Il dramma infinito delle ex Futura scandito al grido di "vergogna"

Il dramma infinito delle ex Futura scandito al grido di “vergogna”

Francesca Stornante

Il dramma infinito delle ex Futura scandito al grido di “vergogna”

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giovedì 23 Maggio 2013 - 16:12

Protesta a sorpresa a Palazzo Zanca dove oggi si sono ripresentate le lavoratrici della ex cooperativa Futura. Credevano che la loro battaglia fosse finita e invece il Comune non ha intenzione di chiudere la partita.

Pensavano di aver chiuso definitivamente una delle pagine più tristi della loro vita. Mesi vissuti tra le lacrime, le urla, le proteste eclatanti, gli scontri accesi con l’ex sindaco Buzzanca, momenti in cui sarebbe stato più facile gettare la spugna sui quali però ha prevalso sempre la voglia di non arrendersi. Pensavano di aver vinto la loro battaglia. Pensavano bastasse la sentenza con cui il Tribunale di Messina aveva respinto il primo ricorso che il Comune aveva fatto per non pagare i loro stipendi arretrati decretando di fatto la vittoria dei lavoratori. Invece così non è stato. Le lavoratrici della ex cooperativa Futura sono tornate a urlare a Palazzo Zanca per quella che ritengono essere l’ennesima ingiustizia. Hanno gridato “vergogna”, com’erano abituate a fare ai tempi della loro guerra, perché da allora a quanto pare poco o nulla è cambiato al Comune. “Cambiano le facce ma resta tutto uguale” hanno detto amareggiate. Insieme a loro la segretaria della Fp Cgil Clara Crocè, incredula di fronte alla nuova sorpresa riservata a queste lavoratrici. Il Comune era stato condannato a pagare in il TFR e gli stipendi arretrati a una lavoratrice, sentenza che a cascata avrebbe abbracciato tutti quelli che avevano seguito le vie legali. Adesso però si scopre che Palazzo Zanca ha deciso di fare opposizione anche a questa sentenza. Dunque pagamenti fermi, carte di nuovo sul tavolo e nervi che sono pronti a saltare. “Non capiamo come il Commissario Croce, che è un uomo di legge, possa agire in questo modo. Si continuano a ledere i diritti sacrosanti di queste lavoratrici che il Comune aveva già esasperato abbastanza” dice con rabbia e amarezza la sindacalista. Senza considerare che si tratta di lavoratrici che dopo la drammatica esperienza della Futura ancora oggi lottano per gli stipendi, visti i ritardi cronici dei servizi sociali, e soprattutto si occupano di servizi che sembrano avere i giorni contati perché il Commissario Croce a quanto pare non ha intenzione di concedere una proroga e loro dal 1 giugno sono fuori.

“Il Commissario al pari dell’ex Sindaco Buzzanca sulla vertenza ha rifiutato ogni forma di transazione e nonostante avesse promesso che non avrebbe assunto provvedimento lasciando ogni decisione al futuro Sindaco, invece così non è stato il Commissario ha impedito che i lavoratori potessero finalmente ricevere i loro stipendi. Ma non è finita qui, ancora un volta non ha voluto ricevere i lavoratori, ha riferito di avere altro da fare, ha preso una porta secondaria (come il suo predecessore) ed è andato via”.

Non abbiamo potuto chiedere i motivi per di tale accanimento, volevamo anche chiedere i motivi per i quali il Commissario abbia bloccato le proroghe dei servizi (SAD- asili nido- trasporto e assistenza igienico disabili nelle scuole, trasporto dei disabili nei centri riabilitativi) e ogni forma di pagamento delle fatture alle cooperative. Ha emanato una direttiva bloccando qualsiasi pagamento perché il Comune deve pagare i debiti. Come se gli stipendi dei lavoratori non fossero dei debiti da pagare.

Mentre i lavoratori protestavano, continua la sindacalista, il Commissario Croce si preoccupava di emanare una circolare per rendere ancora più inaccessibile Palazzo Zanca. Infatti, i lavoratori hanno avuto l’amara sorpresa di scoprire che i loro documenti d’ identità sono stati fotocopiati. Dura la reazione dei lavoratori che ancora ricordano le porte d’accesso sbarrate e le liste di proscrizione di Buzzanca.

Per questo l’unica cosa che riescono a dire è “vergogna”. E lo urleranno finchè non avranno la giustizia che inseguono da anni.

(Francesca Stornante)

Giovedì, 23 maggio, 2013 – 18:12

Un commento

  1. ma nessuno ha capito che si aspetta solo il dissesto per mandare tutte queste controversie in giudicato???

    che qualcuno lo spieghi a tutte queste persone! evidentemente i sindacalisti locali ancora non lo hanno capito…

    ogni giorno che passa avvicina la città al dissesto… e con il dissesto succedono tante cose…

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