A Giammoro il primo impianto europeo con sistema LEAPmbr per il filtraggio delle acque reflue

A Giammoro il primo impianto europeo con sistema LEAPmbr per il filtraggio delle acque reflue

Giuseppe Spano

A Giammoro il primo impianto europeo con sistema LEAPmbr per il filtraggio delle acque reflue

venerdì 01 Giugno 2012 - 07:02

Il nuovo sistema di depurazione sarà in grado di trattare una portata media di 21.000 m3/giorno ed il suo avviamento è previsto verso la metà del 2013

Presentato il progetto dell’impianto Asi Messina per depurare gli scarichi residenziali ed industriali che sarà installato a Giammoro e che sottoporrà a trattamento biologico le acque reflue provenienti da cinque Comuni dell’area e dalle zone industriali locali collegati all’impianto gestito dal Consorzio ASI Messina.
I risultati fondamentali saranno l’abbattimento drastico del carico inquinante, la tutela dell’ambiente attraverso il riutilizzo dell’acqua e la salvaguardia dei litorali oltre alla riduzione dei consumi energetici necessari per l’attuazione del ciclo depurativo di almeno il 30% con un risparmio annuale pari a 70.000 euro rispetto alla tecnologia tradizionale.
L’investimento totale per l’ammodernamento dell’impianto Asi Messina è di circa 18 milioni di euro, 300mila euro l’anno i costi di gestione. Una volta completato, il nuovo impianto, che costituirà un ammodernamento di quello preesistente, sarà in grado di trattare una portata media di 21.000 m3/giorno, con picchi giornalieri fino a 40.000 m3/giorno, circa il doppio della capacità attuale, l’equivalente del consumo quotidiano di acqua di circa 125.000 persone.
Secondo i termini dell’accordo, General Energy oltre a fornire, a partire dal mese di settembre, a Dondi i dispositivi LEAPmbr, assicurerà un’assistenza triennale; l’avviamento dell’impianto è previsto intorno alla metà del 2013.
Quello impiegato a Giammoro rappresenterà un sistema avanzato che si baserà sul sistema di ultrafiltrazione LEAPmbr, una tecnologia che innova la gamma di soluzioni ZeeWeed 500 MBR, le più diffuse e basate su membrane rinforzate a fibra cava; l’impianto fornirà alte prestazioni per il trattamento delle acque di scarico con bioreattore a membrana (MBR) e gestirà il problema della qualità dell’effluente raggiungendo elevati livelli qualitativi come imposto dalle normative vigenti; permettendo la riutilizzazione delle acque trattate a fini irrigui e industriali e con costi di installazione e manutenzione ridotti.

Tra i vantaggi del sistema LEAPmbr, rispetto alla tecnologia MBR tradizionale, si possono evidenziare una produttività migliorata del 15% (maggiore capacità di trattamento), una riduzione del 50% della complessità del sistema di aerazione delle membrane grazie di un design semplificato ed una diminuzione del 20% degli ingombri con vantaggi nei costi di realizzazione e nei consumi di agenti chimici per lavaggi.
La nuova tecnologia rappresenta il risultato di quattro anni di ricerche realizzate dal colosso americano nel settore del trattamento idrico General Energy ed stata acquistata da Costruzioni Dondi S.p.A., la società EPC (Engineering, Procurement and Construction) che si è aggiudicata l’appalto per il rifacimento dell’impianto di trattamento delle acque reflue di ASI Messina con l’offerta complessiva di € 17.923.277,03 ed un tempo di esecuzione pari a 540 giorni.
Giammoro, pertanto, rappresenterà un fiore all’occhiello per l’intera Sicilia, una Regione che deve affrontare una grave carenza di impianti spesso obsoleti e non in linea con le normative aggiornate in materia. (Giuseppe Spano’)

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