Dario Zaccone: "La mia verità sui bilanci, le pressioni, il pelo nell'uovo, Genovese"

Dario Zaccone: “La mia verità sui bilanci, le pressioni, il pelo nell’uovo, Genovese”

Rosaria Brancato

Dario Zaccone: “La mia verità sui bilanci, le pressioni, il pelo nell’uovo, Genovese”

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domenica 10 Luglio 2016 - 22:22

I tentativi di condizionare le decisioni del Collegio, il bilancio presentato con un anno di ritardo, il pelo nell'uovo, i rapporti con Genovese. L'ex presidente dei revisori dei conti Dario Zaccone racconta la sua versione dei fatti su quanto accaduto da febbraio in poi.

Ha lasciato Palazzo Zanca il 4 luglio, lasciandosi alle spalle 4 anni intensi, in un Comune sempre in bilico tra default e salvezza. Gli ultimi mesi sono stati scanditi da polemiche, sgambetti, attacchi frontali. “Questo è il mio lavoro e lo faccio con passione. All’ amarezza degli ultimi mesi preferisco il ricordo delle cose positive e innovative che abbiamo fatto e dei rapporti di stima che mi legano a tantissime persone, negli uffici, nell’Aula consiliare e fuori dal Palazzo”.

Aveva provato a dimettersi a febbraio, Dario Zaccone, ormai ex Presidente dei revisori dei conti, ma proprio l’amministrazione lo aveva invitato a non farlo fino all’approvazione del bilancio di previsione 2015, salvo poi lasciare ai “cecchini” l’attacco dai tetti e ad alimentare un clima di sospetti e veleni. Nessun rancore ma adesso, racconta la sua verità sul Comune che è stato l’unico in Italia a presentare il previsionale con un anno di ritardo.

“Le dimissioni presentate a gennaio non erano dovute a tensioni con l’amministrazione. E’ normale che se sei “il controllore”possano nascere divergenze con il soggetto “controllato”, purchè i rilievi siano di tipo tecnico. Ma se non esistono rilievi squisitamente tecnici da fare e sconfini sul piano politico le cose sono diverse…. Finora i fatti hanno dimostrato che sotto il profilo tecnico non ci si possa contestare nulla”.

LE DIMISSIONI

“Il clima è cambiato da febbraio in poi. Alla fine ho dovuto constatare che hanno tentato di condizionare l’attività del Collegioa. Sono un libero professionista, lavoro 12 ore al giorno. Dando tutto me stesso al Comune ho finito con il sottrarre tempo al mio lavoro da libero professionista, per non parlare poi della famiglia. Per 4 anni non ho preso ferie. Va detto che le nostre indennità vengono pagate con mesi e mesi di ritardo e prendiamo un decimo dei dirigenti. A febbraio mi son trovato con un carico di lavoro aggravato dal fatto che uno dei revisori è della provincia quindi fisicamente non può essere sempre presente e l’altro, Basile, di lì a poco avrebbe iniziato anche il suo lavoro all’Università. Con i colleghi c’è sempre stata stima e affiatamento ma il carico di lavoro sarebbe stato eccessivo. La ragioneria poi non funziona come dovrebbe. Abbiamo atteso il bilancio per 8 mesi e ci sono arrivate ben 5 versioni diverse, ho sentito la necessità di dire basta. Poi però ho capito che dimettendomi avrei fatto un danno alla città,lasciare il Comune senza bilancio sarebbe stato da irresponsabile”.

LE PRESSIONI SUL BILANCIO

“Accorinti e la sua giunta dimenticano che il bilancio lo abbiamo aspettato per 8 mesi e soltanto alla penultima versione, abbiamo dato parere negativo. Il venerdì 22 aprile Accorinti mi chiama al telefono e chiede un incontro. Avevo scadenze entro mezzanotte ed ero al mio studio, così il sindaco propone di passare da me. Alle 20 si presenta con tutta la giunta, compresi il capo di gabinetto, il direttore generale e il ragioniere generale. Avevo chiesto a Basile di raggiungermi. Fino alle 23 hanno discusso perché volevano convincerci, ma la soluzione che avevano individuato sarebbe stata un pastrocchio rispetto al fatto che i dati del previsionale 2015 non coincidevano con il consuntivo 2015. Fino a quel momento non avevamo espresso alcun parere. E’ evidente che queste sono forme di condizionamento. Il giorno dopo mi reco a Palazzo Zanca e nuovamente Accorinti insiste. Poi la domenica ecco la conferenza stampa nella quale ci accusano di voler trovare il pelo nell’uovo. I mancati allineamenti non sono un pelo nell’uovo ma un problema serio, e un’intera serata nel mio studio tutta la giunta e i dirigenti sono un palese tentativo di condizionarci. Dopo la conferenza stampa del pelo nell’uovo Eller ha pubblicato il post su Facebook con riferimento alla puzza di mafia. Evidentemente è stato informato male su di me e sul Collegio. Ma non è finita, perché poi arrivano le dichiarazioni dell’ex assessore Perna sul Manifesto e sui giornali. Mi sembra evidente che il disegno era quello di condizionare le nostre decisioni. Per quel che mi riguarda ho querelato per diffamazione Perna, il Manifesto e quanti hanno postato su facebook con tanto di commenti quell’articolo. Un conto è parlare di non violenza, un altro è esserlo davvero. Accorinti a parole prende le difese di chiunque ma non ha speso una parola nei nostri confronti. Quel che non capisco è la violenza verbale di certi comportamenti. La verità è che accusando me hanno coperto il deficit causato da loro. Per fare il riaccertamento straordinario gli uffici hanno impiegato 7 mesi. Per aiutarli abbiamo lavorato 18 giorni per predisporre le schede da consegnare ai singoli dipartimenti. Ma i disallineamenti alla fine ci sono stati”.

