Il sindaco replica alla senatrice: "Lo schema delle partecipate a Taormina è identico a quello di Messina. E lei era la mia assessora preferita"
TAORMINA – “A Taormina non abbiamo fatto le medesime partecipate che abbiamo mantenuto e creato a Messina quando le comandavi a bacchetta? Tutte le azioni che ho messo in campo a Taormina non sono le identiche azioni che abbiamo messo in campo a Messina quando tu eri il mio assessore preferito e facevi anche i blitz notturni con me a caccia degli zozzoni? Le azioni che ho avviato per tutelare il demanio marittimo e far trionfare la legalità non sono forse le stesse che abbiamo messo in campo a Messina, quando tu eri la mia assessora, con tanti sequestri di barche, ombrelloni e verricelli? Ma quante nottate passate assieme, cara Daffine, e quanti selfie e dirette abbiamo fatto…”. Così, su Facebook, il sindaco di Taormina Cateno De Luca replica alla senatrice Dafne Musolino (“A Taormina escalation di tariffe e costose partecipate”).
Poi la solita polemica sulle ambizioni da sindaca dell’ex assessora: “Devo chiederti scusa però … ti ho illusa, ma non volevo. Ogni azione condotta insieme contro gli zozzoni, gli abusivi e gli ombrelloni alimentava in te l’illusione di essere la mia prescelta per la successione a sindaco di Messina. Scusami se come premio di consolazione ti ho fatto fare la senatrice a 15 mila euro al mese”. E la critica perché, in base al “patto”, doveva restituire al partito il 20% al mese, “considerato che non hai mai speso un euro per le tue campagne elettorali pagate da me con i miei soldi”. In ogni caso, la senatrice ha lasciato Sud chiama Nord nell’ottobre 2023 ed è passata in Italia Viva di Matteo Renzi.
“Taormina è un piccolo centro, non ha le esigenze di Messina”
Poi altre punzecchiature: “Perché dopo che ti candiderai a sindaca di Messina ( non vedo l’ora…), non ti candidi anche a sindaca di Taormina? Capisco che hai esigenze di visibilità e che il tempo sta passando. E la legislatura sta finendo”.
L’obiezione che però ha avanzato la senatrice, in relazione a Taormina e al sistema delle partecipate, è che si tratta di un piccolo centro, con esigenze diverse rispetto a una città come Messina: da una parte 10mila abitanti; dall’altra, 230mila.
