De Luca: “La Giunta Schifani ha fallito". Botta e risposta con Forza Italia

De Luca: “La Giunta Schifani ha fallito”. Botta e risposta con Forza Italia

Marco Olivieri

De Luca: “La Giunta Schifani ha fallito”. Botta e risposta con Forza Italia

lunedì 22 Dicembre 2025 - 07:30

Per il leader di ScN il governo è ai "titoli di coda". E riceve le critiche del capogruppo di FI Pellegrino: "Incasssa risultati per Messina e poi insulta il banco". C'era una volta il padre nobile...

PALERMO – C’era una volta il “padre nobile” Schifani e non c’è più, “ostaggio dei capi tribù del suo schieramento”. Ora Cateno De Luca gioca una nuova partita. E si vedrà se tenterà ancora un dialogo con il centrosinistra o con un “nuovo” centrodestra. E il coordinatore regionale di Sud chiama Nord Danilo Lo Giudice rincara la dose: “Dal servizio idrico al mancato completamento dell’ex Sanderson al Comune sono tante le mancanze del governo regionale nei confronti di Messina”.

Queste le dichiarazioni del leader e capogruppo all’Ars di Sud Chiama Nord De Luca: “L’iter drammatico della legge di stabilità 2026–2028, per modalità, tempi e contenuti, rappresenta un unicum negativo nella storia parlamentare siciliana e certifica, senza più possibilità di smentita, il fallimento politico della Giunta guidata dal presidente Renato Schifani”. “La Giunta – ricorda De Luca – ha deliberato il disegno di legge il 31 ottobre con appena 27 articoli. La commissione Bilancio, il 4 dicembre, ha licenziato un testo di 134 articoli, frutto di una bulimia normativa che ha snaturato completamente l’impianto originario, in assenza di una visione strategica complessiva”.

Continuia la nota: “Sud Chiama Nord, dopo due mesi di studio e confronto, il 29 ottobre ha consegnato al presidente Schifani 100 proposte organiche, illustrate in oltre due ore di confronto a Palazzo d’Orléans.
Nessuna di quelle proposte – sottolinea De Luca – è stata recepita dalla Giunta. Il governo ha scelto di procedere con una legge di stabilità priva di prospettiva, senza riforme strutturali e senza una reale attenzione al sistema degli enti locali. Il sostegno al percorso della manovra era subordinato all’aumento del Fondo per le autonomie locali di almeno 50 milioni di euro. Ringrazio il presidente Schifani per aver accolto la richiesta di un confronto con Anci Sicilia il 30 ottobre, alla presenza anche del vicepresidente Danilo Lo Giudice. Ma quel confronto, pur utile, non è bastato a colmare il vuoto politico della manovra”.

E ancora: “Il presidente Schifani non rappresenta più una maggioranza politica reale neanche in parlamento. Infatti la legge di stabilità ha avuto solo 29 voti favorevoli”. Da qui l’appello: “Presidente Schifani, azzeri la Giunta. Assegni con criterio matematico ai suoi capi tribù un assessorato ogni 4 deputati, considerato che non c’è più amalgama politica. È il consiglio non richiesto che ho dato al presidente per completare alla meno peggio la legislatura”.

“Da un lato De Luca denuncia il fallimento della manovra, dall’altro ne rivendica alcune norme. A Messina decine di mln di euro”

Ed è arrivato l’attacco di Forza Italia con Stefano Pellegrino, capogruppo di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana: “L’onorevole De Luca sembra vivere un curioso sdoppiamento politico: da un lato denuncia il “fallimento storico” della manovra, dall’altro rivendica come proprie alcune fra le importanti norme che questa legge contiene. Ma soprattutto, le dichiarazioni di De Luca non possono che fare sorridere quando parla di una presunta irrilevanza del governo Schifani quando, negli ultimi due anni, proprio attraverso grazie al confronto istituzionale con quel governo, sono arrivate risorse concrete e cospicue a tutta l’area del Messinese: fondi per il trasporto pubblico locale, per il gestore idrico, per i parchi archeologici di Taormina e Giardini Naxos, per Arisme, fino all’assegnazione dell’ex area Sanderson al Comune di Messina. Tutte cose molto concrete, decine di milioni di euro reali, non virtuali.

“De Luca incassa risultati e poi insulta il banco”

“Risultati che non nascono dai like né dai proclami, ma da un lavoro istituzionale che De Luca oggi finge di disprezzare dopo averne beneficiato. Se questa è una giunta “ai titoli di coda”, viene spontaneo chiedersi come definire lui che prima tratta, poi incassa risultati e infine insulta il banco. La verità è semplice: la legge di stabilità non è stata un palcoscenico per slogan ma uno strumento che ha prodotto risorse, norme e interventi concreti. Il resto rischia di essere solo un teatrino”, conclude Pellegrino (nella foto in basso).

