Il Barone Scillicò al Teatro Annibale Maria di Francia

Il Barone Scillicò al Teatro Annibale Maria di Francia

Dalila Tassone

Il Barone Scillicò al Teatro Annibale Maria di Francia

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martedì 17 Gennaio 2012 - 15:52

Ad inaugurare il 2012 per la XXVIII rassegna Espressione Teatro, la compagnia Scirè di Palermo ha portato in scena sabato 14 e domenica 15, al Teatro Annibale Maria di Francia, la commedia Il barone Scillicò di e con Gustavo Scirè.

Questa la vicenda: nella Sicilia di inizio Novecento, un falegname vive in miseria con moglie e figlia; per risollevare le sorti della famiglia pensa bene di promettere in sposa la figlia Rosalia, eternamente innamorata del povero Natale, al barone Scillicò, giovane di ambiente blasonato, ma con qualche “piccolo” difettuccio fisico.

Vinte le ritrosie della giovane che si immola in “olocrasto” per dare un tozzo di pane alla famiglia, null’altro sembra ostare alle nozze, ma il rampollo vorrebbe avere il consenso della madre defunta; ed ecco che entra in scena tutta l’arguzia popolare siciliana: il protagonista organizza, con la complicità della moglie e di una comare, una finta seduta spiritica durante la quale, però, si ribalteranno le sorti della vicenda perché il barone si innamorerà della vedova Quaresima, comare della famiglia e provocante fantasma per l’occasione, e Rosalia potrà sposare il suo Natale, nel frattempo divenuto carabiniere a Milano.

I cliché sono tipici della classica commedia: la povertà di una famiglia che tenta di sollevare la propria condizione di miseria dando la propria figlia (bella, ça va sans dire) ad un giovane di ricca estrazione sociale e, quando si profila l’intoppo, interviene il genio siculo a risolvere prontamente la questione infischiandosene dei veri sentimenti (sia della figlia innamorata del misero più misero di lei, sia del barone convinto di essere venuto in contatto con la madre).

La commedia risulta nel complesso piacevole, pur senza picchi di entusiasmante divertimento; le risate sono affidate ad una serie di battute leziose, talvolta irriverenti, che mirano a enfatizzare ripetitivamente i difetti fisici (e non solo) del barone.

Il prossimo appuntamento, per la rassegna curata da Pietro Barbaro, sarà il 4 e 5 febbraio quando la compagnia del Teatro Stabile Nisseno di Caltanissetta, dopo Maliditta la miseria, tornerà al Teatro Annibale con È vero? con Salvina Famà e Giovanni Speciale per la regia di Antonello Capodici.

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