"L'amministrazione è contraria all'occupazione abusiva" lo ha ripetuto l'assessore De Cola ai consiglieri comunali che chiedono chiarezza. Alcuni hanno puntato il dito contro l'amministrazione stessa che aveva detto alle famiglie che la scuola sarebbe stata destinata a loro. Nel pomeriggio assemblea aperta del Movimento per il diritto alla casa.

L’occupazione della ex scuola Donato di Paradiso, da parte di tre famiglie che rischiavano di rimanere senza un tetto sulla testa, sta infiammando ilo dibattito sia dentro che fuori Palazzo Zanca. Oggi pomeriggio alle 16 il Salone delle Bandiere ospiterà l’assemblea cittadina per il diritto alla casa organizzata dall’omonimo Movimento, un incontro per confrontarsi e provare ad individuare soluzioni condivise con l’amministrazione, sia per le tre famiglie che in questo momento sono sotto sgombero e dunque hanno visto nell’occupazione della scuola Donato l’unica alternativa, sia per tutte quelle famiglie che già dal prossimo anno potrebbero vivere la stessa situazione.

La posizione dell’amministrazione però è chiarissima. Lo ha ripetuto l’assessore Sergio De Cola ieri ai consiglieri comunali che lo hanno incalzato per circa due ore, concentrando tutta la seduta del Consiglio sulla vicenda dell’occupazione. De Cola ha ribadito che l’amministrazione è assolutamente contraria all’occupazione abusiva e che si sta lavorando per trovare una soluzione nel rispetto delle regole. La presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile ha così annunciato che già lunedì chiederà un confronto con l’amministrazione per sapere quali siano le intenzioni nel breve periodo, alla luce del fato che pare ci sia già una denuncia presentata in Procura da semplici cittadini. A rincarare la dose anche Nicola Cucinotta che ha proposto ai colleghi di redigere un documento forte. “La scuola è nel piano di alienazione del Patrimonio, qualcuno è andato lì con le chiavi a mostrare la struttura alle tre famiglie, nei giorni precedenti erano stati ripuliti gli spazi esterni dopo anni di abbandono. Evidentemente qualcuno sapeva come dovevano andare le cose”. Ipotesi confermata dalla consigliera accorintiana Nina Lo Presti: “Alle famiglie era stato detto dagli assessori De Cola e Mantineo che la scuola sarebbe stata destinata a loro, non accetto che chi ha fatto della disobbedienza civile la propria bandiera oggi dica che queste persone vanno lasciate senza acqua e luce”. Ha chiesto di garantire almeno i servizi essenziali alle tre famiglie anche il consigliere Sorrenti.
Di fronte a questi attacchi De Cola ha risposto che l’amministrazione non aveva assolutamente promesso la scuola alle tre famiglie e che stava sistemando la struttura per destinarla effettivamente a fronteggiare le innumerevoli emergenze abitative che vive la città e che diventano sempre più difficili da affrontare. “Per l’esperienza dei mesi scorsi abbiamo deciso di dotarci di alcuni luoghi da utilizzare per gravi emergenze e quindi abbiamo avevamo disposto piccoli interventi alla scuola Donato, interventi bloccati dall’occupazione. Non siamo favorevoli a questi sistemi ed anzi stiamo provando a portare avanti un percorso con Iacp che speriamo ci dia dei frutti nel breve periodo”.

Chiarimenti che però non sono bastati ai consiglieri. Per Daniela Faranda e Pippo Trischitta questo modo di agire sta legittimando chi occupa a discapito di chi aspetta in silenzio, Antonella Russo ha parlato di atteggiamento pilatesco dell’assessore De Cola visto che non esiste comunque alcun provvedimento per trasferire queste famiglie. Un consiglio che dunque vuole chiarezza e chiede il rispetto delle regole. Intanto però le famiglie sono lì e senza soluzioni alternative è difficile credere che lasceranno la struttura.

Francesca Stornante