Dai legni di un barcone ai... legni della porta del Camaro e del Taormina da difendere. Il sogno di Sanneh è realtà

Dai legni di un barcone ai… legni della porta del Camaro e del Taormina da difendere. Il sogno di Sanneh è realtà

Carmelo Caspanello

Dai legni di un barcone ai… legni della porta del Camaro e del Taormina da difendere. Il sogno di Sanneh è realtà

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martedì 20 Aprile 2021 - 09:34

E' sbarcato in Sicilia a 17 anni ed è stato scoperto nel corso di una amichevole tra il Centro di accoglienza di Bronte e il Camaro. Ora gioca a Taormina e quando può allena i ragazzini

TAORMINA – Dai legni di un barcone sgangherato ai legni della porta di un campo di calcio in erba da difendere per squadre blasonate, quali il Camaro prima e il Taormina adesso. Lamin Sanneh è nato in Gambia nel 1999. Una vita di stenti. L’unico svago, le partite per strada con gli amici d’infanzia. Nel 2016 il viaggio della speranza. Lo sbarco in Sicilia. Il ‘pellegrinaggio’ nell’isola inizia dal Centro di accoglienza di Fondachelli Fantina. Poi il trasferimento a Messina e a Bronte. Ed è proprio qui che cambia la vita di Sanneh. “Con i ragazzi del centro d’accoglienza etneo – spiega – abbiamo disputato un’amichevole con il Camaro, squadra di Messina. Sono stato notato dai dirigenti neroverdi i quali mi hanno proposto di andare a giocare con loro. Lì è iniziata davvero la mia vita a Messina e il Camaro è stata una grande famiglia. Quegli anni sono stati eccezionali. Sono cresciuto con l’aiuto del preparatore Pino Aneri, ho lavorato con un gruppo di professionisti e mi sono divertito, arrivando fino alle semifinali nazionali con la Juniores”. L’avventura è proseguita, e prosegue, nella Capitale siciliana del turismo, Taormina. “Proprio così – spiega Sanneh – ho incrociato Maurizio Lo Re e Giovanni Cardullo i quali mi hanno accolto benissimo e non mi fanno mancare niente. Devo solo ringraziare loro e il presidente Mario Castorina per avermi dato l’opportunità di far parte del Città di Taormina”. Il campionato di Promozione è stato definitivamente sospeso a causa del covid. Gli allenamenti proseguono in forma individuale, secondo quanto previsto dalle normative in vigore per scongiurare il diffondersi della pandemia. I ragazzi delle giovanili hanno tanto entusiasmo e voglia di ripartire. Al momento possono solo tenersi in forma nel rispetto delle regole. Sanneh dà il suo contributo anche in questa direzione, mettendo a disposizione dei ragazzini l’esperienza che ha maturato. “La società – spiega – mi ha dato questa opportunità e sto cercando di condividere con i campioncini in erba tutte quelle piccole cose ho imparato dai miei trainer. Devo però confessare che al ruolo di allenatore preferisco quello di giocatore. Comunque sia ho conosciuto tante persone eccezionali che mi hanno accolto a braccia aperte. Messina è casa mia e il calcio, la mia più grande passione, è diventato per me un lavoro””. Sanneh sorride. Giocatore o “allenatore” alla fine poco conta. Il suo è il racconto di un sogno diventato realtà. (Carmelo Caspanello)

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