Dispersione scolastica, nella Jonica 868 alunni hanno frequentato senza continuità

Dispersione scolastica, nella Jonica 868 alunni hanno frequentato senza continuità

Gianluca Santisi

Dispersione scolastica, nella Jonica 868 alunni hanno frequentato senza continuità

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martedì 09 Novembre 2021 - 06:55

Il preoccupante dato è stato fornito dall'Osservatorio di S. Teresa, che si occupa di arginare il fenomeno

S. TERESA – Quasi novecento alunni delle scuole della zona jonica, lo scorso anno scolastico, hanno frequentato con discontinuità le loro lezioni. Il dato emerge dal monitoraggio dell’Osservatorio d’area sulla dispersione scolastica per l’Ambito XIV che vede nell’Istituto Comprensivo di S. Teresa il ruolo di guida.

“Nell’anno scolastico trascorso – spiega la dirigente Enza Interdonato – sono stati numerosi gli eventi che hanno messo in moto la gestione delle segnalazioni di interventi specifici volti al contenimento del fenomeno della dispersione scolastica, soprattutto tra gli alunni della scuola secondaria di 1° e 2° grado”. L’Ambito XIV comprende anche la Direzione Didattica di S. Teresa, l’Istituto Comprensivo di Roccalumera, l’Istituto Comprensivo di Alì Terme, Istituto Comprensivo di Taormina, l’Istituto Comprensivo di Francavilla, l’Istituto di Istruzione Superiore “Caminiti-Trimarchi” e l’Istituto Superiore “Pugliatti” di Taormina.

Sono stati registrati 868 alunni con frequenza discontinua e, in particolare, per la scuola Primaria 129 alunni su un complessivo di 2824 alunni; per la scuola secondaria di 1° Grado 307 alunni su una popolazione scolastica di 1865 alunni; per la scuola secondaria di 2° Grado 432 alunni su una popolazione scolastica di 2109 alunni. Il lavoro dell’Osservatorio è coordinato dalla docente incaricata Maria Russo in sinergia con i docenti referenti dei singoli istituti, “con i quali – evidenzia la dirigente Interdonato – si è instaurato un rapporto di serena cooperazione sia per la raccolta dei dati relativi al monitoraggio delle assenze, sia per la segnalazione delle situazioni più problematiche sul piano dell’apprendimento, socio-economico, affettivo-relazionale e culturale”.

Il nuovo assetto dell’Osservatorio

Tirate le somme sullo scorso anno scolastico, segnato chiaramente dalle difficoltà della pandemia, per l’Osservatorio adesso alle porte c’è un nuovo impegno derivante dal nuovo assetto. Entreranno a far parte dell’Osservatorio santateresino, infatti, anche le istituzioni scolastiche di Santa Margherita, Tremestieri, Mazzini-Gallo, La Pira-Gentiluomo, Manzoni-Dina e Clarenza , Cannizzaro e Galatti, Paino e Gravitelli, Battisti-Foscolo.

“Già negli incontri propedeutici – continua Enza Interdonato – si è evidenziato come gli alunni che si perdono durante il percorso di studi rappresentino la maggiore criticità del nostro sistema formativo, sia sul piano pedagogico, perché rappresentano un insuccesso per gli esiti personali e sociali dei nostri giovani, sia su quello economico, in quanto tale fenomeno ha un costo elevatissimo per il nostro bilancio statale. I numeri confermano la preoccupazione profonda per il rischio di un’impennata nella dispersione scolastica. E’ evidente che gli studenti hanno subito conseguenze significative dalle chiusure a singhiozzo della scuola e dalla DAD che non sempre è stata efficace tanto quanto la scuola in presenza”.

Le azioni contro la dispersione

L’Osservatorio contro la dispersione scolastica di S. Teresa ha già intrapreso ha già intrapreso una serie di azioni per arginare il fenomeno come, solo per fare qualche esempio, la consulenza in presenza e a distanza per il supporto emotivo a studenti e famiglie attraverso le segnalazioni raccolte dai referenti; il raccordo con gli operatori delle istituzioni territoriali per i casi presi in carico; l’apertura di uno sportello psicopedagogico; il controllo periodico delle assenze mediante una stretta collaborazione con i docenti coordinatori di classe, al fine di prevenire i casi di inadempimento dell’obbligo scolastico. “Fare rete è imprescindibile – conclude Interdonato – ed è indispensabile una collaborazione responsabile di tutte le istituzioni competenti per la piena attuazione del diritto allo studio, che, superando la concezione giuridico formale, sia realmente operativa e correlata al miglioramento della qualità del servizio scolastico”.

Un commento

  1. tanto frequentano o non frequentano non cambia niente

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