Cassonetti vuoti ma accanto una catasta di rifiuti. E’ quanto accade a Minissale dove, una volta ripresa la raccolta, non è stata eliminata la spazzatura che ormai invade la strada. Da dieci giorni, Silvestro Lisitano chiama in causa gli organi competenti, senza risultati

Ogni qualvolta Messinambiente lancia un allarme legato alle deficitarie situazioni finanziarie e salta il turno di svuotamento, Minissale è una delle prime zone in cui si vengono ad accumulare un notevole numero di sacchetti di immondizia.

Sacchetti che, straripando dai cassonetti, si riversano tutti attorno nelle adiacenze invadendo sia la carreggiata e quindi causando rischio di incidenti stradali, sia le banchine impedendo il passaggio pedonale e il passaggio ai disabili.

E’ quanto spiega un nostro lettore, Silvestro Lisitano, che ha scritto adesso a palazzo Zanca, a Messinambiente, alla sezione Decoro della Polizia Municipale ed alla II circoscrizione.

“Anche quando il servizio riprende – afferma Lisitano – gli accumuli di rifiuti rimangono per giorni accanto ai cassonetti, con le ovvie conseguenze del caso. Cattivi odori, presenza di blatte e animali randagi in cerca di cibo. La stessa situazione si era manifestata anche lo scorso anno nello stesso periodo”.

Il nostro lettore racconta di aver fatto diverse segnalazioni ma, da dieci giorni a questa parte, nessuno è intervenuto. “In via Minissale – prosegue -, ci sono pochi cassonetti e mal distribuiti. A ciò si aggiunga la forte puzza di fogna che fuoriesce da alcune griglie sistemate sulla carreggiata, il cui olezzo è avvertito con forza dagli abitanti dei complessi vicini. Da dieci mesi a questa parte, poi, neppure un netturbino per ripulire la zona”.

La speranza è che l’ennesimo appello agli organi preposti produca risultati che, in una città civile, dovrebbero rappresentare la normalità.