La replica del centro riabilitativo all'appello della famiglia del 22enne affetto da tetraparesi
Messina – Arriva in fretta la risposta della Dismed alla famiglia Cambria. “Conosciamo bene la storia di Salvatore – spiega il direttore Enrico Livio – lo seguiamo da tanti anni e non è nostra intenzione abbandonarlo. Il nostro è un grosso centro e negli anni la nostra organizzazione interna è cambiata, ecco perché la famiglia ha notato una differenza, rispetto al passato”.
La replica

Sono cambiamenti fisiologici nelle strutture complesse che però non inficiano la qualità dell’offerta al paziente. L’ostacolo è sorto perché i nostri terapisti contrattualizzati lavorano al mattino fino alle 14, fascia oraria in cui, non tutti i giorni, i genitori di Salvatore possono trovarsi in casa. Né lui, che per fortuna è impegnato in attività all’esterno tutte le mattine”.
Le proposte del centro Dismed

“Le alternative però ci sono – spiega il direttore – e le abbiamo fatte presenti, anche all’Asp, nella relazione di servizio del marzo scorso a riscontro dei solleciti del legale della famiglia. Se la famiglia ci autorizza e l’Asp anche, possiamo per esempio inviare un terapista nella struttura che Salvatore frequenta al mattino, per i giorni in cui non può fare la fisioterapia a casa. Una soluzione che riteniamo peraltro medicalmente ottimale, perché più Salvatore effettua attività all’esterno meglio è, per le sue problematiche. Da allora non abbiamo avuto più chiare notizie però, ma la proposta rimane valida”.
