Stretto, 30 milioni di euro per Metromare. Intanto riprende il dialogo tra la giunta e i Franza

Stretto, 30 milioni di euro per Metromare. Intanto riprende il dialogo tra la giunta e i Franza

Rosaria Brancato

Stretto, 30 milioni di euro per Metromare. Intanto riprende il dialogo tra la giunta e i Franza

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martedì 07 Ottobre 2014 - 22:01

Tra il gruppo Franza e la giunta Accorinti è ripreso il dialogo, ma la strada è ancora lunga. Intanto il sindaco ha scritto una lettera all'Autorità portuale per ricordare la norma che vincola la concessione della Rada San Francesco ai soli veicoli leggeri. Alla Camera sono stati riammessi gli emendamenti al decreto Sblocca Italia e che prevedono l'arrivo di 30 milioni di euro per gli aliscafi nello Stretto, presentati da Garofalo.

Il paradosso tutto messinese è che i tir non hanno alcun problema a circolare ed attraversare lo Stretto (ed anzi le ordinanze servono a disciplinarne la circolazione) mentre passeggeri e pendolari rischiano di restare a terra. E’ questo il vero paradosso della mobilità nello Stretto divenuto ancor più grave dopo l’addio, dall’1 ottobre, di Bluferries al porto storico, che va ad aggiungersi ad un servizio ex Metromare azzoppato la sera e nei week-end.

E mentre la giunta Accorinti riprende le trattative con il gruppo Franza in vista delle prossime ordinanze, a Roma la Commissione ambiente della Camera, riammette due emendamenti per lo Sblocca Italia che prevedono 30 milioni di euro in 3 anni per i collegamenti veloci nello Stretto, presentati da Enzo Garofalo, Ncd, insieme al collega del Pd Enrico Borghi.

I due emendamenti al decreto Sblocca Italia prevedono la somma di 10 milioni l’anno, dal 2015 al 2017, per assicurare la continuità del servizio di collegamento veloce tra le due sponde, ormai ridotto al lumicino dopo i bandi andati deserti (perché inappetibili alle società) e le continue proroghe. Dal 31 dicembre, è ormai noto, le corse finora garantite in regime di proroga da UsticaLines e Bluferries per Villa San Giovanni e Reggio Calabria, saranno cancellate, causando gravissimi disagi sia ai pendolari che ai pedoni. Raggiungere Reggio Calabria sarà un calvario, perché l’unico collegamento per chi è a piedi saranno le navi Caronte-Tourist fino a Villa San Giovanni.

Gli emendamenti presentati da Enzo Garofalo dovrebbero trovare il parere favorevole del governo Renzi ed in particolare del Ministero dei Trasporti, dal momento che il ministro Lupi nelle scorse settimane ha garantito un intervento risolutivo. Con l’approvazione degli emendamenti si risolverebbe il problema delle risorse per il servizio. Per coprire i 30 milioni di euro in tre anni, saranno ridotte le risorse erogate ogni anno a Tirrenia, Siremar, Saremar, Toremar, Caremar.

Restando sullo Stretto in serata sono tornati a sedersi intorno ad un tavolo il sindaco Accorinti, l’assessore Cacciola ed i Franza, per cercare di riaprire quel dialogo sui provvedimenti per la mobilità interrotto durante un’estate scandita da ordinanze anti-tir e ricorsi. Il 30 settembre ha cessato di essere in vigore l’ordinanza anti-tir ter, relativa al flusso del molo Norimberga e della Cartour. Già dal 7 settembre peraltro sono entrati in vigore gli orari invernali della Cartour e sospesa la corsa diurna, quella che è stata il vero pomo della discordia. Al momento quindi, in teoria, dovrebbe essere in vigore, in attesa di nuove ordinanze, quella di luglio, che prevede il divieto 7-21, anche perché la Cartour in sede di Tar ha ritirato l’istanza ed ha chiesto che sui successivi ricorsi il giudice amministrativo valuti nei prossimi mesi in vista dell’estate 2015, per evitare il ripetersi dello scontro dei mesi scorsi.

