Zanzara tigre: massima allerta anche a Messina

Zanzara tigre: massima allerta anche a Messina

Zanzara tigre: massima allerta anche a Messina

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sabato 22 Luglio 2017 - 01:01

Secondo i dati di Vape Foundation divulgati da Anticimex, nella settimana dal 20 al 26 luglio, indice potenziale di infestazione massimo ad Agrigento, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani; tendenza futura in crescita e indice di calore compreso tra i 41 e i 54 gradi in molte province

Clima infuocato in gran parte d’Italia. In più, se ciò non bastasse, l’aumento delle temperature spesso porta con sé l’impennata di un altro termometro temuto ogni estate: quello della zanzara tigre. Quali saranno le aree più attaccate nei prossimi giorni dall’insetto striato della famiglia Culicidae, genere Aedes?

Secondo i dati del bollettino meteo di Vape Foundation divulgati da Anticimex, azienda internazionale specializzata nel Pest Management e nei servizi di igiene ambientale, nella settimana dal 20 al 26 luglio in Sicilia sono Agrigento, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani le province con l’indice potenziale di infestazione di zanzara tigre più alto, in una scala di intensità da 0 a 4. A Caltanissetta, invece, l’attesa è bassa (1).

In tutte le province la tendenza futura è in crescita mentre l’indice di calore è compreso tra i 41 e i 54 gradi a Caltanissetta, Catania, Enna, Palermo, Ragusa e Siracusa; tra i 32 e i 40 gradi ad Agrigento, Messina e Trapani.

Nelle altre regioni, nel Lazio l’allarme più alto si concentrerà su tutte le province tranne Rieti (indice 1); in Friuli Venezia – Giulia su Pordenone e Udine, seguite da Trieste (livello 3); in Abruzzo su L’Aquila, Chieti e Pescara, con Teramo all’indice 3; in Liguria su Genova e Savona, preferite ad Imperia e La Spezia (livello 3). Termometro massimo in Puglia, Umbria e nelle Marche, interamente prese d’assalto, mentre in Basilicata saranno sia Matera sia Potenza a registrare l’indice 4.

Calabria e Campania quasi al completo, dato che ad essere attaccate saranno tutte le province, ad eccezione di Cosenza per la prima e di Avellino e Caserta per la seconda. Anche la Sardegna nel mirino del livello 4 con Cagliari, Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Nuoro, Olbia – Tempio e Oristano, e a seguire le province di Ogliastra e Sassari, al livello medio-alto (3). In Lombardia gli insetti famelici faranno la loro comparsa manifestandosi principalmente sui territori di Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Milano, e Pavia, sfiorando Varese, che presenterà invece un indice medio-alto (3). In Piemonte maggiormente bersaglio delle zanzare Alessandria, Asti, Novara e Vercelli, seguite da Cuneo, Torino e Verbano-Cusio-Ossola al livello medio-alto (3). Se in Veneto a soffrire saranno tutte le province tranne Belluno (livello 1), in Toscana ad avvicinarsi all’indice più alto saranno Arezzo, Firenze, Lucca e Prato (livello medio-alto 3), in coda alle restanti di livello 4 (Grosseto, Livorno, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Siena).

Come si può limitare il fenomeno e ostacolarne la diffusione?

“Prevenire è sempre il rimedio più consigliato – sottolinea Valeria Paradiso, Responsabile Tecnico di Anticimex Italia – Le zanzare possono essere molto fastidiose. Spesso rinunciamo al piacere di stare sul terrazzo o nel giardino di casa per evitare le punture; altre volte ancora rappresentano un problema per la salute pubblica. Per liberare seriamente le nostre città dall’invasione delle zanzare occorre pianificare interventi mirati e continuativi almeno da marzo a tutto ottobre, avvalendosi di esperti del settore e del coinvolgimento attivo dei cittadini, che giocano un ruolo fondamentale per le aree private. In particolare, per evitare di dover gestire in “emergenza” il problema delle zanzare, è bene intervenire con anticipo attraverso cicli di interventi con prodotti antilarvali, che consentono di eliminare in breve tempo un grande numero di “potenziali” zanzare adulte.”

I consigli dell’esperto

Per quanto riguarda gli accorgimenti per prevenire e contenere il fastidioso problema zanzara nella quotidianità, bisogna tenere conto di alcune regole precise. “Per impedire che si crei terreno fertile per la colonizzazione larvale di questi insetti, è importante evitare di lasciare accumulare acqua nei contenitori esterni (vasi da fiori, bottiglie e altri contenitori che possano contenerla), oppure lasciare accumulare i rifiuti invece di buttarli via in sacchetti di plastica chiusi, conservati in bidoni della spazzatura coperti – consiglia Valeria Paradiso – Quando zanzariere o repellenti inoltre non bastano, per fortuna oggi esistono sistemi di disinfestazione automatica che permettono al privato di poter programmare giorni e orari di intervento, in assoluta autonomia.”

2 commenti

  1. CONSIGLI? SI DI DIRE AL TIBETANO SCALZO DI PROVVEDERE PER VOI UNA BELLA DISINFESTAZIONE. E’ STATA EFFETTUATA? QUI AL NORD SI

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  2. Alessandro Causo 24 Luglio 2017 04:40

    In una città cosi sporca, che è in lizza per il 1° posta in Italia, trova terreno fertile la zanzara tigre.
    Basta vedere alcuni luoghi simbolo di Messina: una per tutte Piazza della Repubblica, ossia Piazza della Stazione.Uno dei tre Centri nevralgici della città.
    Luogo di partenza, di arrivo in città ; la prima immagine della città da chi proviene in aereo, in treno, da chi proviene in aliscafo o nave. Dovrebbe essere una cartolina da mostrare, invece è il simbolo del DEGRADO PIU’ SQUALLIDO di questa città. Tutto ciò ignorato dal Tibetano scalzo e dalla sua Giunta.
    VERGOGNA!!! Nella stessa Sicilia o nella profonda Africa delle guerre e delle carestie non vi sono Piazze in condizioni simili. Messina sempre più in basso!!

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