Sempre grave la situazione sulle strade provinciali 11 e 13. Il sindaco di Gallodoro chiede stato di calamità

Sempre grave la situazione sulle strade provinciali 11 e 13. Il sindaco di Gallodoro chiede stato di calamità

Emanuele Rigano

Sempre grave la situazione sulle strade provinciali 11 e 13. Il sindaco di Gallodoro chiede stato di calamità

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sabato 12 Novembre 2011 - 01:29

Le amministrazioni locali sollecitano l’intervento di Provincia, protezione civile e prefetto. Tante le zone che necessiterebbero di interventi urgenti. Tra comuni, strade e torrenti è emergenza

Passati alcuni giorni è iniziata la conta dei danni nei comuni della zona jonica fortemente colpiti dal violento acquazzone dello scorso 9 novembre. Particolare attenzione su Letojanni ma anche su Mongiuffi Melia, a partire dalla Sp11 che collega i due centri. In base ai sopralluoghi, i danni hanno coinvolto pesantemente la strada di collegamento nelle frazioni Larderia, Olivarella, Acquacasa, Romito, Volo e Pantana. Verificata l’ennesima frana in prossimità del centro abitato di Melia, dove le infiltrazioni di acqua, non avendo avuto modo di defluire per la mancanza dei canaloni di deflusso, si e’ infiltrata nel terreno causando degli smottamenti fino al crollo della parte esterna della carreggiata che e’ precipitata nella scarpata. Di 20 metri la voragine determinata. Ancor più grave la situazione sull’arteria stradale in contrada Aeropomonella, che collega il centro abitato di Mongiuffi con il comune di Roccafiorita, completamente chiusa al transito (vedi foto principale). Pesante il cedimento dell’intera carreggiata che ha procurato una voragine di circa 40 metri, determinando l’isolamento della parte nord del piccolo centro abitato di Mongiuffi,del Santuario Madonna della Catena e del Comune di Roccafiorita. «L’amminstrazione – ha dichiarato l’assessore al turismo Cosimo Barra -, dopo aver provveduto ai primi interventi di urgenza, ha subito richiesto l’ intervento dei vari enti preposti (Provincia, protezione civile e prefetto) al fine di ottenere con urgenza la sistemazione e messa in sicurezza della suddetta arteria stradale, onde ripristinare il normale transito veicolare, evitare pericoli per la pubblica incolumità e soprattutto incidenti».

Grave anche la condizione del comune di Gallodoro, che è tornato a chiedere lo stato di calamità naturale. Gli ultimi danni si sommano infatti a quelli maturati dopo le alluvioni di settembre e ottobre 2009, marzo 2010 e febbraio 2011. Più volte lamentata e denunciata, assume particolare gravità la condizione della strada provinciale 13, che costituisce l’unica via di accesso e fuga dal centro abitato. «Molti interventi, compresa la manutenzione della corsia di emergenza (contrada Fiurella), sono stati effettuati dal comune in sostituzione dei mancati interventi dal parte della Provincia – scrive il sindaco Domenico Lo Monaco -. Ciò, anche in considerazione che prefettura, genio civile e protezione civile, quando interpellati, non hanno lesinato il richiamo al sottoscritto per la responsabilità della pubblica incolumità». Oggi arrivano nuovi allarmi: imminente pericolo incombe su quanti transitano giornalmente in località Fiurella, con massi che potrebbero staccarsi dal costone soprastante. Inoltre desta preoccupazione il torrente Catarratta in località “Ponte”, già in precedenza interessata da dissesti che hanno parzialmente ostruito l’alveo. Inoltre il torrente Gallodoro, nonché i corsi di acqua affluenti, sono stati interessati da frane diffuse da versanti.

Esondati i torrenti Leto, Scoppo e Andreana nel comune di Letojanni, del Sirina, S. Giovanni, S. Venera e Fiume Alcantara nel comune di Giardini Naxos e situazioni analoghe si sono registrate nel comune di Furci Siculo. Il gruppo Interforce Jonica, coordinandosi con il Dipartimento Regionale di Protezione Civile e le Autorità Comunali dei Comuni di Giardini Naxos, Letojanni e Furci Siculo, ha attivato i propri “nuclei di valutazione” per effettuare una prima stima dei danni e delle emergenze. Successivamente è intervenuto con le squadre di soccorso logistico e una squadra sanità che, grazie all’impiego di idrovore e altri materiali in dotazione, hanno proceduto allo svuotamento delle cantine e dei piani terra dando contestuale supporto alla popolazione. Nell’arco delle prime 24 ore, coordinati dal dott. Alessandro D’Angelo (presidente del Gruppo Interforce di Protezione Civile della Jonica) sono intervenuti circa quaranta volontari (Gruppo Comunale di Protezione Civile di Giardini Naxos, delegazione di Letojanni dei Rangers International, Radio Valle Alcantara, Misericordia “San Giuseppe” di Letojanni e Gruppo Comunale di Furci Siculo), con quattro motopompe, autoveicoli per trasporto e supporto logistico e una ambulanza.

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