GENOVESE

“Accusare il Collegio di gestione politica è un’assurdità. Ho sempre invitato Accorinti e gli assessori a portare in Consiglio o nelle sedi opportune le carte. Non l’hanno mai fatto. Genovese lo conosco da quando avevo 18 anni ed è un cliente del mio studio come lo sono tanti altri. Nel luglio 2012 sono stato scelto dal consiglio comunale di allora, il sindaco era Buzzanca e non mi si può dire che io fossi a lui politicamente vicino. Sono stato riconfermato da questo Consiglio comunale con una maggioranza ancora più ampia, penso che non mi abbiano votato solo 2 su 40. Genovese non mi ha mai chiesto nulla e sapeva bene che qualora lo avesse fatto i nostri rapporti sarebbe finiti”.

L’INCHIESTA SUI BILANCI

“Sono entrato a Palazzo Zanca come revisore il 16 luglio 2012. Dieci giorni dopo siamo stati chiamati a dare parere sul bilancio del 2011, già approvato dalla giunta Buzzanca a giugno. Come Collegio abbiamo rilevato una serie di problematiche con riferimento ai bilanci delle partecipate. Abbiamo persino anticipato con il nostro operato il decreto che vuole i prospetti sui crediti e debiti delle partecipate in rapporto al Comune. Abbiamo evidenziato tutto questo e sapevamo anche di lì a poco il governo avrebbe legiferato con la 174, la salvacomuni. Non potevamo consentirci come revisori di mandare al massacro un intero Comune. Invece risulto rinviato a giudizio per quel primo mese di lavoro, quell’unico parere risalente ad un bilancio, il 2011, durante il quale non ero neanche revisore.

L’ INCHIESTA CORSI D’ORO

Risultavo indagato come consulente di una delle società collegate agli Enti. Ebbene è la stessa procura che ha chiesto la mia archiviazione. Il mio lavoro è dare consigli ai miei clienti, poi decidono loro. Sono fuori dall’inchiesta ma si finge di non saperlo.

IL PIANO DI RIEQUILIBRIO

Il piano di riequilibrio può salvare la situazione, ma deve essere profondamente rivisto. Niente è stato attuato finora di quanto previsto, ma così perde di credibilità. Basti pensare all’Amam ed alle previsioni di utili, per non parlare della Multiservizi. Come si può pensare di far passare un dinosauro come Messinambiente all’Amam e nello stesso tempo fare utili? Nella relazione economico finanziaria per la Multiservizi manca l’asseverazione da parte di società specializzate nei controlli. Le Donne sostiene che non serve perché non ci sono investimenti in infrastrutture. Ma 7 milioni di euro non sono un investimento tale da richiedere il parere di una società specializzata in controlli?

LE DIMISSIONI IRREVOCABILI

“Il rammarico è sui toni che sono stati utilizzati. Ho la consapevolezza di aver agito in totale trasparenza. Gli errori si possono fare, siamo esseri umani. Abbiamo voluto dare un’impostazione diversa. Ad esempio sono andato all’avvocatura,ho chiesto quante cause pendenti c’erano, quante erano state vinte, perse, per capire cosa inserire nel Piano di riequilibrio in merito ai crediti e ai debiti. Mi è stato risposto che non avevano software e che era tutto in carta. Sono tornato a prelevare tutto e mi hanno dato un mare di fascicoli e tutti in formato A4 molti dei quali scritti ancora a penna. Così siamo andati al Ced e abbiamo chiesto di realizzare un archivio e immettere i dati. Siamo riusciti a passare dalla preistoria agli anni ’60. Ma ormai anche questa è acqua passata”.

