Mercoledì l’incontro con gli autotrasportatori. Ma è già agitazione

Mercoledì l’incontro con gli autotrasportatori. Ma è già agitazione

Marco Ipsale

Mercoledì l’incontro con gli autotrasportatori. Ma è già agitazione

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venerdì 13 Settembre 2013 - 22:29

L’Aias, associazione imprese autotrasportatori, si rivolge allo Stato e alla Regione per contestare l’attuazione dell’ordinanza 279/2010 da parte del Comune. Ma la norma è già in vigore da quasi tre anni e adesso si è solo deciso di inasprire i controlli. Previste manifestazioni di protesta nei prossimi giorni

Il sindaco Accorinti lo aveva preannunciato già nella riunione di mercoledì scorso. Prima di attuare definitivamente il piano di sfruttamento totale dell’unica invasatura di Tremestieri, si discuterà coi sindacati e con le associazioni degli autotrasportatori.

Oggi l’ufficializzazione dell’incontro, che si terrà mercoledì prossimo, a palazzo Zanca. Invitate diciotto organizzazioni sindacali degli autotrasportatori, per un confronto sulle problematiche relative all’attraversamento dello Stretto da parte dei mezzi pesanti.

Niente rose e fiori, però, tutt’altro. Perché si parte già coi peggiori auspici, prima ancora che la riunione si svolga.

Infatti l’Aias, l’associazione imprese autotrasportatori siciliani, ha scomodato nientemeno che il ministro dei trasporti Maurizio Lupi, il sottosegretario Rocco Gilarda, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e l’assessore regionale ai trasporti, Antonino Bartolotta, per protestare contro l’attuazione dell’ordinanza da parte del Comune.

“Abbiamo ricevuto dal Comune di Messina e dalle società di traghettamento – scrive l’Aias – la nota sull’applicazione della procedura in deroga prevista dall’ordinanza sindacale numero 279 del 29 dicembre 2010, con la quale si dà avviso della limitazione al transito dei veicoli commerciali al solo approdo di Tremestieri”.

E giù l’affondo: “L’associazione intende comunicare il proprio stato di agitazione che si tradurrà nei prossimi giorni in manifestazioni di protesta”. Come se, per i messinesi, sopportare il passaggio giornaliero dei mezzi pesanti non bastasse.

L’Aias accusa il sindaco Accorinti e la sua giunta “per l’assenza di dialogo e l’indifferenza” ed anche “le altre istituzioni che erano state interpellate al fine di evitare disordini che di certo penalizzeranno aziende, produttori, lavoratori ma anche semplici cittadini. Esprimiamo il nostro rammarico – è la conclusione – ma è un epilogo necessario”.

E la risposta del comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, non si è fatta attendere. “Si svegliano adesso – afferma – minacciando manifestazioni eclatanti. La colpa del Comune quale sarebbe? Quella di voler fare rispettare le leggi? Il sistema dei pass è stato scoperchiato e i controlli proseguiranno”.

A proposito di controlli, sono 31 le sanzioni elevate nella sola mattinata di venerdì, delle quali 21 sul viale Europa e 10 sul viale Boccetta. L’importo previsto per ognuna è di 84 euro.

Molto più salata, invece, la sanzione per un tunisino alla guida di un tir col cronotachigrafo non funzionante sin dal 29 agosto. Si tratta di uno strumento obbligatorio per misurare i necessari tempi di riposo. La multa, secondo l’articolo 179 del Codice della strada, ammonta a 841 euro, con decurtazione di 10 punti dalla patente. Considerato che al conducente ne restavano solo 5, la patente è stata ritirata. Multato anche il proprietario del mezzo, per un importo di 808 euro.

L’obiettivo dell’amministrazione comunale è anzi quello di limitare ancor di più il passaggio dei mezzi pesanti in città. Ad esempio – spiegava ieri il comandante Ferlisi – il transito sul viale Gazzi è vietato solo in alcune fasce orarie, mentre in altre è possibile utilizzare lo svincolo ed attraversare tutta la città sino alla rada San Francesco.

Ancora meno rigide le interdizioni in senso inverso, cioè in fase di sbarco. Il viale Boccetta è percorribile in salita per tutta la giornata ed il divieto di transito è limitato esclusivamente alle ore notturne, dalle 22 alle 6. Ciò per venire incontro alle richieste dell’amministrazione comunale di Villa San Giovanni, che lamentava la creazione di lunghe code sulla sponda calabra.

