In Consiglio comunale si torna a parlare di isola pedonale. La giunta vuole migliorare l’arredo

In Consiglio comunale si torna a parlare di isola pedonale. La giunta vuole migliorare l’arredo

Marco Ipsale

In Consiglio comunale si torna a parlare di isola pedonale. La giunta vuole migliorare l’arredo

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giovedì 27 Febbraio 2014 - 08:39

Alle 19, in aula consiliare, si discuterà di eventuali modifiche dell’area “Cairoli”. Due le idee: l’isola pedonale solo nei week end, ma così diventa impossibile programmare un abbellimento permanente dell’area, e lo spostamento da via dei Mille sul viale San Martino. Da oggi, intanto, via agli eventi per il carnevale

L’ultima seduta ha scatenato mille polemiche. Il dibattito è stato fin troppo acceso tanto da essere sospeso più volte e interrotto definitivamente sulle parole del sindaco Accorinti, che non ha potuto concludere il suo intervento (vedi primo correlato). Favorevoli e contrari continuano a scontrarsi, gli uni accusatori degli altri. Confesercenti parla di 103 adesioni all’isola pedonale, Confcommercio ribatte con 179 pareri contrari e chiede che l’isola sia istituita solo nei week end. E’ questa una delle proposte che sembra avallata da un gruppo di consiglieri comunali, preoccupati dalle ripercussioni negative sull’economia cittadina. Se ne riparlerà stasera, alle 19, nel corso di una nuova seduta, stavolta dedicata agli interventi dei consiglieri.

La proposta di istituire l’isola pedonale solo nei week end, però, andrebbe a confliggere con l’idea di abbellire l’area, migliorare l’arredo urbano e creare uno spazio aperto permanente. Ecco allora che anche oggi verrà riproposta un’altra idea, avanzata già da tempo da un gruppo di undici consiglieri comunali (vedi secondo correlato): lo spostamento dell’isola pedonale da via dei Mille verso il viale San Martino, fino all’incrocio con via Santa Cecilia. Quale, secondo i consiglieri, la discriminante tra le due strade? In via dei Mille sono stati eliminati parcheggi a pagamento, cosa che non accadrebbe sul viale parallelo, dove non sono previsti neppure a traffico aperto. Si riaprirebbe una via scorrevole e si eliminerebbe la sosta selvaggia sul viale San Martino. Discorso simile, in forma ridotta, per la riapertura del piccolo tratto di via Giordano Bruno fino all’incrocio con piazza Cairoli e via XXVII luglio.

L’idea dell’isola pedonale sul viale San Martino fino a via Santa Cecilia è condivisa anche dall’amministrazione comunale e dall’assessore Cacciola, ma senza escludere via dei Mille (vedi terzo correlato). Su questa querelle si giocherà gran parte del futuro dell’isola, soprattutto nel momento in cui, al termine dei sei mesi di sperimentazione, dovrà essere inserita nel Put, il Piano Urbano del Traffico, che dovrà andare al vaglio del Consiglio comunale.

Senza entrare nel merito della “diatriba” tra il viale San Martino e la via dei Mille, la proposta dei consiglieri ha una piccola incongruenza: non è prevista, al momento, la pedonalizzazione delle vie perpendicolari tra il viale San Martino e via dei Mille, che resterebbero “monche”.

L’ultima proposta, in ordine di tempo, arriva dalla consigliera Antonella Russo, che ha inviato una nota di indirizzo al sindaco Accorinti e all’assessore Cacciola con la quale chiede “l’istituzione di un servizio di trasporto gratuito da e per i parcheggi Cavallotti e Zaera fino all’interno dell’isola pedonale, da realizzarsi tramite l’utilizzo dei trenini turistici esistenti in città”.

A dire il vero, la navetta bus di collegamento gratuita tra il Cavallotti e l’isola pedonale c’è già e, nei giorni scorsi, sono giunti a ridosso dell’area anche alcuni pullman turistici. A due passi dal parcheggio Zaera, poi, c’è una fermata del tram.

Secondo la consigliera Russo, però, “l’iniziativa permetterebbe ai cittadini un collegamento molto più veloce di quello attuale e veicolerebbe un ingente numero di turisti che, attratti anche dalla presenza del trenino, sarebbero invogliati a recarsi nel cuore commerciale della città per i loro acquisti”.

