Emigrazione, il grido dei giovani messinesi: "L'emergenza dilaga, la politica non fa nulla"

Emigrazione, il grido dei giovani messinesi: “L’emergenza dilaga, la politica non fa nulla”

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Emigrazione, il grido dei giovani messinesi: “L’emergenza dilaga, la politica non fa nulla”

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domenica 06 Ottobre 2019 - 07:30

Proposta una marcia per accendere i riflettori sul fenomeno

Centinaia di persone provenienti da molte località della Sicilia si sono ritrovate al Collegio San Rocco presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Universita’ di Palermo per la prima assemblea contro l’emigrazione giovanile dalla Sicilia.Da Messina un pullman e numerose macchine dalla provincia. Un boom. Una scommessa.

In assemblea, promossa dalla campagna “Si resti arrinesci”, si è ricordato come non si possa rimanere inermi davanti a una situazione ormai insostenibile.

“L’emergenza sociale dilaga, la povertà, la disoccupazione costringe intere famiglie a dividersi. Di fronte a tutto questo – ha evidenziato la portavoce della delegazione studentesca messinese Domiziana Giorgianni – la politica non fa nulla. È necessario un vero e proprio cambio di rotta”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche le delegazioni provenienti dalla principali città siciliane. Oltre Messina, infatti, erano presenti giovani anche da Catania , Agrigento , Trapani , Siracusa e, ovviamente, Palermo. Giovani che hanno scelto di restare e lottare per costruire un futuro nella loro terra. Hanno ripercorso, infatti, le difficoltà a cui vengono sottoposti quotidianamente, ma hanno anche rimarcato la necessità di costruire un fronte unito tra i giovani. I veri protagonisti devono essere loro, solo restando e reagendo al nulla politico, è possibile cambiare e migliorare le condizioni esistenti.

“Si resti arrinesci”

“Si resti arrinesci” è il nuovo urlo di tutti coloro che non vogliono più restare inermi di fronte a un fenomeno drammatico come l’emigrazione dalla Sicilia. “L’emigrazione, infatti – prosegue Domiziana Giorgianni – riguarda tutti i settori della società, c’è chi parte dopo la scuola, chi dopo l’università, chi, come le insegnanti e gli insegnati, deve partire per poter svolgere il proprio lavoro. In tutti i casi le cause sono da ritrovare nelle condizioni economiche in cui versa la Sicilia” conclude”.

L’assemblea è poi continuata con numerosi interventi di studenti, giovani imprenditori, lavoratori docenti, associazioni e cittadini provenienti da tutta la Sicilia. Un primo momento di unione per cominciare a smuovere qualcosa all’interno dei palazzi istituzionali ed elaborare proposte per un cambio culturale, economico e sociale del territorio. Da oggi si formeranno dei gruppi in ogni città che si riuniranno per elaborare proposte e per preparare insieme una grande manifestazione aperta a tutti che si svolgerà a Palermo il 25 ottobre. La reazione popolare alla desertificazione e allo spopolamento della nostra terra è appena iniziata.

Un commento

  1. Siamo tutti “No Ponte”, “No termovalorizzatori”, “No TAV”, siamo contro tutte le opere che sono “infrastrutture strategiche” e favoriamo l’azione di chi vuole deindustrializzare e impoverire il Paese e, soprattutto, il Mezzogiorno d’Italia. Adesso di chi e cosa ci si lamenta?! La politica ci sta sostituendo, ma dirlo è atto di razzismo, per qualcuno che non ci sta ad ammettere quanto accade. Guardate la realtà, please!

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