Caro diario, ti racconto le Regionali: quando la realtà supera la fantasia..

Caro diario, ti racconto le Regionali: quando la realtà supera la fantasia..

Rosaria Brancato

Caro diario, ti racconto le Regionali: quando la realtà supera la fantasia..

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domenica 12 Novembre 2017 - 07:27

Caro diario, cronaca e fantasia sono andate a braccetto per queste elezioni 2017.... E ancora non abbiamo visto niente...

Caro diario ti premetto che in quel che sto per raccontarti sarà difficile distinguere la realtà dalla fantasia, perché quanto accaduto in Sicilia supera di gran lunga quel che la pur creativa mente di Donna Sarina avrebbe potuto immaginare.

Sin dal giorno dopo l’avvenuta elezione Musumeci ha pensato ad una nuova figura da inserire nel governo: il contatore. Trattasi di colui che ogni giorno dovrà contare gli indagati, arrestati, condannati e dei cambia casacca per aggiornare la tabella geopolitica dell’Ars. A lui sarà affiancato un fotocopiatore, altra figura indispensabile all’Ars perché ogni giorno dovrà fotocopiare migliaia di comunicati stampa di reazione agli accadimenti. Le copie saranno distribuite ai diversi gruppi politici: quelle con “l’avevo detto io” andranno ai 5Stelle ed a Fava, quelle con “abbiamo fiducia nella magistratura” saranno distribuite ai gruppi della maggioranza e quelle con “lo abbiamo fatto per senso di responsabilità” andranno a sinistra per i casi dei cambia casacca.

Martedì mattina il Pd e Leoluca Orlando sono andati all’Ufficio brevetti per mettere sotto marchio l’invenzione dell’uomo-scudo, efficacemente testata con Fabrizio Micari, l’unico candidato della storia che non è stato sostenuto neanche dai suoi. Nel libretto delle istruzioni c’è scritto che è utile per ripararsi da grandinate, folate di sabbia ed elezioni ad alto rischio figuraccia. Altro gioco brevettato dal Pd è la nuova versione dello schiaffo del soldato, rinominato la “moffa del compagno”. A turno si mette davanti ad un seggio un aspirante candidato a qualsiasi carica, poi, quando ha preso una raffica di schiaffi da paura deve girarsi e indovinare chi è stato. Compito arduo perché si troverà di fronte un esercito di facce angeliche fischiettanti con le mani dietro la schiena per nascondere il rossore (in realtà il rossore il Pd siciliano dovrebbe averlo in viso per quanto fatto in questi 5 anni….).

Cancelleri ha rischiato il linciaggio nel rilasciare un’intervista telefonica: alla frase “La Zigilia deve gambiare, faremo la rivoluzione”, lo hanno scambiato per Crocetta e stavano per crocifiggerlo in diretta a L’Arena. Ma non appena Cancelleri ha iniziato il ritornello “no agli impresentabili, vergogna” l’equivoco è stato chiarito. Qualcuno deve avvisare il M5S che la campagna elettorale è finita, molti impresentabili nel frattempo sono stati eletti quindi fanno parte di una nuova categoria dell’essere: gli insostenibili. Il M5S dovrebbe cliccare il tasto F5 e aggiornare il mantra.

Frattanto Berlusconi ha fatto un video messaggio ringraziando i siciliani che sono meglio di Gesù perché hanno fatto resuscitare un discreto numero di morti che credevamo seppelliti sin dal secolo scorso. Se questi elettori riuscissero anche a moltiplicare pane, pesce e posti di lavoro allora la Sicilia sarebbe veramente un paradiso. Il video messaggio di Berlusconi sembrava una seduta spiritica perché lui appare com’era negli anni ’90, quando si registrava in VHS, tutti ci chiedevamo chi ha ucciso Laura Palmer e Brooke di Beautiful aveva appena iniziato a far sesso con gli uomini della famiglia Forrester in ordine alfabetico.

Mentre Berlusconi si faceva fotografare vestito da Highlander mangiando arancini comprati da Nunnari (trovati in un archivio storico a perenne memoria dei mitici anni ’80 e ’90) c’era chi a Messina festeggiava per tutta la notte.