Mentre il dibattito impazza, l’amministrazione comunale programma nuovi interventi per rendere l’isola più confortevole e accattivante sia per i cittadini sia per i turisti. Da oggi, il via agli eventi di carnevale (vedi quarto correlato), ma è già emerso l’impegno di varare in tempi brevi una delibera con la quale si impegnino nuove risorse per migliorare gli arredi, il verde, l'illuminazione e quant'altro possa essere utile per rendere più gradevole l'area, senza dimenticare ovviamente l'organizzazione di eventi culturali e di svago. L'amministrazione si ritiene convinta che dopo questa prima fase di rodaggio l'isola pedonale darà i frutti che ci si aspetta in termini di vivibilità e di incremento commerciale, così come del resto si sono avuti in tutte le città che hanno sperimentato isole pedonali anche ben più estese di questa. "Si rimane disponibili ad ogni proposta di miglioramento – ha dichiarato l'assessore all'arredo urbano, Daniele Ialacqua, – nell'intento di salvaguardare sia le attività commerciali che insistono nell'area considerata sia il diritto dei cittadini ad avere porzioni di territorio libere dall'asfissiante traffico cittadino ed in grado di migliorare la qualità urbana, precondizione essenziale per la crescita economica, sociale e culturale del nostro territorio".

(Marco Ipsale)

12 commenti

  1. Questa diatriba mi ricorda tanto l’affare tram a Messina.
    Ogniqualvolta si cerca di allargare l’area commerciale della città dal Viale ad altre zone, eccoti le proteste ben alimentate ed a senso unico.
    Col tram il pericolo era quello di estendere le zone appetibili al commercio alla Via Garibaldi, facendo scemare il prezzo di affitto dei vari locali sul Viale S. Martino. Eccoti allora la bella scusa della Vara e subito il progetto di deviazione della linea tranviaria sull’asse più inutile, desolato, disabitato e privo di interesse commerciale che è il lungo porto e gran parte del Viale della Libertà. Si guardarono dal modificare il percorso sul Viale!
    Nasce l’isola pedonale ed ecco riapparire la paura che l’interesse economico possa spostarsi alle vie limitrofe al Viale. Immediatamente questo riproporsi come il salvatore della patria e naturalmente fino alla S.Cecilia, non un metro dopo.
    Quando a Messina si cercano i poteri forti e occulti, non si deve pensare a sette massoniche e a congreghe religiose, ma semplicemente recarsi al catasto e studiare chi siano i proprietari di determinate aree. Si avrebbe la sorpresa che sono sparute famiglie e sempre loro. E ciò sarebbe stato utile farlo anche con il Ponte.
    Da cittadino posso solo affermare che da quando esiste l’isola pedonale ho scoperto una quantità impressionante di attività commerciali a me sconosciute prime della pedonalizzazione. La mia attenzione, prima, era riversata alla ricerca del posteggio, magari in terza fila, che mi permettesse di effettuare quell’unico acquisto che mi aveva “obbligato” ad affrontare la bolgia del centro cittadino.
    Se vi chiedessi di elencarmi, in ordine, gli esercizi commerciali del Viale e delle vie riguardanti l’isola pedonale, su quali sareste più pronti? Ecco su questa sfida psicologica mediatica si sta svolgendo la battaglia dell’Isola Pedonale.

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  2. fatto sta che un isola pedonale così nn si era mai vista prima,
    ed il ricchissimo programma di eventi quale sarebbe? fra poco inviteranno i panca bestia a dare spettacolo…..una cosa che non avrei mai voluto dire, ma purtroppo è cosi, certe cose solo a messina

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  3. a luglio si smonta tutto se non si scende a trattative..è quello che questi geni che amministranano non hanno ancora capito!!!

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  4. I punk a bbestia c’erano già da sempre, ed erano a “costo zero”.. perlomeno prima.

