Dalle baracche a Fondo Saccà al progetto di Forte Petrazza: le opere della Fondazione di Comunità

Dalle baracche a Fondo Saccà al progetto di Forte Petrazza: le opere della Fondazione di Comunità

Giuseppe Fontana

Dalle baracche a Fondo Saccà al progetto di Forte Petrazza: le opere della Fondazione di Comunità

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giovedì 15 Dicembre 2022 - 13:45

Il presidente Gaetano Giunta spiega quanto fatto e cosa Messina potrà vedere in futuro: "Lottiamo contro le disuguaglianze e il cambiamento climatico"

MESSINA – Gaetano Giunta, il presidente della Fondazione di Comunità, che ha donato il campo sportivo polivalente inaugurato nella mattina di giovedì 15 dicembre al plesso Don Orione dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXVIII, si sofferma sulla strategia generale e su quanto fatto finora.

Giunta: “Presto inaugureremo i progetti di Forte Petrazza”

“La Fondazione ha contribuito e ha cofinanziato l’iniziativa per il superamento delle baraccopoli di Fondo Saccà e Fondo Fucile – racconta Giunta -. In modo integrato con questo programma di riqualificazione urbana abbiamo sviluppato progetti come quello del campo”. Il presidente della Fondazione prosegue spiegando che l’obiettivo è “guardare al territorio in modo ampio. Abbiamo fatto diversi interventi. A Forte Petrazza stiamo ancora lavorando. Abbiamo sistemato il parco esterno e abbiamo realizzato un osservatorio astronomico insieme a un teatro all’aperto e una galleria d’arte, che inaugureremo nei prossimi mesi”.

Centrale l’intervento a Fondo Saccà

“Poi c’è l’intervento di Fondo Saccà – prosegue Giunta – dove abbiamo realizzato un condominio ecologico e un primo giardino, che speriamo il Comune possa completare durante la seconda parte dello sbaraccamento. La Fondazione nasce nel 2010 ed è una realtà erogativa: non gestiamo servizi ma eroghiamo fondi, attraendo somme anche da altre imprese come quella sociale con i bambini. Con queste risorse co-finanziamo strategie territoriali come queste, per la rigenerazione urbana”.

I due punti cardine: “Diseguaglianze e cambiamento climatico”

I punti cardine della strada da percorrere sono due: “Non finanziamo interventi isolati ma strategie complesse. Tutto si basa su due snodi. Il primo è la necessità di contrastare le diseguaglianze, economiche e sociali. Pensiamo che 650 persone dalle baracche sono andate a vivere in case scelte o di proprietà. Si tratta di una grande operazione di redistribuzione di ricchezza. Il secondo è invece il contrasto al cambiamento climatico. Tutto ciò che facciamo guarda alla sostenibilità”.

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