Cumuli di spazzatura in città. L'emergenza di Sant'Agata

Cumuli di spazzatura in città. L’emergenza di Sant’Agata

Sara Faraci

Cumuli di spazzatura in città. L’emergenza di Sant’Agata

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giovedì 09 Maggio 2013 - 10:50

Visibili le conseguenze della bagarre sui servizi di raccolta immondizia a Messina. Nel mirino di un residente le carenti condizioni igienico - sanitarie della zona di Sant'Agata

Show colorato a Sant’Agata. Non sono le peripezie di una nuova compagnia circense, piuttosto quelle che i residenti della zona devono mettere in atto per sfuggire alle mefitiche esalazioni che si alzano dall’appariscente coltre di sacchetti variopinti.

Un panorama poco edificante che la dice lunga sulla difficoltà finanziarie del Comune di Messina che con triste effetto domino, vanno a ripercuotersi su Ato3 e Messinambiente.

Le foto shoccanti arrivano direttamente da una delle “vittime” di questa patologica catena finanziaria che ha privato i serbatoi dei mezzi di raccolta, del gasolio necessario a farli andare avanti. L’opera di ripulitura della città arranca e con essa il pagamento delle maestranze che vi cooperano, strette nella morsa delle mancate intese tra i vertici in ballo. Una situazione già denunciata il mese scorso dal commissario di Messinambiente, Armando De Maria e che non fa altro che incupirsi con la minaccia di trasformarsi in vera e propria urgenza sanitaria.

Che le casse del Comune siano asfittiche e che i 95mila euro versati e appena sufficienti a far fronte al pagamento degli stipendi delle maestranze siano frutto di un estremo sforzo di spremitura dei forzieri di Palazzo Zanc,a è ben chiaro allo stesso De Maria. Non può tuttavia recedere l’allarme e la preoccupazione per le condizioni igienico – sanitarie della zona che rischiano di precipitare.

Tra ripetuti tira e molla, minacce di dimissioni, soluzioni tampone (come quella del commissario dell’Ato3, Michele Trimboli, che aveva comunicato a Messinambiente la possibilità di rifornire i propri automezzi presso un distributore della città), l’immondizia accatastata continua a fare bella mostra di sé. Immobile e maleodorante. Tanti palloncini affastellati l’uno sull’altro. Da scena surreale. (Sara Faraci)

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