La Regione pubblica i bandi per 3 impianti di smaltimento dei rifiuti in Sicilia

La Regione pubblica i bandi per 3 impianti di smaltimento dei rifiuti in Sicilia

Rosaria Brancato

La Regione pubblica i bandi per 3 impianti di smaltimento dei rifiuti in Sicilia

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sabato 28 Dicembre 2013 - 09:20

La Regione pubblica i bandi di gara europei per la realizzazione di tre impianti per lo smaltimento di rifiuti a Gela, Messina ed Enna. In riva allo Stretto sono disponibili 20 milioni di euro per la realizzazione della discarica di Pace, dell'impianto di biostabilizzzione annesso e di un impianto per il percolato

La Regione dà il via libera ai bandi per le piattaforme integrate per lo smaltimento dei rifiuti a Gela, Messina ed Enna.

A darne notizia, tramite comunicato, sono stati il presidente Crocetta e l’assessore regionale Nicolò Marino, rendendo noto che il direttore del dipartimento Acqua e Rifiuti, Marco Lupo, ha pubblicato i bandi di gara europei per la realizzazione dei tre impianti che sono, nelle intenzioni del governo, “nuove discariche alternative ad un modello prevalso in Sicilia di discariche in mano privata”.

Complessivamente i bandi prevedono una cifra di 70 milioni di euro: 30 per l’impianto di Gela, 20 per quello di Messina ed altri 20 per Enna.

A Gela il progetto dovrà riguardare l’ampliamento della discarica e la realizzazione di un impianto di bio stabilizzazione della frazione umida dei rifiuti, in modo da rendere l'impianto stesso conforme alle direttive europee. Ad Enna è prevista una discarica con annesso impianto di bio stabilizzazione. Il progetto per Messina è analogo a quello di Enna (discarica e impianto di biostabilizzazione) ed è previsto anche un impianto di smaltimento del percolato. Via libera quindi all’impianto di Pace, attraverso l’iter del bando di gara europeo. I 20 milioni di euro serviranno alla realizzazione della discarica di Pace, dell’impianto di biostabilizzazione e dell’impianto per il percolato.

La filosofia del governo regionale però, spiega Crocetta è quella di un “superamento delle vecchie discariche” gestite finora dai privati in Sicilia attraverso un sistema, e Messina ne è un esempio lampante, che comporta costi a dir poco insostenibili. Secondo il presidente il vero nodo è la gestione che deve restare in mano al pubblico.

"Tali moderni impianti –dichiara il governatore- saranno realizzati utilizzando le migliori tecnologie disponibili e rappresentano un importante passo verso la strategia di gestione pubblica di impianti di smaltimento e piattaforme integrate. Le discariche, concepite in modo tale da evitare ogni forma di inquinamento del territorio, servono a creare un'alternativa al modello prevalso in Sicilia di discariche in mano privata. L'obiettivo e' quello di cominciare a introdurre politiche molto piu' radicali in materia di rifiuti attraverso l'incremento della raccolta differenziata e forme di trattamento preventivo dei rifiuti come previsto dalla normativa
comunitaria. Tutti e tre gli impianti, tra l'altro, possono essere utilizzati anche per l'umido proveniente dalla raccolta differenziata".

Il governatore aggiunge poi che grazie ai progetti sarà possibile dare risposte anche occupazionali a lavoratori ed imprese.

"Dopo Bellolampo siamo pronti ad avviare un nuovo modo di fare le discariche che utilizza le tecnologie piu' avanzate ed evitera' alla Sicilia di avere un'emergenza nell'ambito del conferimento dei rifiuti".

Resta da vedere che cosa ne pensano gli ambientalisti e soprattutto se davvero le pubbliche amministrazioni saranno da sole in grado di gestire i singoli siti, senza dover ricadere nella nuova spirale di affidamenti ai privati, sprechi, assunzioni clientelari e carrozzoni “misti”.

