Unione dei Comuni jonici, oggi l'elezione del presidente del Consiglio: c'è una terna di nomi

Unione dei Comuni jonici, oggi l’elezione del presidente del Consiglio: c’è una terna di nomi

Carmelo Caspanello

Unione dei Comuni jonici, oggi l’elezione del presidente del Consiglio: c’è una terna di nomi

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domenica 14 Febbraio 2016 - 23:31

I consiglieri dell’ente sovra comunale si sono incontrati nei locali del municipio di Furci Siculo per trovare una intesa ed evitare spaccature

C’è un a terna di nomi per la presidenza dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, che conta 11 paesi membri (S. Teresa di Riva, il più importante a livello commerciale e per numero di abitanti, è ufficialmente uscita dall’1 gennaio). La votazione per eleggere il successore di Fabio Orlando, dimessosi ad ottobre per motivi di lavoro, è fissata per oggi alle 19 nell’aula consiliare di S. Alessio. I consiglieri dell’ente sovra comunale si sono incontrati nei locali del municipio di Furci Siculo per trovare una intesa ed evitare spaccature. Al termine della riunione è emerso che i candidati sono Francesco Moschella, consigliere comunale a Furci, Rosario Trischitta, di S. Alessio e Nino Fleres, di Roccalumera. Tutti e tre hanno dato piena disponibilità.

Nell’aula consiliare di Furci erano presenti il sindaco di Furci, Sebastiano Foti, che ha fatto gli onori di casa, il presidente dell’Unione e primo cittadino di Pagliara, Domenico Prestipino, il quale è andato via prima per lasciare libertà di dibattito ai consiglieri e il segretario dell’Unione, Giuseppe Bartorilla. E’ toccato a quest’ultimo spiegare i motivi per cui all’ordine del giorno della seduta di domani è stata inserita anche l’elezione del vice presidente dell’Unione. Dalla visione degli incartamenti, il funzionario ha notato che l’elezione di Melina Scarcella, il 20 febbraio dello scorso anno, è illegittima. Scarcella è risultata eletta con 8 voti su 9 (un consenso è andato ad Antonio Di Ciuccio) alla prima votazione. Ma secondo Statuto serviva la maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati, ovvero 13. Altrimenti sarebbe stata necessaria una seconda votazione, nella stessa seduta. Ed anche i 9 voti riportati da Scarcella sarebbero andati bene.

Carmelo Caspanello

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