Su di una parete si potrà leggere la poesia di Wislawa Szymborska, "Ritratto di donna", e su quella di fronte la firma delle donne uccise nel 2013. I visitatori potranno firmare al posto di chi non è più con noi. " Lei" poteva essere l'artista alla quale non è stato consentito di "colorare" la sua "cella". O una visitatrice qualsiasi
In occasione della seconda domenica di ottobre in festa a Rometta, che vedrà l’allestimento di stand espositivi di prodotti tipici enogastronomici ed artigianali, spettacoli di intrattenimento e percorsi turistici, Posto Occupato torna nel paese da cui è partito dall’idea di Maria Andaloro: Rometta.
All’interno dell’Officina Creativa, presso Via Vittorio Emanuele II, ex carcere mandamentale di Rometta, una cella verrà infatti riservata a Posto Occupato grazie all’appoggio del vicesindaco Alberto Magazzù.
Dal 3 agosto 2013 l’immobile, fino ad allora inutilizzato, fa da area espositiva in cui si trovano le opere di diversi artisti. L’evento prende il nome di “Prigionieri per l’Arte”. Tra questi artisti avrebbe potuto esserci anche una delle 102 donne uccise durante il 2013.
Su di una parete si potrà leggere la poesia di Wislawa Szymborska, “Ritratto di donna”, e su quella di fronte la firma delle donne uccise nel 2013. I visitatori potranno firmare al posto di chi non è più con noi. ” Lei” poteva essere l’artista alla quale non è stato consentito di “colorare” la sua “cella”. O una visitatrice qualsiasi.
Si tratta di un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di loro, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società. Questo posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga.