Etna: la colonna eruttiva si è spinta fino a 10 km, quali disagi al traffico aereo?

Etna: la colonna eruttiva si è spinta fino a 10 km, quali disagi al traffico aereo?

Daniele Ingemi

Etna: la colonna eruttiva si è spinta fino a 10 km, quali disagi al traffico aereo?

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venerdì 12 Marzo 2021 - 13:27

La nube di cenere e gas ha nuovamente superato i 10 km di altezza

Finito l’intenso evento parossistico di questa mattina, la nube di cenere, perdendo la fonte di calore che continuava ad alimentarlo, si è andato a disperdersi verso lo Ionio. La nube di gas sprigionata dall’Etna nel tardo pomeriggio odierno dovrebbe approdare sulle coste greche, prima di finire sul mar Egeo e sulla Turchia.

Lungo la parte sommitale della nube il satellite eumesat ha registrato dei valori termici di ben -50°C. Se confrontiamo i dati di queste temperature, estremamente fredde, con i dati dell’ultimo radisondaggio atmosferico emesso dalla base del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare di Trapani Birgi (l’unica in Sicilia a realizzare questo tipo di operazioni), la notte scorsa, notiamo che valori simili erano presenti fra i 9500 e i 10.000 metri di altezza.

I dati relativi all’ultimo radiosondaggio effettuato dalla stazione di Trapani Birgi

La sonda meteorologica la scorsa notte ha registrato valori di circa -52,1°C a circa 10.578 metri di altezza, mentre a soli 9.577 metri erano presenti valori di -44,0°C. I dati del radiosondaggio di Trapani ci suggeriscono che il “pirocumulo” che dall’area sommitale dell’Etna si è spinto fino allo Ionio, anche stavolta ha raggiunto i 9/10 km di altezza, con dirette ripercussioni sul traffico aereo. Sempre al di sotto del livello della tropopausa, che sopra Trapani oggi era un po’ più alto del solito, sui 13.230 metri, con valori di temperatura di -72°C.

La cenere vulcanica è composta da silicati, soprattutto di alluminio e magnesio, e per questo può rappresentare un pericolo per i voli di linea. Questi silicati, una volta ingerite, fondono nella camera di combustione dei moderni motori jet, che presentano all’interno temperature elevatissime, si possono solidificare sulle palette e sulle parti in movimento delle turbine, riducendo le prestazioni del motore fino a provocarne il blocco totale.

Ciò significa che l’individuazione di queste particolari nubi deve essere tempestivamente comunicata ai piloti in volo usando speciali messaggi di sicurezza regolarmente aggiornati. I messaggi di allerta (SIGMET di cenere vulcanica) sono emessi da un ufficio di veglia meteorologica per la propria area di responsabilità.

Questo servizio di veglia internazionale comporta uno stretto coordinamento tra comunità vulcanologiche, meteorologiche e di aviazione e le loro reti di comunicazione. A livello mondiale sono stati istituiti 9 Centri di informazione sulle ceneri vulcaniche. Quello competente per l’Europa e l’Italia si trova a Tolosa (Francia).

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