Ecco i 126 cantieri del Comune di Messina che apriranno entro il 2021

Ecco i 126 cantieri del Comune di Messina che apriranno entro il 2021

Rosaria Brancato

Ecco i 126 cantieri del Comune di Messina che apriranno entro il 2021

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martedì 07 Luglio 2020 - 07:00

Dal polo dell'innovazione alle scuole, dal porto ai mercati, dai torrenti all'illuminazione ecco l'elenco dei cantieri

La parte del “leone” tra i 166 cantieri che riapriranno entro un anno e mezzo, la fa Palazzo Zanca come soggetto attuatore. Si tratta di 126 cantieri per un importo totale di 314.361.977,98 euro. Una boccata d’ossigeno che punta a risolvere molte situazioni critiche. In altri articoli ci siamo soffermati sul quadro complessivo e sui soggetti attuatori “minori” e sui 14 cantieri della Città Metropolitana. Vale anche per i cantieri di Messina quanto detto negli altri casi. I lavori dovranno essere ultimati entro il 31 dicembre 2023 pena la perdita dei finanziamenti (la quasi totalità dei quali sono targati UE).

In download l’elenco dettagliato dei 126 cantieri.

Via don Blasco. Bando periferie

Ne riassumiamo alcuni, più importanti. Per la Via don Blasco sono destinati 16 milioni e mezzo (fondi nazionali), mentre dal Patto per il Comune di Messina provengono i 6 milioni destinati al piano integrato per la verifica sismica degli edifici scolastici. Per il bando periferie (capacity) sono previsti 2 milioni e 200 mila, mentre dal Pon Metro provengono 6 milioni e 200 mila per il relamping e l’efficientamento e gestione pluriennale degli impianti d’illuminazione.

Bonifiche, fontane

45.000,00 € di fondi regionali sono per i lavori di bonifica del litorale di Mare Grosso, tramite la raccolta e lo smaltimento di rifiuti, 150.000,00 € (bilancio del Comune) per lavori di manutenzione delle fontane del centro storico

Scuole, strade, Tremestieri

Dal Fondo CONI 930.923,40 € per la  sistemazione Impianto Rugby Sperone. Un milione e mezzo per la ristruttutazione della scuola Gallo Mazzini. Un milione e 300 mila per la messa in sicurezza della discarica di Portella Arena. Dai  fondi nazionali per la sicurezza stradale si attingerà per un milione e 300 mila per la messa in sicurezza della via Vittorio Emanuele II, via Garibaldi e viale della Libertà. Quasi 75 milioni (PO Fesr 2014-2020) sono per i l porto di Tremestieri. Per il mercato Zaera (bilancio Comune) un milione e 262 mila.

Torrenti e parcheggi

Dall’Agenda Urbana complessivamente quasi 6 milioni di euro per una serie di interventi volti a ridurre il rischio alluvione e la sistemazione dei torrenti ( da nord a sud della città). Circa 12 milioni di fondi regionali saranno destinati alla realizzazione di una serie di parcheggi a raso in diverse zone di Messina. Un milione per la palestra di Mili e 3 milioni per Casa Serena. Dal Patto per Messina 4 milioni e mezzo per il restauro di Forte Gonzaga, mentre 9 milioni e 800 mila (sempre dal Patto), per opere di urbanizzazione nelle aree Pip Larderia. Oltre 6 milioni per la mobilità dolce Ganzirri-Torre Faro (Pon Metro). Per l’ iHub dello Stretto (polo dell’innovazione) dal Pon Metro arrivano 18 milioni di euro. Altri 12 e mezzo sono destinati alla riqualificazione delle infrastrutture mercatali. Insomma 126 cantieri che, sommati agli altri della Città Metropolitana e di Atm ed Amam cambieranno in pochi anni il volto di Messina. Se saranno rispettate tutte le tappe.

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5 commenti

  1. Milioni di qua milioni di la’…… Quanti di questi cantieri, saranno controllati dalla criminalita’ ?( materiali imposti, operai imposti, discariche abusive, percentuali%, etc…) E lo spazzamento quotidiano delle strade, il manto stradale, l’ illuminazione e la cartellonistica stradale, gli autovelox fissi, i controllori sugli autobus, le officine, le carrozzerie, gli autolavaggi, in zone centrali della città? Incominciamo dall’ ABC….

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  2. Se sono i fenomeni che intendono apparire, come si spiega che dopo due anni ed una società rifondata risanata ed in grado di investire (Messina bene comune) la città è ancora un vero e proprio cesso a cielo aperto?

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  3. Ma questo grande sindaco già si pone come attuatore dei lavori al Porto , non mi sembra che sia barba sua , comunque come dice Dokker si organizzi a pulire la città aveva la possibilità di farlo nel periodo Covid 19 , invece di sbraitare e insultare gli altri quella che sa fare meglio , altro aspettiamo,,,,,,,,,,

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  4. invece di rallegrarsi , si polemizza lo trovo assurdo , all’amministrazione il compito di far partire le opere , alla magistratura ed alle forze di polizia il compito di tenere lontana la criminalità organizzata , a ciascuno il proprio compito e ruolo per il bene della città

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  5. Ma poi li chiudoni questi cantieri? Stanno sventrando la città per poi abbandonare tutto nel degrado più assoluto. Torrente Catarratti (Bisconte), Via Don Blasco, Fiera. Sembra di vivere in una città appena bombardata. E chi passa da questi “cantieri” può rendersi conto che per la stragrande maggioranza del tempo non ci sta nessuno che lavori. Intanto la Natura si sta riprendendo i suoi spazi. Palme e arbusti spuntano fuori dalle macerie della Fiera. Che bello! La vita risorge dalle macerie dei “bombardamenti”!

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