Milazzo dice sì al registro delle unioni civili, l’Ars alla parificazione tra coppie sposate e non

Milazzo dice sì al registro delle unioni civili, l’Ars alla parificazione tra coppie sposate e non

Eleonora Corace

Milazzo dice sì al registro delle unioni civili, l’Ars alla parificazione tra coppie sposate e non

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domenica 19 Gennaio 2014 - 08:41

La Giunta di Milazzo ha approvato il registro delle Unioni Civili, mentre l’attenzione della società civile e delle associazioni LGBT è focalizzata sull’Assemblea Regionale che sta discutendo la nuova finanziaria. Due punti di essa, infatti, permetterebbero una maggiore parificazione di diritti tra coppie di fatto e sposate

Fermento sul fronte dei diritti civili. Mentre Milazzo approva il registro delle unioni civili, a Palermo, l’Ars ha riconosciuto, mediante specifici articoli inseriti nella finanziaria, la parificazione dei diritti tra coppie di fatto e coppie sposate.

La Giunta di Milazzo ha approvato il registro delle Unioni Civili nel sollievo generale della società civile che ha visto la cittadina tirrenica proporre – prima tra tutte nella provincia di Messina – il registro nel 2010, per poi assistere alla bocciatura da parte del consiglio comunale, seguita da altre tre battute d’arresto. Arenata l’iniziativa per anni, l’ultima delibera è stata quella buona e ora Milazzo festeggia quello che Rosario Duca, presidente Arcigay del circolo di Messina e Provincia, definisce “un grande gesto di civiltà”.

Il registro delle unioni civili dovrà ora passare al vaglio del commissario straordinario, non avendo Milazzo un consiglio comunale. Quest’ultima iniziativa pone la cittadina tirrenica all’avanguardia nel campo del civile e del sociale, solo dieci giorni fa, infatti, la giunta ha festeggiato anche l’approvazione dello ius soli, che riconosce la cittadinanza a chiunque sia nato sul territorio. “Abbiamo cercato di istituire un regolamento che valorizzi ogni tipo di coppia – commenta l’assessore alle politiche sociali Stefania Scolaro – Per me è una grande soddisfazione, anche perché io sono del Partito Democratico e il nostro segretario, Matteo Renzi, propone il registro delle unioni civili come una battaglia per l’intero paese”.

Imminente è, tra l’altro. la discussione del registro delle unioni civili da parte del consiglio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto la cui giunta, guidata da Maria Teresa Collica, ha approvato la delibera. Stessa situazione anche a Messina, mentre la prossima settimana verrà probabilmente approvato a Taormina.

Intanto l’attenzione della società civile in generale e della comunità Lgbt – acronimo utilizzato come termine collettivo per riferirsi a persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender – è focalizzata sulla finanziaria discussa in questi giorni all’assemblea regionale. L'approvazione dell'articolo 26, che facilita l'accesso alla prima abitazione alle giovani coppie, anche di fatto, tramite l'integrazione di fondi preposti dall'Irfis e dell'articolo 39 , che estende alle coppie di fatto l’applicazione di tutte le disposizioni in materia di contribuzioni, agevolazioni e benefici previsti per la famiglia, anche in ambito sanitario, apre degli scenari nuovi per l'ambito del riconoscimento della parità dei diritti in Sicilia.
“Se la finanziaria supera la verifica del Commissario dello Stato – commentano le associazioni LGBT – in assenza di leggi e normative statali, le norme appena approvate possono contribuire ad avviare un percorso positivo verso la parità effettiva tra coppie sposate e coppie non sposate, tra coppie omosessuali ed eterosessuali. Non possiamo non chiedere con forza che quest’approvazione preluda a una prossima discussione dei due progetti (del Pd e del M5S) che giacciono inerti da mesi all’ARS e che affrontano in maniera più complessiva il tema della discriminazione, uno dei quali prevede che l'estensione del sistema integrato dei servizi destinati alla famiglia sia esteso ai nuclei di persone legate da vincoli di parentela, affinità, adozione, tutela e da vincoli affettivi, purché aventi una coabitazione abituale e continuativa e dimora nello stesso Comune”, ai sensi del D.P.R. 223/1989 (Approvazione del nuovo regolamento anagrafico della popolazione residente)”.
La paura è che, in mancanza di una normativa regionale sui registri delle unioni civili, le norme della finanziaria restino soltanto “sulla carta”, con l’aggravante di creare nuove discriminazioni tra chi risiede in un comune che ha istituito il registro comunale e chi no. Per questo le associazioni LGBT – ovvero i cricoli Arcigay siciliani insieme ad Articolo Tre “Salvatore Rizzuto Adelfio, Famiglie arcobaleno Sicilia e Associazione Antimafie Rita Atria – chiedono un incontro con la Commissione Affari Istituzionali dell'Ars e con Crocetta. Per un regolamento paritario nei fatti e non solo a parole, infatti, le associazioni chiedono di intraprendere un percorso condiviso.
In tutto questo, a Palermo, il 14 gennaio il tribunale dei minori ha deciso di affidare un adolescente ad una coppia omossessuale. Primo caso in Sicilia e secondo in Italia, dopo quello di Bologna lo scorso novembre. (Eleonora Corace)

Un commento

  1. Siamo due ortaggi residenti a Messina potremo iscriverci nel
    registro tanto agognato? Possiamo avviare la pratica per l’adozione di una bimba che potremmo educare con tanto amore?
    Siamo certi che non la turberemmo.

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