Lo Giudice: “Tante le mancanze nei confronti di Messina”

Controreplica affidata al coordinatore regionale di Sud Chiama Nord, Danilo Lo Giudice: “Rimango sinceramente basito nel leggere l’ennesimo attacco di Stefano Pellegrino a Cateno De Luca. Un comunicato che, più che una critica politica, appare come la prova evidente di una totale mancata comprensione, o forse di una distratta assenza, rispetto a ciò che è realmente accaduto durante l’ultima, tormentata legge di stabilità regionale. È bene fare chiarezza, con dati e fatti, non con slogan. Nessuna risorsa è stata destinata al servizio idrico del Comune di Messina, contrariamente a quanto lasciato intendere. L’area ex Sanderson non è una “concessione dell’ultima finanziaria”, ma discende da una normativa ben precisa, risalente al 2018. Eppure, nonostante una seconda legge regionale, il governo Renato Schifani non è stato neanche in grado di completare il trasferimento al Comune di Messina”.

“Gli accordi con Schifani saltati perché è ostaggio dei capi tribù”

Continua Lo Giudice: “Per quanto riguarda Arisme, parliamo ancora di una legge del 2018, finanziata annualmente. Anche questa volta, però, il presidente della Regione, che ricopre pure il ruolo di commissario per lo sbaraccamento di Messina, ha “dimenticato” nella delibera di Giunta il finanziamento dell’Agenzia a supporto dell’Ufficio commissariale. Una dimenticanza che pesa come un macigno. Sui parchi archeologici occorre ulteriore chiarezza: la norma approvata serve a sostenere, attraverso un principio di solidarietà, i parchi minori, utilizzando una quota delle maggiori entrate dei parchi più forti. Con l’avanzo di amministrazione si finanziano opere pubbliche a supporto della valorizzazione turistica nei Comuni dove si trovano i siti archeologici. Una scelta che riguarda l’intero territorio siciliano, non singole rendite di posizione. Forse, a questo punto, il buon Pellegrino comprenderà perché, insieme ad altre ragioni politiche, procedurali e sostanziali, Sud Chiama Nord denuncia la mancata attuazione del percorso di liberazione dal pizzo legalizzato. Un percorso che avevamo definito, presentato e condiviso con il presidente Schifani nel confronto del 29 ottobre, salvo poi constatare che, ancora una volta, la sua parola non ha trovato riscontro nei fatti, essendo illustre ostaggio dei capi tribù che hanno già statuito la fine di questa giunta regionale”.

Insiste il coordinatore regionale di ScN: “Il trasferimento del demanio marittimo e fluviale è stato bloccato dalla stessa maggioranza di governo. La norma sul servizio idrico integrato per il Comune di Messina è stata impallinata dalla maggioranza. Questo è il quadro reale: un governo che perpetra la conservazione, un governo centralista nel senso più pieno del termine. Eppure, ci saremmo aspettati almeno un ringraziamento per l’apporto strategico fornito da Sud Chiama Nord sull’articolo 4, la cosiddetta “super Zes siciliana”,. Un’idea di Cateno De Luca che ha evitato l’ennesima supercazzola normativa inizialmente proposta dall’assessore Dagnino, al netto dei proclami. Anche Pellegrino ricorderà che questo era il terzo tentativo che Dagnino propinava al Parlamento con una zes lobbista e per pochi amici sempre impallinata dal Parlamento. Ora invece la super zes di Cateno De Luca è stata votata all’unanimità dal Parlamento anche con l’espresso apprezzamento delle forze politiche di opposizione”.

Insomma l’idillio politico con Schifani è finito e gli scenari politici sono dagli esiti incerti.

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9 commenti

  1. Cittadino sconvolto 22 Dicembre 2025 08:09

    …e venne il momento del… ” redde rationem”….Venghino signori,Venghino….lo spettacolo è assicurato….

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  2. Giuseppebaretti 22 Dicembre 2025 08:15

    Tra falliti ci si intende ….

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  3. Ma dove dobbiamo andare con questi soggetti. Sembra la pellicola di Lui è peggio di me” che va in onda. C’è da inorridire meglio un Commissario come già qualcuno ha consigliato.

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  4. Jonni stecchino ha detto e tutto un magna magna capput

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  5. Credeva di essere il RE SOLE e invece è il re solo… gli stanno tutti alla larga!

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  6. Mancia e scodda

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  7. Il crepuscolo. Il sole calante illumina la strada verso il paesello natio.

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  8. Fiumedinisi si prepara per il gran ritorno.

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  9. Ciao hermann, non so quanto siano contenti a Fiumedinisi per il sicuro ritorno dell’elevato! Anche lì ne hanno abbastanza di questo “bommacaro”.

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