Rosaria Brancato

18 commenti

  1. l’unica attività che riesce bene a questi “Rivoluzionari” è quella di gettare fango su chi lavora, d’altro canto non potrebbero fare altro visto che stanno dimostrando, giorno per giorno, quanto siano inetti e che sanno vivere solo di slogan e di frasi fatte

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  2. l’unica attività che riesce bene a questi “Rivoluzionari” è quella di gettare fango su chi lavora, d’altro canto non potrebbero fare altro visto che stanno dimostrando, giorno per giorno, quanto siano inetti e che sanno vivere solo di slogan e di frasi fatte

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  3. Ora che il rilevante ruolo pubblico di Dario ZACCONE si è esaurito, il suo operato s’intreccerà con la storia di Palazzo Zanca, cosa resterà della sua presenza, come pure degli altri attori di questa commedia alla messinese,dove c’è di tutto,miracolose schede sui residui,frecciatine avvelenate all’indirizzo del ragioniere generale, articoli calunniosi sul MANIFESTO comunista,lo dirà il destino cui andrà incontro MESSINA. DARIO ritiene intimidatorio se Maometto ACCORINTI va alla montagna ZACCONE, affermazione curiosa visto che la partecipazione dei revisori alle giunte è ritenuta OPPORTUNA dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti cui appartiene, che auspica una presenza estesa anche a quelle cosiddette riservate. Posso fornire il link.

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  4. Ora che il rilevante ruolo pubblico di Dario ZACCONE si è esaurito, il suo operato s’intreccerà con la storia di Palazzo Zanca, cosa resterà della sua presenza, come pure degli altri attori di questa commedia alla messinese,dove c’è di tutto,miracolose schede sui residui,frecciatine avvelenate all’indirizzo del ragioniere generale, articoli calunniosi sul MANIFESTO comunista,lo dirà il destino cui andrà incontro MESSINA. DARIO ritiene intimidatorio se Maometto ACCORINTI va alla montagna ZACCONE, affermazione curiosa visto che la partecipazione dei revisori alle giunte è ritenuta OPPORTUNA dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti cui appartiene, che auspica una presenza estesa anche a quelle cosiddette riservate. Posso fornire il link.

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  5. Ho già scritto il mio parere sui dipendenti pubblici del Comune. Nella maggior parte dei casi, e mi dispiace ribadirlo, si tratta di gente che aspetta solo lo stipendio e in questa attesa riesce anche a stancarsi!!!
    Troppo scarsi ma se glielo permettono…

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  6. Ho già scritto il mio parere sui dipendenti pubblici del Comune. Nella maggior parte dei casi, e mi dispiace ribadirlo, si tratta di gente che aspetta solo lo stipendio e in questa attesa riesce anche a stancarsi!!!
    Troppo scarsi ma se glielo permettono…

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  7. A proposito di RESIDUI, a questo punto, dopo le continue dichiarazioni di “stima” fatte da Dario ZACCONE verso la burocrazia comunale, mariedit sulle seguenti cifre certificate dall’organo di revisione consiglia di non scommettere un centesimo di euro. Terra terra: i comuni mortali per RESIDUO intendono quello che di buono rimane del pranzo di Natale da poter mangiare a Santo Stefano, in finanza locale sono serpenti velenosi, crediti incapaci di riscuotere,qualcuno dice volutamente, e impegni di spesa trasformatosi in debiti non ancora onorati.R ATTIVI,anno 2012 €278.846.435, in aumento nel 2013 €292.748.978 e nel 2014 €281.673.721. R PASSIVI anno 2012 €260.266.247,in aumento nel 2013 €292.588.573 e nel 2014 in diminuzione €272.675.110.

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  8. A proposito di RESIDUI, a questo punto, dopo le continue dichiarazioni di “stima” fatte da Dario ZACCONE verso la burocrazia comunale, mariedit sulle seguenti cifre certificate dall’organo di revisione consiglia di non scommettere un centesimo di euro. Terra terra: i comuni mortali per RESIDUO intendono quello che di buono rimane del pranzo di Natale da poter mangiare a Santo Stefano, in finanza locale sono serpenti velenosi, crediti incapaci di riscuotere,qualcuno dice volutamente, e impegni di spesa trasformatosi in debiti non ancora onorati.R ATTIVI,anno 2012 €278.846.435, in aumento nel 2013 €292.748.978 e nel 2014 €281.673.721. R PASSIVI anno 2012 €260.266.247,in aumento nel 2013 €292.588.573 e nel 2014 in diminuzione €272.675.110.

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  9. MessineseAttenta 11 Luglio 2016 09:45

    E’ finito il ramadan?

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  10. MessineseAttenta 11 Luglio 2016 09:45

    E’ finito il ramadan?

