Il Comune sospende parte dei servizi sociali, scoppia la rivolta di sindacati e lavoratori

Il Comune sospende parte dei servizi sociali, scoppia la rivolta di sindacati e lavoratori

Francesca Stornante

Il Comune sospende parte dei servizi sociali, scoppia la rivolta di sindacati e lavoratori

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venerdì 22 Marzo 2013 - 13:07

La sospensione è solo temporanea e durerà pochi giorni ma sindacati e lavoratori non credono alle rassicurazioni del Dirigente ai Servizi Sociali De Francesco. Il commissario Croce non ha rinnovato la proroga per alcuni servizi, immediato il presidio davanti Palazzo Zanca

Un fax recapitato alle cooperative che gestiscono i servizi sociali messinesi ha scatenato l’inferno. In meno di due ore davanti ai cancelli del Comune è tornata la protesta. Palazzo Zanca ha deciso di sospendere parte dei servizi sociali, la comunicazione è stata data in poche asettiche righe. Si tratta di quelli la cui proroga scadeva ieri, il commissario Croce ha deciso di non firmare la determina di proroga. I servizi sospesi momentaneamente sono i Sad e Cag Azione sociale, Nuove Solidarietà e Nuova Presenza, non sono stati toccati gli asili, Casa Serena, il trasporto e l'assistenza igienico sanitaria nelle scuole e il trasporto nei centri riabilitativi. Un fulmine a ciel sereno che ha immediatamente fatto scattare la sollevazione di lavoratori e sindacati. Il Dirigente del Dipartimento Servizi Sociali De Francesco ha subito precisato che si tratta solo di una sospensione temporanea che andrà avanti per pochissimi giorni. Gli uffici del dipartimento stanno ultimando una ricognizione su costi e gestione dei servizi e nel frattempo lavorando alla redazione dei nuovi bandi che, quasi certamente, saranno ultimati mercoledì, giorno in cui dovrebbero anche riprendere i servizi. Le rassicurazioni però non convincono nessuno. Il timore è che, come troppo spesso accade in città, il temporaneo diventi definitivo.

“Non abbiamo capito i motivi per i quali l'Amministrazione Comunale abbia deciso improvvisamente di sospendere i servizi sociali -ha dichiarato Clara Croce' Segretario Generale della FPCGIL– e riteniamo non sufficiente l'assicurazione che i servizi riprenderanno a giorni”. Lunedì mattina la segretaria sarà al Dipartimento Servizi Sociali per incontrare il Dirigente De Francesco, la mobilitazione potrebbe poi spostarsi al Comune e in Prefettura. L’assoluta certezza è che i lavoratori domani continueranno ad assicurare i servizi essenziali. Non si possono abbandonare anziani, bambini disabili al loro destino dall'oggi al domani. Per la sindacalista è una dichiarazione di guerra, una provocazione alla quale si risponderà in modo massiccio. Le fa eco la segretaria dell’Orsa servizi Francesca Fusco che giudica inammissibile che l’amministrazione comunale ridicolizzi così i servizi e le categorie svantaggiate. “Tutto questo è sinonimo dell’inciviltà che caratterizza questa città” ha dichiarato Francesca Fusco. Il sindacato chiede immediato ripristino di tutti i servizi perché ancora una volta i lavoratori, oltre a non ricevere gli stipendi da mesi, si vedono ipotecato con un colpo di penna il futuro occupazionale. Anche il comitato spontaneo lavoratori servizi sociali è sul piede di guerra. Ribadiscono che mai abbandoneranno i loro anziani e disabili come invece a quanto pare vorrebbe fare il Comune. La battaglia è ricominciata.

Per Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai, segretari generali di Cisl Fp e Uil Fpl “siamo giunti ormai al capolinea. I servizi sociali erogati dal Comune di Messina, gestite per il tramite delle Cooperative Sociali sono diventati una bomba ad orologeria”. I sindacati ricordano che il Commissario Croce sapeva già delle scadenze dei vari bandi e, a oggi, assieme a tutti i dirigenti coinvolti, “ha perso solo tempo, trincerandosi sul dissesto finanziario del Comune, sulla mancanza di bilancio e di risorse, tranne poi a mantenere ‘carrozzoni improduttivi’ con costi elevati che certamente non possono essere giustificabili. Scaricando tali sperperi sui servizi sociali indispensabili”. Cisl e Uil sottolineano che il Commissario Croce, malgrado le svariate richiesta del sindacato, non ha inteso accettare il confronto con le Organizzazioni sindacali che hanno sempre dichiarato la disponibilità, avanzando anche proposte ed ipotesi a tutela e garanzia della qualità dei servizi. “Non si capisce perché tutti i politici messinesi, di fronte a tale dramma, restino silenti e non assumano nessuna posizione. Forse perché impegnati nella prossima competizione elettorale amministrativa? Non può essere accettata ne giustificata la decisione del Commissario – concludono – e perciò chiediamo di rivedere la sua posizione e parallelamente è necessario che anche il Consiglio Comunale assuma le determinazioni di competenza e se del caso invocare l’intervento del Prefetto”.(Francesca Stornante)

6 commenti

  1. io credo che davvero non si abbia in questa città la reale misura del dramma in cui ci si trova. se i sindacati non lo capiscono temo sia colpa loro.

    messina è praticamente in default e quello che succede è solo l’antipasto. ci si deve rassegnare a un prossimo futuro in cui bisognerà spiegare il fallimento di una generazione intera a seguito del quale i più deboli pagheranno… e i più deboli sono svariate migliaia di famiglie.

    sarebbe il caso di mettere i piedi per terra e cominciare a fare il conto reale delle priorità da salvaguardare.

