Si insedia oggi il Commissario Ragusa, come si gestirà il settore rifiuti? Eletto il Cda della Srr

Si insedia oggi il Commissario Ragusa, come si gestirà il settore rifiuti? Eletto il Cda della Srr

Francesca Stornante

Si insedia oggi il Commissario Ragusa, come si gestirà il settore rifiuti? Eletto il Cda della Srr

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martedì 01 Ottobre 2013 - 06:27

Sarà Barcellona il comune capofila della Srr Area Metropolitana di Messina, il sindaco Collica eletta presidente del Cda della Srr. La gestione rifiuti è però nel caos, il Commissario Ragusa ha inviato una nota ieri che addebita al Comune la responsabilità dei servizi.

Da oggi si chiude definitivamente il ciclo di gestione del sistema rifiuti controllato dalle Ato, cessa ogni attività per le società d’ambito che da adesso dovranno avviarsi solo alla liquidazione, ma le Srr che dovevano subentrare non sono state ancora costituite e dunque inizia una nuova fase transitoria. Lo ha deciso il Presidente della Regione Crocetta firmando l’ordinanza datata 27 settembre 2013, un atto che è senza dubbio soprattutto una scelta politica che sancisce la fine di un sistema senza però che ancora sia pronto quello che sarebbe dovuto essere la sua naturale prosecuzione. Il Presidente Crocetta ha nominato nuovi Commissari che dovranno traghettare i Comuni verso le nuove società, questa mattina in città si insedierà Ettore Ragusa a cui è toccato il territorio dell’Ato Me3, dunque quello del solo Comune di Messina. L’ordinanza però non chiarisce esattamente come dovranno essere gestiti i servizi in questo periodo che di fatto inizia oggi e che si chiuderà con l’avvio della Srr, avvio che potrebbe arrivare non prima di un anno. 
Il nuovo Commissario ha inviato ieri sera una nota all’Ato Me3 con la quale “invita la società ad attivarsi affinché i Comuni soci (dunque solo Messina) garantiscano ai sensi dell’art. 4 della ordinanza Commissariale del Presidente della Regione, la continuità del servizio nel rispetto di quanto previsto in materia di personale, evitando ogni forma di interruzione della gestione integrata dei rifiuti”. Ragusa aggiunge in calce che “le eventuali inadempienze saranno segnalate al Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti”. 
Dunque cosa accadrà? Stando alla nota dovrebbe essere l’Ato3, ormai senza alcun potere gestionale, a dover spingere il Comune a trovare la soluzione per i 53 dipendenti della società, alla luce anche dell’accordo sindacale sottoscritto lo scorso 6 agosto, e ad assicurare la prosecuzione dei servizi legati ai rifiuti. L’unico modo in cui l’amministrazione Accorinti potrebbe farlo è sfruttando l’ordinanza prevista dall’ex art. 191 del D.Lgs n. 152/2006, con cui il Comune in caso di emergenza per garantire la raccolta dei rifiuti può affidare in maniera diretta l'incarico di gestire il servizio per un periodo naturalmente limitato. 
Sarà dunque responsabilità del Comune attivare o meno questa procedura e decidere se far proseguire il lavoro a Messinambiente, senza la firma del Sindaco su questa ordinanza tutto resta fermo, quindi potrebbe rivelarsi una strada obbligata in mancanza di altre direttive. In questo quadro non molto chiaro a farne le spese potrebbero essere innanzitutto i dipendenti dell’Ato3 che senza un’azione sostitutiva del Commissario rischiano di rimanere senza posto di lavoro, considerato che da oggi il Liquidatore dell’Ato non potrà fare nessun atto di gestione, compresa la gestione del personale. Lo stesso potrebbe accadere anche per Messinambiente, al momento senza servizi da gestire. Tra l’altro l’ordinanza ex. art. 191 non rappresenta una soluzione bensì una misura molto temporanea, visto che si parla di solo 1 mese. Il rischio però è che si verifichi quanto già accaduto soprattutto nell’ultimo anno nei Comuni dell’Ato Me2, dove da tempo si usa e abusa di uno strumento che dovrebbe servire solo in casi di emergenza e che invece è diventato di gestione ordinaria, bypassando anche le norme che regolano l’affidamento dei servizi pubblici. “Costringendo” adesso anche i Comuni degli altri ambiti ad attivare quel tipo di ordinanza, quindi affidando i servizi senza controlli, si andrebbe incontro a una sorta di “regionalizzazione” del sistema sperimentato nel territorio dell’Ato2, sistema che non garantisce i lavoratori e sul quale ha già acceso i riflettori la magistratura a  seguito di alcune denunce dei sindacati. 
Di tutto questo si è parlato anche durante l’assemblea dei sindaci della Srr Area Metropolitana di Messina che si sono riuniti a Palazzo dei Leoni. Numerosi i primi cittadini che hanno storto il naso di fronte a questa ipotesi. E a proposito di Srr pare sia arrivata la ciliegina sulla torta per Messina che non sarà il comune capofila della società, nonostante questo sembrasse uno step quasi automatico. La presidenza del Cda della Srr è toccata al sindaco di Barcellona Maria Teresa Collica, del consiglio fanno parte i sindaci di Messina, Renato Accorinti, Terme Vigliatore, Bartolo Cipriano, Giardini Naxos, Nello Lo Turco, Fiumedinisi, Alessandro Rasconà. Ci sono state però contestazioni anche sulle modalità di voto, si vocifera già di ricorsi e “apparentamenti” tra i Comuni per far valere la propria forza all’interno della Srr, la strada insomma sembra essere tutta in salita. Intanto la costituzione della società è slittata al 7 ottobre. Non resterà che attendere per seguire l’evoluzione degli eventi.  
Francesca Stornante

