Falcone. Furto di un escavatore e di un autocarro, arrestati tre catanesi

Falcone. Furto di un escavatore e di un autocarro, arrestati tre catanesi

Redazione

Falcone. Furto di un escavatore e di un autocarro, arrestati tre catanesi

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sabato 26 Novembre 2022 - 16:11

Sono stati scoperti dai carabinieri di Patti

Questa notte, i Carabinieri della Compagnia di Patti hanno arrestato, in flagranza, due uomini e una donna, tutti originari della provincia di Catania e indagati, in concorso tra loro, per furto aggravato, riciclaggio e resistenza a pubblico ufficiale.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile, impegnati in un servizio di controllo del territorio, nella tarda serata di ieri, su segnalazione pervenuta al 112, sono stati interessati al fine di eseguire la ricerca di un autocarro e di almeno un’auto che un passante aveva notato a Montagnareale con a bordo alcune persone intente a compiere manovre inconsuete, poi allontanatesi dal centro abitato a fari spenti, in direzione Patti.

Poco dopo i fuggitivi sono stati localizzati a poco più di un chilometro di distanza dal casello autostradale di Falcone che tentavano di raggiungere con l’evidente scopo di allontanarsi dalla zona. Per sfuggire alla cattura i malfattori, alla vista della pattuglia, hanno lasciato il mezzo pesante, cercando di allontanarsi dal luogo a bordo di una Fiat Panda, condotta da un complice, poi bloccata dai militari.

Autocarro rubato ad agosto in provincia di Catania

Gli accertamenti successivamente condotti hanno permesso di riscontrare che sull’autocarro, rubato nell’agosto di quest’anno ad una società della provincia di Catania, erano state applicate targhe artigianalmente riprodotte al fine di ostacolare l’individuazione del furto e gli indagati stavano trasportando un escavatore asportato poco prima da un’area di cantiere di Oliveri.

L’escavatore è stato restituito all’avente diritto mentre l’autocarro e gli attrezzi utilizzati per lo scasso sono stati sottoposti a sequestro.

I tre, arrestati per furto aggravato, riciclaggio e resistenza a pubblico ufficiale, su disposizione del giudice sono stati portati agli arresti domiciliari. Sono in corso ulteriori indagini per l’identificazione di altre persone coinvolte.

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