Vuole la leggenda che per ore in via I Settembre ci sia stata baldoria al ritmo di We are the Champions, Siamo una squadra fortissimi, Nessuno mi può giudicare fino all’alba mentre Luigi Genovese dichiarava “hanno tutti apprezzato il mio programma”. Sin dalle prime ore del pomeriggio era iniziato il pellegrinaggio di 17.359 persone da ogni parte della provincia per rendere omaggio al più votato. Da solo ha preso più di tutta la lista dei Popolari e Autonomisti o di Alternativa Popolare. In realtà 17.359 messinesi per 3 mesi hanno studiato il programma di 3 mila pagine nonché il ricco curriculum politico del candidato del quale hanno apprezzato le gesta sin dalla più tenera età. Il pellegrinaggio durò fino all’alba tanto che fu necessario installare l’eliminacode mentre da un altoparlante una voce diceva “baciamo il numero….”. In questo caos sembrava essere scomparso Francantonio Genovese. Fu trovato nel suo ufficio, in una mano aveva il Risiko dello Stretto e nell’altra l’albero genealogico. Si stava scervellando per trovare tra i consanguinei chi potesse essere l’ideale per altre caselle, da Messina a Roma. Era preoccupato, giacchè il suo elettorato, che come detto è molto esigente sui contenuti del programma, se un giorno dovesse trovarsi sulla scheda un altro cognome potrebbe restare sgomento e confondersi. “E se trovano il nome Calabrò e non sanno come fare?” si domandava. Il suo patrimonio elettorale è rimasto lo stesso del 2012 quando a Rinaldi sono andati 18.644 voti. Genovese junior non ne ha presi mille di meno, ma, sembra che il papà si sia tolto lo sfizio di dirottarli su Calderone per fare un dispetto a Nino Germanà, troppo autonomo e poco acquiescente, qualità queste che per Genovese sono vizi.

Frattanto Pippo Trischitta, ringalluzzito dall’esito delle Regionali, si è lasciato andare a battagliere dichiarazioni a Tremedia:Genovese non pensi di fermare la mia candidatura a sindaco o di controllare Forza Italia a Messina”, annunciando una conferenza stampa per il giorno dopo, salvo annullarla due ore prima. Nessuno sa perché. Ma testimoni oculari raccontano d’averlo visto in via I Settembre sui ceci dietro la lavagna intento a scrivere “il silenzio è d’oro….

Oltre ogni fantasia è stato il caso De Luca. Martedì 8 si è coricato neo deputato, mercoledì 9 si è svegliato arrestato per evasione fiscale, si è coricato dopo aver salutato la folla in sit-in sotto casa sua e postato un video su facebook citando la Bibbia e Martin Luther King. Giovedì 10 si è presentato in Tribunale da imputato per un’altra inchiesta ed in serata dal balcone, ai domiciliari, ha salutato la folla. Venerdì 11 è stato assolto e si è trasformato in angelo vendicatore “dedico la mia vittoria a tutte le vittime dell’ingiustizia, lotterò contro il verminaio del Tribunale di Messina anche per loro”. La sera ha salutato la folla sotto casa ed ha recitato con loro il Padre Nostro tra una ola e un’Alleluja. Sabato 11 è tornato in Tribunale, per l’interrogatorio relativo all’arresto di mercoledì, ma il gip si è preso 48 per decidere.

Non mi stupirei se oggi a mezzogiorno si affacciasse al balcone per l’Angelus e se da fine novembre celebrasse ogni pomeriggio una Novena di Natale compatibilmente con i suoi impegni all’Ars.

A De Luca, che ha 15 assoluzioni e prescrizioni, Berlusconi, che di condanne ne ha prese diverse, gli fa un baffo. Musumeci intanto non si era ancora ripreso dal trauma dell’arresto di De Luca che ieri mattina è spuntato il primo indagato per i voti di scambio. L’accusa ipotizza 25 euro a preferenza ma Edy Tamajo dichiara: mai comprato un voto non conosco gli altri indagati. Insomma, voto di scambio a sua insaputa.

