Trasferimento del mercato Zaera, si converge sull’area del villaggio Cep

Trasferimento del mercato Zaera, si converge sull’area del villaggio Cep

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Trasferimento del mercato Zaera, si converge sull’area del villaggio Cep

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venerdì 01 Giugno 2012 - 16:28

Nel corso dell’ultimo tavolo tecnico torna in vetta l’ipotesi di delocalizzazione nell’area individuata dal quartiere, ma subito scartata dall’amministrazione. Che però è costretta a tornare sui propri passi

E’ stato necessario del tempo, ma oggi sarebbero nella posizione di poter affermare: “Noi lo avevamo detto”. Loro sono i consiglieri del II quartiere e la vicenda riguarda il tanto discusso trasferimento del mercato Zaera. L’ultima ipotesi, quella cioè della delocalizzazione nell’area individuata alla “base” dello svincolo di San Filippo, incrocio SS114, da sempre osteggiata dalla circoscrizione, è stata messa all’angolo. Ma ciò che più conta, anzi che da maggior soddisfazione ai rappresentanti circoscrizionali, è che la soluzione prescelta è quella individuata ad origine del quartiere: l’area mercatale del villaggio Cep.

Questo è quanto emerso dal tavolo tecnico tenutosi a palazzo Zanca alla presenza degli assessori, ai lavori pubblici, Gianfranco Scoglio, e alle manutenzioni, Pippo Isgrò, e dei dirigenti dei vari dipartimenti coinvolti. Affinché lo spazio, dove sono già stati avviati alcuni interventi di scavo, possa diventare fruibile, è però necessaria una condizione: effettuare al più presto gli interventi sull’argine destro e sinistro del torrente San Filippo, rispetto ai quali, nei prossimi gironi, dovrebbero essere forniti i risultati geognostici. Successivamente il progetto per l’approvazione definitiva, sarà sottoposto al “vaglio” Genio Civile col quale sono stati condivisi metodi e procedure per ottimizzare i lavori. Un passaggio, quest’ultimo, importantissimo anche per il quartiere, che nel corso della seduta di martedì (5 giungo) intende porre la questione in pregiudiziale. Per rendere il più fruibile possibile al pubblico l’area mercatale, potrebbe inoltre essere attivato un bus navetta che colleghi il capolinea sud del tram alla zona del mercato. La soluzione potrebbe in parte soddisfare gli operatori commerciali dello Zaera, che da subito si erano mostrati contrari allo spostamento nello spazio che invece finirà per ospitarne in modo permanente le attività. Il “caso” ha insomma avuto un lieto fine, ma quanto avvenuto nelle ultime settimane, prima di arrivare ad oggi, non è da sottovalutare, sia rispetto al ruolo giocato dall’amministrazione, che a quello giocato dal quartiere. Se è vero, infatti, che verba volant e scripta manent, quanto accaduto per lo Zaera, mostra che a “volare” non solo le parole ma anche lo “scritto”.

Il verbale firmato in fretta e furia dal sindaco e dagli operatori commerciali, a seguito delle vibranti protesta di quest’ultimi, in cui si optava per San Filippo, è di fatto diventato cartastraccia. Il ruolo, determinante, che il quartiere avrebbe potuto avere sin dall’inizio, è stato messo in secondo piano – anche durante il consiglio straordinario in loco – salvo poi dimostrarsi fondamentale. Ciò a conferma dell’importanza che le circoscrizioni, soprattutto se le condizioni per operare fossero favorevoli, potrebbero avere in certe questioni. Tra le principali perplessità Di Blasi e colleghi, confermate poi dalle carte, l’aspetto viario e quello della titolarità, se pubblica o privata, dell’area. Nel primo caso, il piano di emergenza stradale attualmente vigente non avrebbe consentito la creazione di un mercato in quel punto; nel secondo, lo spazio è risultato appartenere a privati. In alcuni casi, dunque, ascoltare ma soprattutto coinvolgere di più i quartieri, può rappresentare un vantaggio in termini di tempo e opportunità. (E.DEP.)

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