Era ai domiciliari per l'estorsione all'anziano ricattato: "paga o tua moglie saprà che la tradisci"
Messina – Sarà processato il 47enne arrestato dai Carabinieri per evasione dai domiciliari. L’uomo è comparso davanti al giudice per la direttissima ma il processo è stato rinviato al prossimo 17 dicembre perché il suo difensore, l’avvocato Ignazio Panebianco.
Estorsione con ricatto
L’uomo è stato fermato in auto dai militari della Compagnia Messina sud che lo hanno subito riconosciuto. Il 47enne, ai domiciliari per il “ricatto a sfondo di corna”, è stato sorpreso fuori dall’abitazione di Villagio Aldisio: girava in auto insieme ad un altro pregiudicato che addosso aveva una dose di crack per uso personale.
L’allegra compagnia di pregiudicati
“Mi ha chiamato dicendo che aveva bisogno di aiuto, non potevo abbandonarlo”, sono state le parole del 47enne agli uomini in divisa, che lo hanno arrestato per evasione. Adesso attende di essere giudicato col rito abbreviato ed è tornato ai domiciliari. Il pubblico ministero aveva chiesto che gli venisse applicato l’obbligo di firma ma l’avvocato Panebianco si è opposto e il giudice non ha applicato altre misure, “bastando” i domiciliari già disposti per l’arresto del settembre scorso. L’amico sorpreso in auto con lui dai Carabinieri è invece stato segnalato alla Prefettura come consumatore di sostanze stupefacenti.