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  5. Sai, forse tu non lo sai, ma i marciapiedi esistono da tempo immemorabile, come i passanti (e non i “passeggiatori” come li ha chiamati una giornalista giorni addietro).
    Se volevi potevi non usare la macchina anche prima per non affrontare “la bolgia del centro cittadino che ti costringeva alla doppia fila”. I parcheggi a pagamento, i mezzi pubblici esistevano anche prima e pure i vigili che non facevano il loro dovere esattamente come adesso.
    Non ho mai sentito che si fa un’sola pedonale per interesse commerciale, la si fa per interesse storico artistico, ma di storico artistico a piazza cairoli c’è ben poco, ed anzi per interesse commerciale hanno distrutto quei palazzi che forse valeva la pena di vedere quando c’erano ancora.
    L’unico interesse potrebbe essere “sociale”: Fare di piazza Cairoli un “sito” interessante. Peccato che a Messina il “sociale” venga sempre scambiato per “borxxllo”.

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  6. La giunta farebbe bene a farsi una passeggiatina non distante da piazza municipio e magari visitarsi le “piazzette traumatiche” che dovevano essere “il biglietto da visita di Messina per i turisti”.
    Quelle non “privatizzate” da locali più o meno socialmente inutili con i soliti tavolini versano in condizioni … che definire acquitrinose è un eufemismo e, a differenza delle “privatizzate”, sono preda degli stupidi bombolettari.
    Tutta la cortina del porto è poi un vero “biglietto da visita” per il turista, pieno di erbacce mattomelle saltate e veri e proprie voragini nel marciapiede che, evidentemente, solidarizza col manto stradale anch’esso a groviera.
    E’ anche vero che vi sono molte zone della cortina del porto prive di “interesse commerciale” e quindi non appetibili… per gli “operatori del settore ecologico” anche perché le poche rimaste dopo lo sbarramento del tram aprono quasi tutte la sera.
    Se si vuole abbellire l’isola pedonale si ricordi che i marciapiedi sono già un’isola pedonale e il primo sintomo della bellezza è la pulizia.

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  7. Un’Isola pedonale non ha valenza economica?
    Bene, pensa allora al centro di Messina come era prima, come è adesso, e come sarà limitandolo al Viale.
    Immagina di essere uno dei turisti che, a migliaia, sbarcano in città da una nave da crociera. Dove vorresti passeggiare e fare eventuali acquisti? In una tranquilla area pedonale o in una Via dei Mille caotica e piena di macchine in doppia fila.
    Vedi che è sempre un fatto economico e di profitto? Se allarghi la zona dove è proficuo fare affari, immediatamente scendono gli affitti nelle precedenti aree privilegiate. Soprattutto in periodo di crisi.
    E’ solo profitto, per questo a Messina non si fa sociale. Ricavi poco profitto col sociale, soprattutto se fatto male come lo si sa fare a Messina.

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  8. 2 DOMANDE:
    1)è necessario che gli ABBELLIMENTI vengano fatti proprio in mezzo alla strada? Perchè non valorizzare la zona al centro di piazza Cairoli e i marciapiedi, come dice @giacomoprimo?
    2)perchè i turisti che SBARCANO a Messina dovrebbero percorrere tutta una zona piena di traffico per venire a fare acquisti proprio nell’isola pedonale intorno a piazza Cairoli?

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  9. Il sindacato dei commercianti,la CONFCOMMERCIO Sicilia,è bravoa fare statistiche,infatti a fine gennaio,quindi un mese dopo le festività natalizie,misura il calo in Sicilia pari al 25%-30%, RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELLO SCORSO ANNO, il dato è relativo al settore prevalente dell’isola pedonale,abbigliamento,calzature,oggettistica. Sempre la CONFCOMMERCIO Sicilia commenta questi dati affermando allarmato che a poco serviranno i saldi di gennaio febbraio per risollevare quelle percentuali,sa bene della crisi di liquidità delle famiglie,quindi mi fido a LIVELLO REGIONALE di quei numeri,sono dati su campioni ben selezionati statisticamente,quindi immuni da condizionamenti di commercianti fortemente politicizzati,come una parte di quelli messinesi,cui si aggiunge l’aspetto psicologico di non poter fare del territorio intorno al proprio negozio quello che si vuole,in pratica arrivarci con la propria macchina o moto.Passo ai dati di casa nostra,quelli dati da CONFCOMMERCIO Messina,ci dicono di un calo del 35%-40% nel primo mese di isola pedonale,rispetto a quale periodo dell’anno non è dato sapere,quindi possiamo solo ipotizzare. A NATALE 2013 il calo fu del 25%-30% rispetto al 2012,se dovessimo sommare il 35%-40% dell’isola pedonale,sarebbe drammatico e al contempo non credibile un calo delle vendite rispetto all’anno scorso del 60%-70%,mentre se confrontiamo i dati durante l’isola pedonale a quelli delle festività natalizie il calo sarebbe del 10%,in linea con quello previsto dal CONFCOMMERCIO Sicilia anche in presenza di saldi del 40-50%, insomma l’isola pedonale non c’entra un fico seccoa. CONFCOMMERCIO Messina,maliziosamente,non ci da il calo o l’aumento delle vendite di altre zone oncorrenti con l’isola pedonale,parlo di tutta la via Garibaldi fino a piazza Castronovo,Provinciale,via Palermo,i centri commerciali di Tremestieri,dove sono andati i messinesi a loro dire perduti per colpa dell’isola, è un mistero. INSOMMA CONFCOMMERCIO Messina HA DATO I NUMERI.

