Droga tra Messina e Calabria, ecco le condanne al processo Broker. I nomi

Droga tra Messina e Calabria, ecco le condanne al processo Broker. I nomi

Alessandra Serio

Droga tra Messina e Calabria, ecco le condanne al processo Broker. I nomi

martedì 07 Maggio 2024 - 17:29

Il blitz dei carabinieri nel 2022, agli atti anche le estorsioni ai cantieri del porto di Tremestieri e il concerto di Niko Pandetta a "casa" del boss

Nel primo pomeriggio di oggi è arrivata la sentenza della Corte d’Appello alla fine del processo nato dall’operazione Broker, l’inchiesta anti droga dei Carabinieri sul traffico tra la ‘ndrangheta dei Nirta del reggino e gli spacciatori messinesi, in particolare i tortoriciani dei Nebrodi. A gennaio scorso la Procura Generale, che ha chiesto la conferma integrale del verdetto emesso a marzo 2023 dalla Giudice per l’udienza preliminare Tiziana Leanza, che ha condannato tutti gli imputati che avevano scelto il processo abbreviato.

La sentenza

La I sezione penale (presidente Tripodi) ha accolto solo parzialmente le richieste dell’Accusa, concedendo “sconti di pena” ad alcuni degli imputati. Scende quindi ad 11 anni la condanna per Giuseppe Castorino (18 in primo grado), 13 anziché 17 anni anche per Graziano Castorino e 11 anziché 17 per Maurizio Savoca. 8 anni la condanna decisa per Carmelo Barile (in primo grado ne aveva presi 3 in più), mentre scende a 7 anni, con la concessione delle attenuanti generiche, la pena per Rosario Abate, in primo grado condannato ad 11 anni, infine 2 anni e 8 mesi per Cettina Mazzeo. Confermata invece la sentenza impugnata per Giuseppe Mazzeo, Paolo Nirta e Maria Minutoli. 

I rifornimenti di droga in Calabria

Mazzero era proprio la figura al centro dell’inchiesta, condannato a 20 anni in primo grado. Era lui, secondo l’Accusa, a rifornirsi in Calabria dal gruppo guidato da Paolo Nirta, condannato a 15 anni, considerato capo dell’omonima famiglia di San Luca. Le altre condanne di primo grado: 9 anni e 2 mesi per Maria Minutoli, 5 anni per Gregorio Lucio Vaianella, originario di Tortorici e residente a Roma, 5 anni per Francesco Leandro e Gregorio Tassone, entrambi di Serra San Bruno, 4 anni e mezzo per Francesco Nesci di Soriano Calabro.

Il concerto di Niko Pandetta e le estorsioni ai cantieri edili

Il blitz è scattato con 16 arresti a metà del luglio 2022. Al vaglio degli inquirenti anche le estorsioni alle ditte edili e anche al cantiere del porto di Tremestieri, praticate dal gruppo dei messinesi, oltre alla gran quantità di episodi di spaccio in tutta la zona sud. Nelle intercettazioni, invece, spunta fuori invece il nome del rapper catanese ormai stra noto per le vicissitudini giudiziarie Niko Pandetta (leggi qui i dettagli).

Il processo ha visto impegnati gli avvocati Pietro Ruggeri, Giovanni Mannuccia, Gianmarco Silvestro, Salvatore Silvestro, Davide Vigna, Alessandro Bavaro, Fabio Segreti, Cinzia Panebianco, Antonello Scordo.

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