7 commenti

  1. Benedetto Ing. Alberti 1 Ottobre 2013 08:23

    Un NO COMMENT è d’obbligo!!!! CHE SCHIFO!!!

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  2. “Sarà Barcellona il comune capofila della Srr Area Metropolitana di Messina”. Inutile commentare l’ennesima manifestazione di inadeguatezza della amministrazione Accorinti

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  3. Solo un adeguato servizio sulle società ATOI operanti sul territorio siciliano da parre di “REPORTER” potrebbe fare chiarezza sulla loro gestione, sul loro incalcolabile indebitamento e sulle modalità seguite per il reclutamento del personale che i cittadini sono costretti a mantenere finanziariamente. Ma quello che è più grave è il fatto che alle società ATO. dai più definiti dei “carrozzoni” si sostituiscono le Srr che, avendo dimensioni più ampie determineranno costi maggiori a carico della cittadinanza già soffocata da una imposizione fiscale non più sostenibile. E’ ormai innegabile che il popolo siciliano potrebbe avere più respiro se la “Regione Siciliana” venisse cancellata in quanto, da tempo, ritenuta una “istituzione inutile”. .

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  4. Salvatore Vernaci 1 Ottobre 2013 11:37

    Desta perplessità leggere che è stata costituita la SRR Area Metropolitana di Messina (Società di Regolamentazione del Servizio Rifiuti), non tenendo in nessun conto l’ipotesi di legge regionale che costituisce la Città Metropolitana di Messina, con soli 13 Comuni. Poi, “Sarà Barcellona il Comune capofila della Srr Area Metropolitana di Messina, il sindaco Collica eletta presidente del Cda della Srr.” Il Comune di Messina è spogliato anche della Presidenza del Consorzio. E’ certo che si tratta di un’assoluta novità, alla quale il Comune di Messina è arrivato impreparato e pensare che bisogna costruire tutto ex novo, sperando di non commettere gli stessi errori del passato. C’è il rischio fondato che gli ATO, nati anche per assumere, senza concorso, persone raccomandate, ora con le SRR ( un altro carrozzone?…), queste diventeranno impiegati comunali senza diritto. Già, molti Comuni hanno definito le ARO (Aree di Raccolta Ottimale da intendersi come: singoli Comuni con popolazioni superiore a 5000 abitanti, oppure Comuni che fanno delle convenzioni per raggiungere economie di scala) elaborando il piano d’intervento, altri ancora li devono definire, ma sono stati e si valutano con attenzione i costi delle diverse opzioni?… Gli obiettivi da perseguire dovrebbero essere: riduzione dei costi, raccolta differenziata, spazzamento delle strade od aree comunali e provinciali aperte al pubblico, pulizia delle caditoie stradali, dentro e fuori i centri abitati, discerbamento, ecc… Quante sono le spese di avviamento della SRR?….o è tutto rapportato al numero degli abitanti dei singoli Comuni?…in tal caso i Cittadini di Messina ne uscirebbero finanziariamente penalizzati. I Cittadini attendono chiarezza e risposte.

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  5. Benedetto Ing. Alberti 1 Ottobre 2013 12:19

    Solo per precisare…il Comune capofila resta ed è sempre il Comune di Messina in quanto detentore della maggioranza delle quote Societarie…solamente è stato eletto il Presidente nella persona del Sindaco di Barcellona. Bisognerà vedere se il conteggio dei voti è stato fatto tenendo conto che il voto del Comune di Messina vale 25 e non 1 come sembra essere successo. Questo a precisazione della errata notizia pubblicata su TempoStretto.

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  6. Forza Accorinti non te la prendere, è la vita.
    Cambiano la sigla, trasferiscono la sede, manterranno la loro inefficienza, faranno le nuove assunzioni, però ti raccomando mantieni saldi i tuoi principi, fai un bel tavolo rotondo, Nania e Buzzanca forse ti ringrazieranno.

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  7. e ancora semu a nenti. quannu a xxxxxx crescerà a munnizza ci sommergerà. Accorinti, fatti sentire: vai a protestare sul pilone

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