La definitiva riapertura della seconda invasatura del porto di Tremestieri, tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, sarà una manna dal cielo. Nel frattempo, non resta che proseguire la strada intrapresa. Massimo sfruttamento dell’unica invasatura funzionante e controlli serrati. L’ordinanza c’è e va rispettata. Con buona pace degli autotrasportatori.

(Marco Ipsale)

16 commenti

  1. Se loro bloccano è la volta buona che i messinesi scendono a prenderli a xxxxxxx. Non solo fanno quello che vogliono,protestano anche.Cioè per loro la nostra cittá deve essere transito di Tir. Messinesi svegliatevi e scendiano noi in piazza

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  2. AIAS ++++ e ++++++++++++! Accorinti non ti fare intimidire…NO AI TIR IN CITTÀ! PROTESTINO BLOCCHINO I RIFORNIMENTI…. ni passa ++++++++++ ! Forza messina il catanese dell Aias minaccia e noi u’nfirramu a pernacchie

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  3. SE UN TIR SPROFONDA A BOCCETTA – “Ancora meno rigide le interdizioni in senso inverso, cioè in fase di sbarco. Il viale Boccetta è percorribile in salita per tutta la giornata ed il divieto di transito è limitato esclusivamente alle ore notturne, dalle 22 alle 6”.
    E qui casca l’asino. Allora non abbiamo risolto nulla. Il traffico gommato pesante non può e non deve gravare su Boccetta, né in un senso nè nell’altro.
    Sarebbe il caso che finalmente venisse accertata da una commissione tecnica presieduta dal Genio civile l’idoneità al traffico pesante del viadotto Boccetta, perché di questo si tratta essendo stata realizzata la copertura dell’omonimo torrente, quindi con le caratteristiche di viadotto, alla stessa stregua dei viadotti aerei.
    Ma il carico del viadotto Boccetta non è stato calcolato per il gommato pesante, perché quando è stato realizzato, non si pensava certo ai Tir. Prova ne è che, al passaggio dei Tir specie se i mezzi pesanti sono numerosi nello stesso momento, si avvertono tremende sollecitazioni alla sede stradale specie nei giunti del viadotto.
    Dunque, prima ancora che d’inquinamento ambientale si tratta di una questione di sicurezza.
    V’immaginate un tir che sprofonda in mezzo al Boccetta?

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  4. questa è una delle conseguenze del no al ponte, nel frattempo come sempre pagano i cittadini

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  5. ah,ah,ah,…….lo scirocco,lo scirocco dove lo mettete?

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  6. Le leggi vanno b e n i s s i m o, Silvio BERLUSCONI docet, da oggi possiamo aggiungere a pieno titolo, autotrasportatori docet, fino a quando non sono applicate. Per gli autotrasportatori noi messinesi siamo carne da macello, naturalmente dopo averci intossicato e reso immobili, nel senso del traffico. Quando ci decideremo di ridiventare b e l l i c o s i come i nostri avi?

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  7. AIAS ovvero rappresentante Catanese di categoria che tempo fa disse ..o passiamo da messina come e dove vogliamo o non distribuiamo derrate ai messinesi !! bene…sanzionare chi distribuisce derrate fuori orario cosi non è conveniente per le aziende fare passare la merce da messina per arrivare a catania e tornare in città come vuole il tipo !! a seguire blocco totale traghettamento tir se non da tremestieri e se devono aspettare 2 ore aspettano come in tutti i porti di italia !! Basta un accordo tra comune e autorità portuale…. l ing Franza per la sua città accetterà di trasportare tir solo da Tremestieri …

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  8. Sindaco Accorinti,non ti fermare,vai avanti e non ascoltare le proteste dei camionisti ne di altri,perderesti credibilità.
    Sindaco hai creato un clima di fiducia per un futuro migliore, non sprecare tutto facendo marcia indietro ne sul problema TIR ne sul resto.
    Non ti curar di loro…….
    Fregatene anche dello…. scirocco…..

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  9. Temo che tra non molto l’invasatura di Tremestieri si riempirà nuovamente di sabbia e, considerato che i lavori vanno a rilento, tutto sarà ancora inutile e si dovrà concentrare il traghettamento in viale della Libertà?? Mi sembra che si stia giocando con il denaro pubblico e con la pazienza dei messinesi! Non resta che sperare che lo scirocco sia clemente e che il porto di Tremestieri resti operativo. Certo che si poteva realizzare il secondo porto in un posto migliore!

