Elezioni a Giardini. Labonia si candida a sindaco, l'unica donna in corsa spiega perché

Elezioni a Giardini. Labonia si candida a sindaco, l’unica donna in corsa spiega perché

Carmelo Caspanello

Elezioni a Giardini. Labonia si candida a sindaco, l’unica donna in corsa spiega perché

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domenica 09 Febbraio 2020 - 07:15

Al momento gli aspiranti ala carica di primo cittadino sono 6, ma tante cose possono ancora cambiare. Labonia: "La sicurezza del territorio in testa alle priorità"

GIARDINI – Si scaldano i motori in vista delle elezioni amministrative del 24 maggio. L’ultima ad annunciare la candidatura a sindaco è stata Lilly Labonia. Va ad aggiungersi ad una schiera di aspiranti successori dell’attuale primo cittadino Nello Lo Turco, composta da Sebastiano Cavallaro, Antonio Veroux, Nino Falanga, Agatino Bosco e Giorgio Stracuzzi.

“Ho accettato l’invito del gruppo Agorà”

“Ho accettato l’invito ed il sostegno del gruppo Agorà – esordisce Lilly Labonia – di cui faccio orgogliosamente parte fin dalla sua costituzione e con la quale ho condiviso un percorso fatto di impegno e presenza quotidiana. La mia – prosegue – vuole essere una disponibilità incentrata intanto su una netta e marcata linea di discontinuità con quello che è stato, per metodi e per uomini, il governo della città in questi anni e vuole essere, soprattutto, una candidatura di garanzia per tutti i cittadini”. Labonia guarda al futuro indicando la linea politica di quello che sarà il suo programma. “La città, il palazzo municipale, gli amministratori pubblici – spiega – devono adoperarsi con ogni strumento possibile per far sì che i cittadini vedano garantiti i loro diritti, soddisfatti i propri bisogni”.

Le priorità amministrative

Vengono quindi indicate le priorità. “Va necessariamente stilata una scala di priorità di intervento – rimarca – che veda in primissimo piano l’imprescindibile messa in sicurezza di un territorio che oggi avvertiamo fragile sia economicamente che da un punto di vista pratico di sicurezza (guardo la via De Pasquale lasciata in condizioni di precarietà oramai da oltre 3 anni). Avremo modo di approfondire meglio, strada facendo ed insieme a quanti vorranno sostenermi in questo lungo e difficile cammino, quali saranno le azioni amministrative immediate da avviare per risollevare la città (viabilità, parcheggi, pulizia, decoro urbano, utilizzo armonico ed ordinato delle aree demaniali per citarne alcune) realizzando prioritariamente tutte quelle attività finalizzate a garantire la necessaria armonia tra cittadini amministrati ed amministratori”.

Appello ai cittadini

Labonia lancia poi un appello ai cittadini “affinché si sentano liberi, si sentano sognatori, affinché si rendano protagonisti del proprio futuro ponendo le basi per un domani migliore per le giovani generazioni (a cui ho fatto e sempre farò riferimento).

È tempo di agire, di rendersi protagonisti del nostro vivere quotidiano. Non serve lamentarsi se poi nel momento cardine in cui le nostre sorti e quelle della città intera tornano, con l’esercizio del voto, nelle nostre mani lasciamo perdere e vanifichiamo il tutto rinunciando a lottare per scegliere le strade più comode, quelle meno impegnative, facendo così prevalere i soliti inciuci elettorali.

I cittadini, i gruppi, le associazioni che vorranno lottare con me per cambiare questo nostro meraviglioso paese – continua Labonia – ad oggi umiliato e calpestato, non dovranno avere paura. Io non ho paura, ci sono insieme a voi, accanto a voi.

Probabilmente, in quella che ad oggi appare un’affollata e difficile campagna elettorale, sarò l’unica donna in campo per la carica di sindaco ma il mio essere donna non è, non sarà mai, segno di debolezza o timore al cospetto di quanti cercano di mostrarsi forti nei numeri credendo che da soli i numeri possano risolvere tutto. Non è stato così per il passato e non sarà così per il futuro. La memoria, almeno quella, dovrebbe averci insegnato qualcosa”. Infine Labonia sostiene che “Giardini Naxos oggi non ha bisogno di prove di forza o peggio di ritorni al passato ma più semplicemente si avverte l’indifferibile bisogno di un linguaggio chiaro, fermo e coerente che dia forza all’idea, la bellissima idea, che abbiamo della Giardini Naxos di domani dove si possa finalmente coltivare la speranza e respirare il profumo di libertà e cambiamento”.

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