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  11. Ribadisco quanto scrissi tanto tempo fa: un conto è l’onesta, un altro conto è la competenza. La giunta Accorinti di competenza non ne ha e quanto dice Zaccone ha a che fare – piaccia o non piaccia – con la competenza. Prima ne prendono atto i vari “tifosi” e meglio è per tutti …

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  12. Ribadisco quanto scrissi tanto tempo fa: un conto è l’onesta, un altro conto è la competenza. La giunta Accorinti di competenza non ne ha e quanto dice Zaccone ha a che fare – piaccia o non piaccia – con la competenza. Prima ne prendono atto i vari “tifosi” e meglio è per tutti …

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  13. Mi pare lo spazio commenti giusto per dare una BUONA NOTIZIA, per la prima volta, da molti anni a questa parte, c’è uno scoperto dei flussi di cassa relativo alle anticipazioni molto contenuto, a fronte di anticipazioni per €63.287.045 il rimborso al tesoriere UniCredit è €116.903.723. Abbiamo rimborsato tutto lo scoperto 2015 pari a €70.951.700, quindi quello relativo al 2016 supera di poco i 17 milioni. Purtroppo le entrate correnti sono insufficienti per coprire la spesa corrente, ancora oggi al di sopra delle nostre possibilità, e le quote di capitale dei mutui e prestiti in scadenza, su questo aspetto finanziario il dibattito politico e tecnico è carente, anzi tenuto nascosto ai messinesi. Mi aspetto da ZACCONE cittadino un contributo.

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  14. Mi pare lo spazio commenti giusto per dare una BUONA NOTIZIA, per la prima volta, da molti anni a questa parte, c’è uno scoperto dei flussi di cassa relativo alle anticipazioni molto contenuto, a fronte di anticipazioni per €63.287.045 il rimborso al tesoriere UniCredit è €116.903.723. Abbiamo rimborsato tutto lo scoperto 2015 pari a €70.951.700, quindi quello relativo al 2016 supera di poco i 17 milioni. Purtroppo le entrate correnti sono insufficienti per coprire la spesa corrente, ancora oggi al di sopra delle nostre possibilità, e le quote di capitale dei mutui e prestiti in scadenza, su questo aspetto finanziario il dibattito politico e tecnico è carente, anzi tenuto nascosto ai messinesi. Mi aspetto da ZACCONE cittadino un contributo.

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  15. MessineseAttento 11 Luglio 2016 13:59

    Sarebbe interessante sapere dal Zaccone, come, quando e perché Messinambiente si è trasformata in un dinosauro. È avvenuto dal 2013, per mano di questa amministrazione, oppure possiamo affermare che prima del 2013, Messinambiente, era già nel baratro più assoluto? Farebbe un gran servizio ai cittadini se spiegasse chi ha permesso che comune e partecipate, accumulassero diverse centinaia di milioni di euro di debiti. Chi doveva controllare e non l’ha fatto? Ripeto, sarebbe stato apprezzabile se, insieme alla sua accorata autodifesa, avesse detto di chi è la responsabilità del default, almeno da quando lui era revisore. Attendiamo con fiducia.

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  16. MessineseAttento 11 Luglio 2016 13:59

    Sarebbe interessante sapere dal Zaccone, come, quando e perché Messinambiente si è trasformata in un dinosauro. È avvenuto dal 2013, per mano di questa amministrazione, oppure possiamo affermare che prima del 2013, Messinambiente, era già nel baratro più assoluto? Farebbe un gran servizio ai cittadini se spiegasse chi ha permesso che comune e partecipate, accumulassero diverse centinaia di milioni di euro di debiti. Chi doveva controllare e non l’ha fatto? Ripeto, sarebbe stato apprezzabile se, insieme alla sua accorata autodifesa, avesse detto di chi è la responsabilità del default, almeno da quando lui era revisore. Attendiamo con fiducia.

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  17. Vi prego, non posso leggere le sciocchezze che scrivono i servi sciocchi dello scalzo. Sono felicemente in vacanza e vorrei evitare di leggere le sciocchezze di mariedit! Io non amo zaccone, non lo reputo un genio, ma è indubbio che quello che ha detto corrisponde al vero. La difesa ad oltranza dell’operato degli ignoranti inadeguati sono solo ridicole. Ma mariedit sa che presto, tornerà passeggiare il cagnolino. Il suo viaggio, e quello del tibetano, stanno per arrivare al capolinea. Dopo, sarà una faticosa opera di ricostruzione…

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  18. Vi prego, non posso leggere le sciocchezze che scrivono i servi sciocchi dello scalzo. Sono felicemente in vacanza e vorrei evitare di leggere le sciocchezze di mariedit! Io non amo zaccone, non lo reputo un genio, ma è indubbio che quello che ha detto corrisponde al vero. La difesa ad oltranza dell’operato degli ignoranti inadeguati sono solo ridicole. Ma mariedit sa che presto, tornerà passeggiare il cagnolino. Il suo viaggio, e quello del tibetano, stanno per arrivare al capolinea. Dopo, sarà una faticosa opera di ricostruzione…

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