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  10. mi sà che accorinti è ormai ex rivoluzionario,spero di sbagliarmi.Ma il messinese è una pecora apatica in mx parte

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  11. Quando qualcuno vuol toccare l’attraversamento della città la protesta è sicura!

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  12. saputelli dello scirocco…. molti porti d’italia hanno camion e venti che bloccano MA NON SI CAPISCE perchè qui si deve traghettare comunque !! C’è lo scirocco…. bene i camion non traghettano si stanno a casa loro o in aree stoccaggio…. insomma a finemula di pensare a loro e cosi magari quando a vittoria le lattughe marciranno il GOVERNO CENTRALE metterà i soldini per ammodernare il traghettamento e le infrastrutture !!

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  13. Gennaro Monforte 14 Settembre 2013 10:28

    Io abito sul Boccetta da 26 anni, e purtroppo ho le camere da letto proprio sul Boccetta. Inizialmente con la mia famiglia, abbiamo avuto grosse difficoltà ad abituarci a convivere: con i rumori causati dal passaggio dei tir, dai clacson assordanti giorno e notte, dal fumo nero su tutte le superfici della casa, e dal grasso sui pavimenti con il quale, nonostante mia moglie lavasse almeno due volte al giorno, non evitava ai miei figli piccoli, di avere i piedi neri giocando a piedi scalzi sul parquet di casa. Vi lascio immaginare le strombazzate notturne con le quali i “signori” camionisti incrociandosi si salutano. Abituarsi al pavimento che sobbalza ad ogni passaggio di tir che all’inizio, come reazione istintiva, ci faceva volgere lo sguardo ai lampadari per escludere il terremoto. Per poter dormire d’estate, non potendo lasciare le finestre aperte, ho fatto installare il climatizzatore nelle camere da letto, con conseguente aumento delle bollette dell’energia elettrica, e oltre il danno si è aggiunta anche la beffa dei vigili urbani che mi hanno multato per divieto di sosta, perchè la mia auto occupava 5 dico cinque cm. di marciapiede. Io mi sento solo abbandonato dalle istituzioni.

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  14. le istituzioni e la politica non esistono, e oggi paghiamo le scelte democristiane fatte da emeriti sciagurati che regalando posti di lavoro a 4 servi, non hanno pensato minimanente a quello che sarebbe successo 20 30 40 50 anni dopo. Sostenibilità zero, ma qua niente di sostenibile è stato mai fatto e si vede chiaramente ovunque . Soluzione?? O il ponte oppure:1 aree di stoccaggio fuori dalla città con divieto assoluto accesso e di passaggio di giorno (il problema delle merci e degli orari se lo sbrighino i camionisti)2) controlli delle forze dell’ordine TUTTE h 24 già un autostrada.3) tir e auto a tremestieri potenziato,niente più san francesco e norimberga salvo casi eccezionali preventivamente controllati. O così oppure Messina rimarrà sempre una landa desolata in stato comatoso, in mano a 4 potenti e brava solo fare la vara

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  15. Oggi verso le 06,00 come ogni fine settimana ho acquistato un biglietto andata e ritorno. Grazie Sig. Sindaco Accorinti per avere chiesto lo sconto per i cittadini di Reggio e di Messina.
    Perché la redazione a modificato l’inserzione ???? è in dubbio che l’IVA non si paga più, ma il relativo importo lo incassa la Società. gradirei sapere perché tale modifica …..

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  16. Non resta che fare d’avvero in fretta le nuove strutture a Tremestieri e sperare che il potenziamento portuale sia finalmente progettato per evitare insabbiamenti. Certo resterà una struttura emergenziale ma comunque la si pensi ormai è l’unica soluzione anche se il traghettamento per mè si deve razionalizzare utilizzando meglio anche il porto (magari con la realizzazione di alcune invasature nella controfalce) collegando la struttura con una nuova ed adeguata strada che aspettiamo da annni “La via del mare”!
    Se poi cè chi ritiene che nel porto si rischia un eccessivo movimento di navi con problemi di sicurezza rispondo che la Capitaneria deve trovare soluzioni lavorando con le altre autorità preposte per organizzare il transito evitando intasamenti pericolosi senza però precludere l’utilizzo del porto, peraltro già sostanzialmente dismesso dal traffico della Marina Militare.

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