Per arrivare al 65% di differenziata c'è solo una strada: il porta a porta

Per arrivare al 65% di differenziata c’è solo una strada: il porta a porta

Francesca Stornante

Per arrivare al 65% di differenziata c’è solo una strada: il porta a porta

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lunedì 05 Novembre 2018 - 09:57

La legge e le ordinanze regionali del presidente Musumeci fissano il 65% di differenziata entro il prossimo anno, su questo fronte precisa è stata la linea dell'amministrazione De Luca, quindi ecco come nel piano industriale si punta sulla raccolta porta a porta da estendere in tutta la città

Nel Piano industriale di MessinaServizi finito al centro delle polemiche tra il Cda dell’azienda e il Direttore generale (VEDI ARTICOLO A PARTE), uno dei capitoli più sostanziosi è quello dedicato alla raccolta Porta a porta. Perché secondo questo piano che dovrebbe dettare la strategia operativa di MessinaServizi, è solo con il porta a porta che si può realmente arrivare a centrare quel 65% di differenziata entro il 2019 imposto dalla legge. Per questo il piano industriale propone di estendere la modalità di raccolta domiciliare a tutto il resto del territorio comunale entro il 2020. E anche il Comune dovrà fare la sua parte.

I punti salienti sono: redazione del progetto esecutivo da condividere con il Comune per il completamento di I e VI Quartiere entro 12/2018; ampliamento II e V quartiere entro 03/2019 – ampliamento III e IV quartiere entro 12/2019; approvvigionamento di attrezzature e mezzi.

Si legge che il progetto, utilizzando almeno in una fase iniziale dei mezzi a noleggio, può essere completato entro 16 mesi dal nulla osta a procedere. In 16 mesi si prevede di andare a regime in tutta la città. I cassonetti potranno essere eliminati in tutta la città a partire dalla fine del 2019.

Il progetto prevede di attivare ogni due mesi la raccolta domiciliare per porzioni di territorio successive ciascuna caratterizzata da una popolazione di circa 19.666 abitanti. In dodici mesi si prevede di completare 1,2,5,6 quartiere (completando ex novo 1 e 6 quartiere).

Il Piano definisce anche nel dettaglio le modalità in cui sarà effettuato il porta a porta, fissando anche un calendario mensile di massima su cui organizzare la raccolta dei vari materiali. Le utenze verranno divise nelle seguenti tipologie alle quali verranno date diverse dotazioni: utenze domestiche “singole”: condomini con meno di 5 utenze;
utenze condominiali: condomini con un numero pari o superiore alle 5 utenze; utenze non domestiche con somministrazione di cibi o bevande;
utenze non domestiche senza somministrazione di cibi o bevande.

L’idea è di utilizzare prevalentemente il modello organizzativo con raccolta “mono-operatore”- Effettuando il porta a porta nel 1 e 6 di mattina e nel 2° e 5° di pomeriggio sono necessari in totale 36 vasche e 5 posteriori da 22mc (considerando anche una riserva del 10%).

Considerata la disponibilità attuale di mezzi di tale tipologia, si deve prevedere acquisto di 18 mezzi per un totale di circa € 1.350.000. 
Il personale necessario, con una riserva del 20%, è di 75 operatori porta a porta e 8 autisti.
Da questo calcolo è escluso il porta a porta commerciale.

QUANTO COSTA IL PROGETTO?

Il progetto nel suo complesso da realizzare a moduli prevede vari step di investimento.

Per il completamento di I e VI e ampliamento II e V servono € 1.469.095 da spendere subito entro il 2018. Altri 1.350.000 euro sono stimati per acquistare i mezzi tra il 2018 e il 2019. Sempre nel 2019 si prevedono altri 2.250.000 euro per gestione circuiti, investimenti mezzi, materiali consumabili. Infine nel 2020 per il completamento di III e IV quartiere, investimenti mezzi, materiali e consumabili si spenderanno altri 2.750.000 euro.

Quindi l’investimento da fare immediatamente per avviare il nuovo ciclo del porta a porta ammonterebbe a 2.819.095 euro.

NUOVE ISOLE ECOLOGICHE

Nell’ottica della riorganizzazione del servizio di raccolta differenziata un ruolo importante viene svolto dalla presenza sul territorio comunale dei “centri comunali di raccolta” o “isole ecologiche”. Per questo il piano prevede di realizzare almeno 10 nuove isole entro il 2021 e altre 4 isole ecologiche mobili itineranti per le frazioni più piccole e remote dei villaggi. Ogni stazione mobile consiste in un’area attrezzata mobile, (una stazione ecologica itinerante) posta all’interno di un container scarrabile, lunga 6 mt circa e alta 3, dotata di scaletta per consentire l’accesso all’interno.

L’idea delle stazioni ecologiche mobili, itineranti nelle diverse zone del centro della città con orari e giorni prestabiliti è volta ad incentivare sempre di più la raccolta differenziata. Ne sono necessari almeno 4 per una efficace turnazione sui villaggi maggiormente isolati dei vari quartieri, dove saranno impiegati con una turnazione settimanale.

Nel piano ci sono i progetti dettagliati con le stime dei lavori da effettuare e ovviamente della spese da sostenere: per attrezzare un’isola fissa si stima un costo di circa 80 mila euro a centro, per i mezzi mobili l’investimento si aggira sui 100 mila euro a mezzo e si conta di iniziare con 2 mezzi.

Francesca Stornante

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