Zero Robotics. L'I. T. "Verona Trento" vola a Boston per le fasi finali

Zero Robotics. L’I. T. “Verona Trento” vola a Boston per le fasi finali

Claudio Panebianco

Zero Robotics. L’I. T. “Verona Trento” vola a Boston per le fasi finali

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venerdì 22 Gennaio 2016 - 15:16

Per il terzo anno consecutivo l'Istituto tecnico messinese "Verona Trento", con il team "Wall - E 3.0", ha raggiunto le fasi finali della prestigiosa competizione internazionale "Zero Robotics". Già primi nella graduatoria italiana, i giovani andranno a giocarsi la vittoria assoluta il 25 Gennaio a Boston, nella sede dell'MIT, all'interno della stazione orbitante ISS

Ancora una volta grandi risultati per gli studenti messinesi. I ragazzi dell'Istituto tecnico "Verona Trento", infatti, continuano a dare il massimo in competizioni di stampo internazionali: per il terzo anno consecutivo il team "Wall – E 3.0" della struttura del centro ha raggiunto le fasi finali del torneo "Zero Robotics" che, nella classifica italiana, vede al primo posto proprio la scuola guidata dalla Dirigente Simonetta Di Prima.

La squadra, presentata ieri mattina nella Sala Giunta di Palazzo dei Leoni, guidata dalla Professoressa Eliana Bottari e dal Professore Giovanni Rizzo, è composta da Davide Ventaglio, Davide Segullo, Vittorio Gatto, Maurizio Raneri, Giuseppe Venuto, Alessio Donato, Manuel Fleri, Francesco Santoro, Davide Dell'Acqua ed Emanuel Sorrenti. La finale si svolgerà negli Stati Uniti il 25 Gennaio, a Boston, precisamente nella prestigiosa sede dell'MIT, all'interno della stazione orbitante dell'ISS (Stazione Spaziale Internazionale).

Due i gruppi americani che hanno cooperato con il team messinese, il Kuhlschrank (Pope John XXIII High School – New Jersey) e l'Haverhill Robotics (Haverhill High School – Massachusetts). Il progetto, finanziato dalla NASA, ha permesso ai giovani di creare software interessanti e funzionali e nella conclusione della sfida le loro doti saranno particolarmente messe alla prova: gli alunni dovranno infatti governare dei piccoli satelliti chiamati "Spheres", utili per le manovre di manutenzione o di assemblaggio nelle basi spaziali.

Le piccole macchine verranno controllate in base alla creazione di codici di programma in linguaggio C++ e in volo libero dagli studenti, i quali solo con le loro forze e conoscenze potranno lavorare per raggiungere l'obiettivo.

Claudio Panebianco

2 commenti

  1. Complimenti! ma è solo l’inizio sappiate guardare oltre!

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  2. Complimenti! ma è solo l’inizio sappiate guardare oltre!

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