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  10. In questo momento il Consiglio Comunale con 20 favorevoli ed 1 astenuto, più della metà dei Consiglieri erano assenti, ha votato una delibera di indirizzo sgangherata contro l’isola pedonale. Un Consiglio in sintonia solo con un’esigua minoranza di commercianti fortemente politicizzati, quelli di CONFCOMMERCIO, certamente non in sintonia con l’80% di lettori di TempoStretto, certo non rappresentiamo un campione statistico scientificamente valido, ma siamo messinesi. RENATO sindaco ha avuto un mandato elettorale ben più grande dei 170 commercianti, così sfacciatamente protetti dai 20 Consiglieri, ha dalla sua l’elezione diretta e la sovranità popolare. I Consiglieri sono eletti per rappresentare tutti i messinesi non uno sparuto numero di commercianti, hanno clamorosamente fallito nell’obiettivo dell’interesse generale. A questo punto bisogna attivare l’iter del referendum, decidano i messinesi. Invito i commercianti favorevoli all’isola pedonale di farcelo sapere, compreremo soltanto nei loro negozi, per quanto mi riguarda boicotterò chi se ne infischia della qualità della mia vita urbana.

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  11. Mi meraviglio di lei. l’80% dei lettori di un giornale che hanno risposto ad un sondaggio fortemente orientato nelle opzioni che proponeva credo che sia molto al di sotto come rappresentatività rispetto ad un gruppo di 170 commercianti che nel bene o nel male non possono restare uno spettatore passivo di decisioni arbitrarie.
    Sono i commercianti in fondo che fanno andare avanti (e talvolta indietro) buona parte dell’economia di questa terziarissima città da terzo mondo.
    Dice con dispiacere che adesso si deve attivare l’iter del referendum. Non credo che un sindaco democratico possa avere paura di un referendum, né che l’80% dei lettori di Tempostretto possa sentirsi sminuito.
    E’ pura demagogia dire che un mandato elettorale autorizzi qualcuno a fare tutto quello che vuole. Mi pare che un certo evasore seriale dicesse che siccome “la maggioranza” degli italiani era con lui.. lui aveva una investitura divina (naturalmente corretta con porcellum).
    Lei inoltre sa bene che in democrazia contano (e dovrebbero contare) i numeri. Se poi più della metà dei consiglieri era assente cosa si può fare? Si deve rifare la votazione fin quando possa venir fuori il risultato che lei auspica?

    Il suo invito finale al boicottaggio (le ricordo altresì che “si invita qualcuno A fare qualcosa” mentre “si prega qualcuno DI fare qualcosa”- salviamo almeno le forme) di chi non è favorevole all’isola pedonale è davvero una caduta di stile e denota mancanza di serenità. Se si dovesse andare contro tutti quelli che minano “la qualità della nostra vita urbana”… almeno a Messina io dovrei compiere quattro stragi al minuto.

    Mi sta diventando più accorintiano dello stesso Accorinti

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  12. Caro GIACOMOPRIMO, sono io a chiedermi come fa lei ad essere sereno in presenza di gente intenta a devastare la sua qualità della vita. I lavoratori non ricevono niente da nessuno, offrono una prestazione remunerata, forse, nel caso delle commesse, sarebbe interessante sapere dall’INPS i dati sul contratto di lavoro dei negozi di viale San Martino. I commercianti non danno niente a nessuno, semmai ricevono una prestazione di lavoro, e se sono bravi a vendere la loro merce, e per molti di loro ho i miei dubbi, soldi dai loro clienti.

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