vagante e mette dentro, completando una pazzesca rimonta in meno di mezz’ora.

Al 47’ Arcidiacono va in azione personale, serie di dribbling ma tiro sbilenco. Al 59’ Barlafante impegna Lourencon con un destro da dentro l’area, la difesa locale libera poi l’area. Al 77’ Bossa, pescato bene da corner, tenta al volo di piatto ma il suo colpo non è particolarmente potente e Pagliarini non ha problemi a bloccare. All’83’ altra opportunità per Arcidiacono, si oppone ancora, in qualche modo, il portiere del Real Giulianova. Il Messina trema nei minuti finali, prima all’ 89′ sulla gran botta di Napolano da punizione, che termina mezzo metro sopra la traversa; e ancora di più negli ultimi istanti di extratime, quando un eroico Berra imita Fuschi e di testa impedisce che il pallone oltrepassi la linea di porta, inchiodando il risultato e regalando in questo modo all’Acr Messina una storica finale.

IL TABELLINO

Acr Messina-Real Giulianova 3-2 (primo tempo 3-2)

Marcatori: 5’ pt Di Paolo (R), 16’ pt Tozzi Borsoi (rig.) (R), 22′ pt Catalano (rig.) (M), 33’ pt Biondi (M), 45’+2’ pt Traditi (M).

Acr Messina (4-2-3-1): Lourencon; Biondi,Zappalà, Ferrante, Barbera; Traditi, Amadio (dal 36’ st Mbaye); Catalano (dal 36’ st Marzullo), Cocimano (dal 45’ st Selvaggio), Arcidiacono; Tedesco (dal 18’ st Bossa). All. Oberdan Biagioni.

Real Giulianova (4-3-3): Pagliarini; Del Grosso (dal 33’ st Gori), Antonelli (dal 27’ Balducci), Fuschi, De Fabritiis, Ferrini, Di Paolo, Torelli, Tozzi Borsoi (dal 36’ pt Lenart Dawid), Napolano, Fazzini (dal 4’ st Barlafante). All. Dario Bolzan.

Arbitro: Marco Sicurello di Seregno (assistenti Marco Croce e Marco Orlando Ferraioli di Nocera Inferiore).

Note —– Ammoniti: Zappalà al 16’ pt (M), Antonelli al 26’ pt (R), Catalano al 35’ pt (M), Biondi al 6’ st (M), Amadio al 29’ st (M). Allontanati all’intervallo Biagioni e Castorina. Spettatori: circa quattromila. Recuperi 3’ pt; 5’ st.