Il litorale negato. Le condizioni di degrado tra Sant’Agata e Ganzirri. LE FOTO

Il litorale negato. Le condizioni di degrado tra Sant’Agata e Ganzirri. LE FOTO

Silvia Mondi

Il litorale negato. Le condizioni di degrado tra Sant’Agata e Ganzirri. LE FOTO

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martedì 21 Aprile 2015 - 22:05

In vista della riunione operativa che si terrà oggi presso il Dipartimento Protezione Civile e Difesa Suolo, il consigliere della VI Circoscrizione Massimo Costanzo chiede che venga presa in esame la questione

Le spiagge messinesi si preparano all’arrivo della bella stagione, ormai alle porte. Ciò che rimane da definire, è però la programmazione di interventi di manutenzione a difesa delle coste, relative all’anno 2015.

Si terrà infatti oggi, presso il Dipartimento Protezione Civile e Difesa Suolo, la riunione operativa in cui si discuteranno le varie tematiche nell’ambito tutela del territorio messinese.

Tra queste, il consigliere della sesta circoscrizione e capogruppo di “Servizio Pubblico Peloro” Massimo Costanzo chiede che venga discussa la situazione, ben nota da tempo, relativa al tratto costiero S. Agata – Ganzirri.

La questione presa in esame, riguarda infatti coste che non sono mai state oggetto di interventi di manutenzione, difesa e rifioritura delle scogliere esistenti.

D’altronde, che la zona costiera di Sant’Agata avrebbe meritato una maggior attenzione attraverso interventi radicali, era già emerso dal rapporto finale, datato giugno 2012, per “l’Analisi delle criticità del tratto di coste ionico e tirrenico del Comune di Messina”, secondo uno studio condotto dal Dipartimento di Scienze della Terra dall’Università degli Studi di Messina.

“Una lunga serie di pennelli costituita da 13 elementi contraddistingue questo settore. La sezione è posta proprio tra due barriere caratterizzate da una forma ad ‘L’. L’intervento di difesa a protezione della schiera di caseggiati a meno di 100 metri dalla battigia e la spiaggia priva di qualsiasi forma di manutenzione hanno compromesso l’ambiente di un’area che da qui sino a Capo Peloro è praticamente inservibile per usi balneari e ricreativi. Gli insediamenti del villaggio Sant’Agata hanno pesantemente occupato l’ambito costiero con edificazioni sulla spiaggia stessa e urbanizzazioni scadenti o mancanti..” si legge infatti nella relazione.

Restituire valore al tratto costiero S.Agata-Ganzirri è dunque ciò che oggi chiede il consigliere Costanzo agli organi di competenza; cercando di rivalutare il territorio anche attraverso la realizzazione di una passeggiata a mare di S. Agata, progetto già ampiamente discusso in passato e mai iniziato. Costanzo propone inoltre la rifioritura della scogliera presente sulla spiaggia.

A necessitare un intervento di manutenzione e rifioritura massi, con il prolungamento dei pennelli, anche la spiaggia di Ganzirri. Durante ogni mareggiata, infatti, i flutti tendono ad infrangersi in una scogliera ormai decadente, causando così notevoli disagi alle abitazioni presenti. Che sia dunque la volta buona per veder rifiorire il nostro bel litorale?

4 commenti

  1. HANNO IL CORAGGIO DI CHIAMARLA CITTA’ TURISTICA, SI PER I MUCCA LAPUNI.

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  2. HANNO IL CORAGGIO DI CHIAMARLA CITTA’ TURISTICA, SI PER I MUCCA LAPUNI.

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  3. Rimettere in sesto il miniautodromo dello stretto potrebbe contribuire a valorizzare la zona di Sant’Agata…

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  4. Rimettere in sesto il miniautodromo dello stretto potrebbe contribuire a valorizzare la zona di Sant’Agata…

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