L'ingegnere navale con la passione per la fotografia ha presentato il suo libro e raccontato il proprio percorso
Si chiama “Il cuore dell’India” ed è il libro fotografico attraverso cui il messinese Andrea Russo ha voluto raccontare le vite, i volti, le storie e i paesaggi di una terra che appare tanto lontana dall’Italia quanto affascinante e mistica. Edito da Tonocontinuo Edizioni, è stato presentato a inizio settembre dal giovane messinese, che vanta pubblicazioni anche su National Geographic Italia e altre riviste specializzate.
Andrea Russo: “Scatto per osservare meglio il mondo”
Ma la storia di Andrea Russo parte da lontano, dallo Stretto, prima dell’arrivederci alla città. Il messinese, ingegnere navale con la passione per la fotografia, ha raccontato a Tempostretto la sua storia: “Ho lasciato Messina per seguire opportunità di studio e di lavoro che mi hanno portato altrove, ma le mie radici restano sempre lì. La fotografia è nata come esigenza di non perdere ciò che stavo vivendo: all’inizio scattavo per conservare ricordi, poi è diventata un modo per osservare meglio il mondo e trasformare emozioni in immagini”.
Il rapporto con la macchina fotografica
Il rapporto tra Andrea e la macchina fotografica si è evoluto nel tempo: “All’inizio era solo uno strumento tecnico. Con il tempo è diventata una compagna di viaggio, una lente attraverso cui leggere la realtà. Oggi fotografo non solo per documentare, ma per raccontare e condividere quello che vedo e sento”. Ma questa passione ha effetti anche sul lavoro di ingegnere: “Sì. La fotografia mi ha insegnato a guardare i dettagli e a coltivare uno sguardo più attento e sensibile. Questo approccio mi accompagna anche nel lavoro, aiutandomi a osservare con maggiore cura e apertura”.
Il messaggio ne “Il cuore dell’India”
Ora è arrivato “Il cuore dell’India”. Con un messaggio preciso che il messinese ha voluto lanciare: “Il messaggio è che dietro ogni luogo ci sono storie e persone che meritano di essere ascoltate. L’India mi ha insegnato che la diversità non è distanza, ma ricchezza. Spero che chi sfoglia il libro senta non solo i colori e i volti, ma anche il rispetto e la curiosità che ho provato io”.
Il rapporto con Messina: “A ogni ritorno ritrovo una parte di me”
Infine un passaggio sul rapporto con la sua terra, così diversa da quell’India raccontata nel libro fotografico. Quello tra Andrea Russo e la città è “un legame profondo, fatto di nostalgia e gratitudine. Messina e la Sicilia mi hanno formato: nei paesaggi, nei profumi, nelle persone ho trovato un bagaglio che porto sempre con me. Ogni ritorno è come ritrovare una parte di me”. Guardando al futuro, invece, Andrea ha spiegato di voler “continuare a viaggiare e a raccontare. Mi piacerebbe esplorare nuove forme di narrazione che uniscano fotografia e scrittura, e lavorare a progetti editoriali e mostre che permettano un dialogo diretto con le persone”.