Rosaria Brancato

9 commenti

  1. CastorinaCarmelo 28 Dicembre 2013 10:22

    Ora tutti a dire…… “Si” alla discarica di rifiuti integrata ma…lontano dal mio giardino”.Insomma i fondi ora ci sono basta avere un poco di buona volontà e cercare il sito più idoneo non penalizzando aree del nostro territorio ad alto pregio ambientale. Ricordiamoci che in Germania a Berlino il termovalorizzatore è ubicato in città, sottoterra, e il calore della combustione dei rifiuti sapientemente filtrato serve per il teleriscaldamento domestico.
    Qui parliamo di altra tecnologia di smaltimento con un “iter tecnico diverso”. Speriamo che non venga strumentalizzata anche questa iniziativa Regionale: A meri fini politici.

    BUON ANNO A TUTTI.

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  2. In germania – caro amico mio – sono 50anni avanti…….

    Non riusciamo a fare la differenziata….prima di andare oltre, impariamo quaeto.

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  3. Ma proprio non piace a nessuno la possibilità di costruire un impianto di smaltimento “termovalorizzatore” che brucci i rifiuti e si utilizzi per usi civili/pubblici il gas che produce come in altri paesi d’europa.
    Ci pensate meno rifiuti e in più ci si guadagna e si risparmia.

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  4. Carissima Rosaria BRANCATO, sono le 15,12, hai pubblicato il tuo articolo alle 10,20, è solo tre messinesi, quattro con mariedit, hanno avuto la sensibilità ambientale di commentarlo, voglio ricordarli sono IZZIO, Castorina Carmelo, gcordaro, concittadini da non considerare “i soliti commentatori di TempoStretto”, come qualcuno con antipatia ci chiama, ma promotori di un dibattito, a cui altri non vogliono partecipare, perchè non utilizzano l’occasione rara, concessa dal nostro giornale, di dare al commento il rango di un articolo. La proposta di RE SARO Crocetta merita gli interventi immediati dei Consiglieri Comunali e dell’assessore Daniele IALACQUA, il rivoluzionario, in salsa siciliana, sceglie in solitudine le discariche infiocchettate dalla b i o s t a b i l i z z a z i o n e. RE SARO Crocetta non ci dice quale tipologia di impianto, il biostabilizzato da discarica, ottenuto attraverso la sola fase di biossidazione e utilizzato unicamente per la copertura giornaliera della discarica oppure il biostabilizzato maturo, sottoposto anche alla fase di maturazione e vagliatura finale, e impiegabile in agricoltura o in attività di ripristino ambientale. La biostabilizzazione è un inno alla raccolta del rifiuto urbano indifferenziato, MARIEDIT NON CI STA.

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  5. Si se fatto a regola d’arte come negli altri paesi dove sono oramai costretti a comprare rifiuti (tranne quelli nostri) dagli altri paesi dell’eurozona.
    e a parlare degli altri paesi d’europa oltre al gas si potrebbe tranquillamente produrre corrente elettrica e, a volerlo, anche riscaldamento

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  6. Io ad ogni modo sono curioso di sapere cosa ne pensa il caro assessore ecologico…

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  7. Mariedit, Il Presidente Crocetta è stato già informato della Tua presa di posizione e quanto prima ti contatterà per farsi illuminare da Te su come articolare il bando e quali le modifiche da apportare

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  8. scanbiano le isole ecologiche per delle discariche.Non sanno la destra, dalla sinistra quale sia e intendono fare la Differenziata,ah,ah,ah.

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  9. Ah! Ah! Ah! E’ vero il proverbio che recita: “falla comu voi, ma sempri cucuzza è”. Ora non si chiama più discarica ma impianto di biostabilizzazione!!! Ovviamente l’Assessore “ambientalista” non avrà nulla da ridire anzi, visto che ci sguazzerà lui nella nuova discarica sarà meno discarica delle discariche del passato!
    Intanto in Svizzera, che non utilizzano le discariche, hanno 16 TERMOVALORIZZATORI!!!

    http://www.industcards.com/wte-switz.htm

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