Nel frattempo funzionano a pieno regime le due invasature di Tremestieri fatto questo che in linea teorica ha comportato l’abolizione delle deroghe. In realtà però in questi due mesi i vigili urbani, in base al report del comandante Calogero Ferlisi, hanno registrato la presenza in centro e nel viale della Libertà di decine di mezzi pesanti, soprattutto sbarcati alla Rada San Francesco ed al porto storico. Le multe sono state più di mille. Il problema quindi riguarda soprattutto i mezzi che continuano a sbarcare. Il comandante Ferlisi nella relazione inviata al sindaco ha ricordato l’art. 47 del codice della navigazione (che impone il rispetto delle regole indicate nella concessione) e l'art.48, che prevede che in caso di violazione delle clausole indicate dalla concessione si possa procedere con la revoca. Nel caso della Rada San Francesco la concessione a Caronte Tourist riguarda i soli mezzi leggeri, pertanto il traghettamento dei camion è consentito esclusivamente in condizioni d’emergenza. La mancata osservanza di questa norma prevede, dopo le sollecitazioni della Capitaneria di Porto, anche la revoca della concessione, rilasciata dall’Autorità portuale. Alla luce di queste considerazioni Accorinti e Cacciola hanno scritto una lettera all’Authority affinchè vigili sul rispetto dei termini di concessione e qualora vengano reiterate le violazioni provveda, dopo segnalazione, alla revoca della concessione alla Caronte-Tourist.

Insomma, l’amministrazione ha deciso che a far la voce grossa adesso debba essere chi in concreto deve vigilare ed ha autorizzato la società. Al momento sembra difficile che la stessa Autorità portuale che ha presentato ricorso al Tar fianco a fianco con il gruppo Franza contro la giunta, adesso cambi toni nei confronti della società, ma la ripresa delle trattative potrebbe non rendere necessari questi passaggi. Tremestieri del resto è in grado di smaltire la totalità del traffico pesante. L’amministrazione sta intanto valutando la proposta dell’Orsa di una deroga notturna,per scongiurare il definitivo smantellamento della flotta Bluferries dal porto storico.

Intanto sul fronte Terminal Tremestieri c’è la Fast Confsal Sicilia sul piede di guerra, a tutela di 36 posti di lavoro a rischio dopo la gara andata deserta lo scorso 31 luglio per il rinnovo della concessione degli approdi marittimi da parte dell'Autorità' Portuale. Il sindacato esprime preoccupazione per il mantenimento dei livelli occupazionali dei dipendenti della società Terminal Tremestieri srl e renderà nota l'attuale situazione lavorativa e quali iniziative sindacali assunte per un ampia tutela dei livelli occupazionali a rischio. Nel corso di una conferenza stampa il segretario Regionale Fast Confsal Salvatore Genovese, il referente regionale del Comparto Portuali Antonino Di Mento, i rappresentanti aziendali Giuseppe Calarco, Francesco Rodi, Nino Nicolò e Lillo Turiaco, hanno sottolineato come il nuovo bando debba contenere la clausola di salvaguardia per gli attuali dipendenti. Il bando di gara andato deserto a luglio infatti non soltanto non aveva la clausola di salvaguardia occupazionale ma era talmente poco “appetibile” a causa di aggravi di costi per il dragaggio e la gestione, che nessuna società ha partecipato. L’Antitrust ha rilevato in una nota durissima proprio queste anomalie relative al bando dell’Autorità portuale, più volte sottolineate anche dall’Orsa.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. Qualcuno mi sa spiegare perchè si sono seduti al tavolo “il sindaco Accorinti, l’assessore Cacciola ed i Franza (senza qualifica nè specifica)”? Potranno essere i suoi nemici giurati, ma un poco di omogeneità non guasterebbe.

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  2. Qualcuno mi sa spiegare perchè si sono seduti al tavolo “il sindaco Accorinti, l’assessore Cacciola ed i Franza (senza qualifica nè specifica)”? Potranno essere i suoi nemici giurati, ma un poco di omogeneità non guasterebbe.

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