Venetico Marina, cinquanta esemplari Caretta Caretta nascono a "sorpresa" sul litorale tirrenico

Venetico Marina, cinquanta esemplari Caretta Caretta nascono a “sorpresa” sul litorale tirrenico

Emma De Maria

Venetico Marina, cinquanta esemplari Caretta Caretta nascono a “sorpresa” sul litorale tirrenico

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sabato 14 Settembre 2013 - 23:27

La presenza delle tartarughe marine, ad alto rischio di estinzione, è divenuta negli anni sempre più rara nelle acque territoriali italiane. L'assenza di porzioni di spiaggia in grado di offrire una nidificazione in sicurezza è solo una delle cause prodotte dall’invadente presenza umana, legata al turismo balneare. Abbiamo raggiunto telefonicamente uno dei testimoni oculari che hanno assistito alla straordinaria schiusa di circa 50 uova ed hanno messo in salvo le nuove nate.

Hanno scelto la spiaggia di Venetico Marina, alcuni esemplari di Caretta Caretta, per dare i natali ad oltre 50 tartarughe marine.

Un evento senza precedenti, del quale non c’è memoria storica negli annali dei siti di nidificazione di questi maestosi ed affascinanti giganti del mare, che si è discretamente svelato, in una sera di inizio settembre, dinnanzi agli occhi increduli di alcuni passanti che avevano deciso di trascorre una serata come tante passeggiando sul lungo mare del centro tirrenico.

Appartenente all’ordine delle testuggini, le tartarughe Caretta Caretta, diffuse sopratutto nell’Oceano Atlantico e nel Mar Mediterraneo, sono oggi una specie protetta ad altissimo rischio di estinzione.

La segnalazione arriva in redazione da uno dei testimoni oculari che hanno assistito alla schiusa straordinaria di circa 50 uova.

Raggiunto telefonicamente l’autore della segnalazione ci spiega: “Sono circa 20 anni che sono solito trascorrere le vacanze estive nel comune di Venetico Marina – premette – ed un evento come questo, a mia memoria, non si era mai verificato”.

Quando si è reso conto della presenza delle nuove nate?

“Passeggiando sul marciapiede che costeggia la spiaggia, molti di noi hanno iniziato a scorgere la presenza di minuscole macchie scure – racconta – solo avvicinandoci però abbiamo capito che si trattava di piccole tartarughe Caretta Caretta.

Il primo pensiero che mi è passato per la mente – prosegue l’autore della segnalazione – è stato quello di raccoglierle per impedire che, proseguendo il loro cammino, potessero finire sulla trafficata via antistante la spiaggia”.

Quanti sono gli esemplari che siete riusciti a mettere in salvo?

“Sono circa 50 le tartarughe che abbiamo raccolto e messo al sicuro in un contenitore di cartone in attesa che arrivasse sul posto la Guardia Costiera di Milazzo”.

Una volta giunta sul posto, quale procedura ha attivato l'autorità marittima?

“Nessuna in particolare in verità. Hanno solo preso in consegna le nuove nate per poi rimetterle immediatamente in mare”.

Quindi non è stato allertato alcun servizio veterinario né coinvolta alcuna associazione animalista per capire la ragione dell’insolito comportamento delle tartarughe e verificare la presenza di altre uova in attesa di schiusa?

“No, nessuno si è preoccupato di capire cos’era successo né di verificare la presenza di altri esemplari: una circostanza che mi ha profondamente sorpreso ed amareggiato, mi aspettavo un interesse ed un approccio differente di fronte ad un evento così importante”.

La presenza delle Caretta Caretta nelle acque italiane è divenuta negli anni sempre più raral’assenza di porzioni di spiaggia in grado di offrire una nidificazione in sicurezza è una delle cause prodotte dall’invadente presenza umana legata al turismo balneare.

In condizioni idonee le nuove nate corrono, appena raggiunta la superficie, verso il mare: a guidarle un istinto naturale fortissimo che indica la via da intraprendere indicata dalla fonte di luce più luminosa che, sempre in condizioni normali, è costituita dall'orizzonte marino su cui luna e stelle si riflettono.

L’alta concentrazione di luci artificiali invece disorienta le nuove nate, che sono erroneamente indotte a deviare pericolosamente il proprio percorso.

Ed è molto probabilmente questa la ragione che ha spinto i 50 esemplari di Caretta Caretta a dirigersi verso il fascio di luce artificiale proveniente dalla strada.

Un evento naturale straordinario indicativo dello stato di salute dei nostri mari, il cui precario ecosistema non è ancora del tutto compromesso se questi magnifici esemplari hanno scelto i nostri lidi come sito di nidificazione.

Sarebbe opportuno, alla luce del significativo evento, che il Comune di Venetico intervenisse al fine di mettere in sicurezza l’area dove ha avuto luogo della schiusa con apposite recinzioni, barriere in grado di mascherare le luci parassite e l’istallazione di fioche luci bianche che possano illuminare il cammino delle piccole verso il mare.

Uno spettacolo commovente ed affascinate che andrebbe preservato e tutelato, un’ipoteca sul nostro futuro e su quello delle generazioni che verranno.
(Emma De Maria)

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