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  2. vergogna

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  3. FRANCESCA FUSCO E ORSA, UNICA SPERANZA PER UNA LOTTA VERA A DIFESA DEL LAVORO. GLI ALTRI FAREBBERO BENE A RESTARE A CASA…

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  4. Sono mesi che la questione servizi sociali è agli onori delle cronache. Una volta colpa delle cooperative una volta colpa del Comune un’altra volta colpa della malasorte. Da cittadino penso che tanti duri attacchi non potevano che portare chiunque ne sia coinvolto, ad una decisione fatale e catastrofica. Comune e Cooperative corrono su uno stesso unico binario quello della crisi economica che coinvolge tutta la nostra economia. Solo il sindacato non se ne è accorto o vuole fare finta di non comprenderlo tanto che è riuscito a portare i propri iscritti e non sullo stesso identico binario con il risultato che oggi qualche centinaio di persone sono a casa.

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  5. è una vergognaaaaaaa……Auguro a +++++ di avere presto un disabile a casa affinchè provi sulla propria pelle cosa vuol dire abbandono disabili……

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  6. Salvatore Vernaci 22 Marzo 2013 18:07

    CITTADINANZATTIVA, Coordinamento Provinciale dei Procuratori dei Cittadini non può restare insensibile di fronte alle manifestazioni di protesta dei lavoratori delle Cooperative Sociali, per la mancata corrisponsione del salario. “Il disastro dei Servizi Sociali parte da lontano. Molto lontano. Ha sempre rappresentato il serbatoio di voti della politica. Consiglieri comunali e assessori raccolgono consenso elettorale a piene mani. A pagare i più deboli e i ceti sociali più disagiati”(Saro Visicaro – Facebook). Ill.mo Dott. Luigi Croce, Commissario Straordinario del Comune, questa è l’occasione buona per operare quella rivoluzione auspicata da tutte le parti, ripristinando la legalità e, con essa, la dignità degli Operatori ed una vera, effettiva, concreta assistenza alle persone disagiate. I Servizi Sociali devono avere, come centralità , il servizio alla persona, alla dignità della persona, al bisogno della persona. L’obiettivo di prevenire il disagio, contrastare la povertà, aiutare le persone in difficoltà e migliorare la qualità della vita di tutti deve costituire il punto cardine del programma di un Sindaco. La funzionalità e la qualità dei Servizi Sociali costituiscono il biglietto da visita di una Città.-Cosa bisogna fare?…1.- Attivare il servizio di SEGRETARIATO SOCIALE nelle Circoscrizioni comunali, con la presenza in loco di Assistenti sociali. 2.- Dotare di abbonamento gratuito sui mezzi pubblici gli anziani, disabili e studenti.- 3.- Mantenere il servizio scuolabus e di mensa scolastica, che rientra fra i SERVIZI OBBLIGATORI e, come tali, non possono essere né sospesi, né soppressi. 4.- Dare in gestione CASA SERENA secondo gli standard e le condizioni fissate dalla Regione nello schema tipo di convenzione, cioè l’Amministrazione comunale dovrà corrispondere alla Cooperativa che gestisce Casa Serena, per ciascun assistito, la retta giornaliera, determinata dal Comune in ottemperanza alle direttive regionali. 5.- Convertire qualcuna delle scuole dismesse, ex caserme, ex Uffici e/o strutture pubbliche abbandonate e/o beni confiscati alla mafia ed assegnati al Comune in centri di accoglienza per i senza tetto, in dormitori pubblici e mense del povero, in ambulatori per i senza fissa dimora, ecc…. 6) Assistenza domiciliare anziani e disabili: Passare all’accreditamento delle Cooperative da parte del Comune ed all’introduzione dei “voucher“, buoni da distribuire agli utenti, individuati dal Servizio Sociale del Comune, a mezzo di progetti individuali, redatti dalle Assistenti sociali. Gli utenti devono essere liberi di scegliere la Cooperativa accreditata, che ritengano più soddisfacente per la qualità e l’efficienza dei servizi prestati. Le Cooperative accreditate saranno libere di utilizzare gli operatori (full time o part time), aventi i requisiti di legge. 7) Aprire presso la struttura “Conservatori e Scandurra Riuniti” un Centro per le persone disabili “Dopo di Noi”, ed un Centro per persone affette da Sindrome di Down. 8.)- Aprire un Centro di assistenza ammalati terminali presso la Casa Scandurra, con convenzione da formalizzare con l’ASP. 9) Aprire un Centro diurno integrato per malati di Alzheimer e del morbo di Parkinson presso il Polifunzionale San Filippo, già visionato e ritenuto perfettamente idoneo dai Sanitari e Responsabili provinciali. 10) Realizzare la Città del Bambino all’Istituto Marino, che comprenda:- Centro per ragazze madri e donne in difficoltà; Un asilo nido; Spazi e centri estivi per bambini; Spazi neutri; Spazi protetti. 11.- TELESOCCORSO a persone sole, 12.- EDUCATIVA SCOLASTICA e trasporto agli alunni disabili; 13.- TRASPORTO GRATUITO ai Centri di riabilitazione; 14 – Concessioni contributi ordinari e straordinari alle persone bisognose; 15.- Concessione sussidio alle Ragazze Madri. 16.- Ricoveri minori; 17.- Ricoveri in Comunità alloggio; 18.- Ricoveri in Case Protette.19.- Colonie per bambini e disabili; 20.- Incrementare i CAG ed i Centri per gli anziani; 21. Supporto e coinvolgimento del Volontariato e delle Associazioni antiusura ed antiviolenza su donne e bambini; 22.- Interventi preventivi per emergenza caldo ed emergenza freddo; 23.- Borse lavoro.- ecc…ecc… CITTADINANZATTIVA si augura di vedere le superiori idee inserite nei programmi dei tanti aspiranti Sindaci.

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