Il degrado dell’ex gasometro e le difficoltà di gestione dell’autoparco municipale

Il degrado dell’ex gasometro e le difficoltà di gestione dell’autoparco municipale

Marco Venuti

Il degrado dell’ex gasometro e le difficoltà di gestione dell’autoparco municipale

Tag:

lunedì 05 Maggio 2014 - 16:11

Il consigliere comunale Libero Gioveni si rivolge all’amministrazione comunale, al comandante Ferlisi ed al prefetto Trotta per chiedere di risollevare la situazione dell’ex gasometro di Viale della Libertà, che ospita una parte dell’autoparco. Un servizio mal gestito che potrebbe portare risorse importanti nelle casse comunali e migliorare le condizioni della viabilità cittadina

L’autoparco municipale è suddiviso in due sedi: quella di via Uberto Bonino, dove ha sede anche il dipartimento, e quella di viale della Libertà, nell’area ex gasometro. Proprio sulla gestione di quest’ultima zona, vuole riportare l’attenzione il consigliere comunale Libero Gioveni, tramite un dossier. L’auspicio è quello di ottenere dei provvedimenti migliorativi al fine di ottimizzare il servizio. Tale richiesta è infatti indirizzata al Sindaco Renato Accorinti, all’Assessore ai servizi dell’Autoparco, Filippo Cucinotta, all’Assessore al Bilancio, Guido Signorino, al Comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, e al Prefetto Stefano Trotta.

L’area ex gasometro viene utilizzata come luogo di deposito per tutte quelle autovetture prelevate coattivamente dalle strade cittadine, attraverso l’utilizzo di carro-attrezzi, per violazione del codice della strada da parte del cittadino. Pertanto tale servizio si rivelerebbe più che proficuo, perché porterebbe risorse importanti nelle casse comunali tramite le sanzioni amministrative per la suddetta violazione, e anche le sanzioni accessorie. Queste si riferiscono in particolare al diritto di chiamata per l’intervento, alle operazioni connesse al carico e scarico del veicolo, all’indennità chilometrica dal luogo del prelievo a quello di deposito e, infine, all’indennità giornaliera di custodia del veicolo nell’apposita area.

Tuttavia la gestione complessiva del servizio si trova attualmente in una situazione di degrado tale da non rendere possibile un cospicuo guadagno. E i motivi sono molti. Le ragioni più rilevanti riguardano l’infelice gestione locale dell’ex gasometro. Le auto prelevate dovrebbero essere custodite in un’apposita area, con relativa responsabilità del personale operante all’interno. Ma sistematicamente – dopo l’orario di chiusura delle ore 19 – si registra la presenza di ladri che fanno totale razzia di pezzi di ricambio delle auto, molte delle quali, quindi, si ritrovano quasi del tutto smontate. Tale condizione è frutto sia dell’abolizione del servizio notturno del personale civile, sia della totale assenza di agenti di Polizia Municipale. A questo va inoltre aggiunta la situazione di assoluto degrado dell’intera area dell’ex gasometro, che si ritrova con una considerevole presenza di erbacce e rifiuti. Ma non solo. Quasi sempre accade che le auto prelevate, essendo prive di assicurazione, non vengono più ritirate dai relativi proprietari per i costi esorbitanti delle sanzioni. Accade quindi che, trascorsi i termini previsti dal decreto Ronchi, il Comune è obbligato a procedere alla demolizione, i cui costi vengono quindi anticipati dall’ente.
Per queste ragioni, il consigliere comunale Libero Gioveni auspica l’attivazione di un nuovo piano di gestione complessiva dell’ex gasometro che possa migliorare i preziosi servizi previsti per importanti finalità: il miglioramento delle entrate di cassa comunale e delle condizioni della viabilità cittadina.

4 commenti

  1. vabbè quella è zona TIR , quindi lo Stato nulla può fare!!! Attendiamo che il rivoluzionario a parole e l’assessore al ramo,degno erede di Isgrò, ci dicano dove finiscono i fondi ecopass

    0
    0
  2. vabbè quella è zona TIR , quindi lo Stato nulla può fare!!! Attendiamo che il rivoluzionario a parole e l’assessore al ramo,degno erede di Isgrò, ci dicano dove finiscono i fondi ecopass

    0
    0
  3. Ma ci vuole molto a mettere delle telecamere?
    Con 3000 euro si potrebbe avere una copertura totale della zona con relative immaggini che sono a disposizione in tempo reale al comando di polizia municipale.

    0
    0
  4. Ma ci vuole molto a mettere delle telecamere?
    Con 3000 euro si potrebbe avere una copertura totale della zona con relative immaggini che sono a disposizione in tempo reale al comando di polizia municipale.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007