Elvira Amata, che ha spopolato su Facebook in campagna elettorale con il video che la vede impegnata a tagliare le zucchine mentre spiega alla figlia come si vota, ha iniziato a dar lezioni private ai candidati alle prossime Politiche ed amministrative. Visto che le zucchine hanno portato fortuna alla neo deputata regionale, gli aspiranti stanno provando ad allenarsi con frutta e verdura di stagione. Ma spiegare come si vota col Rosatellum è un’impresa, molti si sono confusi e nel tagliare i cetrioli si son mozzati tre dita e son finiti al pronto soccorso. Lì hanno riflettuto “meglio un posto nel listino blindato chi se ne frega dell’uninominale”. E fu così che dietro la porta di Genovese finirono 30 consiglieri comunali su 40, quasi tutti con le dita mozzate nel tentativo di tagliare cetrioli, ma tutti aspiranti ad un ruolo.

Caro diario nel frattempo la nostra vita è diventata un inferno. Tutta colpa dei sondaggisti che hanno rivelato che il 52% dei siciliani non ha votato.

Così che, sin dalla sera di lunedì TUTTI, da Di Maio a Musumeci, da Cancelleri a Renzi, hanno annunciato: “Dobbiamo convincere gli astensionisti ad andare a votare per le Politiche e le amministrative. Dobbiamo corteggiarli”.

E’ iniziata una caccia all’astensionista casa per casa. Da votante, ho dovuto dare asilo politico a mezzo Quartiere Lombardo. Finti idraulici che minacciano casalinghe “la sua lavatrice è impresentabile, si affidi a me”, arzille vecchiette in estasi davanti a mazzi di fiori e scatole di cioccolatini, disoccupati che si son trovati la bolletta della luce pagata con allegato un biglietto: “mi pensi a febbraio, quando potrà accendere il termosifone”. Per errore hanno fatto anche la serenata a Donna Sarina sulle note di Mokarta dei Kunsertu: “Bella figghiola ca ti chiami Rosa….. Nesci Rosa che t’ha diri na cosa…… Nesci e vai a votareee……”.

Così nel Quartiere Lombardo è nato il Comitato FREE ASTENSIONISTI, una mia amica si è tatuata sulla fronte la frase “ho votato” e stiamo distribuendo felpe con la scritta “Non sono astensionista” e l’hastag #lassatimistari.

Rosaria Brancato

7 commenti

  1. CastorinaCarmelo 12 Novembre 2017 08:44

    Dottoressa Rosaria la sua diesamina circa il voto Regionale la trovo: “EPICA”. Ha fotografato la reltà……..di nuovo Complimenti.

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  2. Bellissimo articolo, come sempre. Una sola domanda, fra i 17.359 pellegrini omaggianti c’era anche il suo direttore? Mi pare che in campagna elettorale il suo giornale abbia fatto di tutto e di più per dare risalto ai Genovese. Peccato, pensavo che a Messina avessimo almeno un giornale indipendente. Non è così. Amen.

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  3. unmessinesequalunque 12 Novembre 2017 09:14

    ahahah grande Donna Sarina.
    Si potrebbero postare infinite frasi del tipo: Non ci resta che piangere.., Siamo nelle mani di nessuno, o ancora, Tantu robbunu tutti. La verità è che il popolo ormai ha votato. La questione meridionale non cambierà mai… Chi di speranza vive… Disperato muore…

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  4. Articolo a dir poco fantastico!! L’ironia e la sottigliezza delle battute addolciscono l’amara pillola che dovremo ingoiare durante questa nuova legislatura noi siciliani.

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  5. Bellissimo, però…
    La prima considerazione, dopo aver letto l’articolo è stata “Bellissimo e sagace, come sempre”.
    La seconda è stata “Mamma mia, siamo proprio rovinati!. Come pensare diversamente al fatto che un figlio di papà, senza arte e né parte, “conquista” gli stessi elettori del padre?
    Come pensare che a figlio e padre non gliene FOTTE (e prego di non censurarlo!!!) NIENTE di Messina, dei Messinesi e dell’aria che respiriamo??
    Appunto, non si può non pensare questo…

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  6. e fu cosi che il cetriolo non andò più dall’ortolano ma ai buddaci

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  7. Articolo a dir poco fantastico!! L’ironia e la sottigliezza delle battute addolciscono l’amara pillola che dovremo ingoiare durante questa nuova legislatura noi siciliani.

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