Non c'è pace per il trasporto disabili della Provincia, spuntano nuove pesanti anomalie

Non c’è pace per il trasporto disabili della Provincia, spuntano nuove pesanti anomalie

Non c’è pace per il trasporto disabili della Provincia, spuntano nuove pesanti anomalie

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mercoledì 17 Dicembre 2014 - 16:54

Duro attacco della Fp Cgil contro le cooperative che si sono aggiudicate il servizio di trasporto e assistenza disabili nelle scuole superiori di Messina e provincia. Tagli delle ore e giornate di lavoro non riconosciute, il sindacato solleva la polemica.

Lo scorso anno i problemi erano all’ordine del giorno e si parlava di programmazione futura per evitare di piombare nello stesso caos. Ma per il servizio di trasporto degli studenti disabili delle scuole superiori di Messina e provincia non c’è pace. L’ultima gara d’appalto ha regalato gli stessi problemi di un anno fa, polemiche, incertezze, infinite riunioni, anche le proteste degli operatori. Poi anche l’anomalia di una gara in cui tutti i partecipanti hanno presentato offerte al 100% del ribasso, le preoccupazioni per come sarebbero stati resi i servizi, i timori dei lavoratori che prevedevano di nuovo tagli delle ore. Preoccupazioni e timori che giorno dopo giorno purtroppo si palesano con insistenza e che meravigliano poco chi in questi mesi ha denunciato più volte che le cose non stavano andando nella giusta direzione come la Fp Cgil che oggi esordisce dicendo che la gestione del servizio di trasporto e assistenza disabili nelle scuole di Messina e provincia sta toccando il fondo. Il sindacato ha scoperto dai lavoratori delle cooperative che hanno ottenuto l’affidamento, Progetto Vita e Vivere insieme, che le stesse società hanno inviato a tutti una lettera per avvisarli di non superare le 4,50 ore giornaliere e che verranno riconosciuti i servizi resi con esclusione dei giorni in cui i ragazzi che assistono risulteranno assenti da scuola.

Tutto ciò, per il sindacato, ha dell’incredibile. Soprattutto alla luce di quanto previsto da contratto: “I dipendenti – scrive la segretaria Clara Crocè – hanno sottoscritto un accordo a 30 ore per il lotto di Messina, mentre per gli altri servizi i lavoratori sono stati contrattualizzati a 27 ore. Pertanto non possono essere abbassate in modo arbitrario e unilateralmente le ore di lavoro”.

La sindacalista ricorda inoltre che “indipendentemente dalla presenza degli alunni, ai lavoratori deve essere corrisposto lo stipendio così come previsto dal contratto nazionale del lavoro”.

La Fp Cgil ha quindi chiesto alle cooperative di fornire i necessari chiarimenti sul perché di tali arbitrarie decisione, informando della situazione anche lo stesso ente provinciale. A tal proposito, nei giorni scorsi la stessa responsabile del servizio, Irene Calabrò, ha inoltrato alle cooperative in questione richieste di immediato chiarimenti sulla gestione del servizio.

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