Fase 2 Coronavirus: venerdì a Messina riaprono le ville. Ecco tutte le regole

Fase 2 Coronavirus: venerdì a Messina riaprono le ville. Ecco tutte le regole

Francesca Stornante

Fase 2 Coronavirus: venerdì a Messina riaprono le ville. Ecco tutte le regole

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mercoledì 06 Maggio 2020 - 11:52

Guanti e mascherine obbligatorie, vietato sostare per più di due ore. Ecco cosa si potrà fare da venerdì nelle ville comunali di Messina

A Messina venerdì 8 maggio riaprono le ville comunali Dante, Mazzini, Sabin e le villette Quasimodo (Royal) e Castronovo. In questa fase 2 dell’emergenza Coronavirus con qualche giorno di ritardo rispetto alle possibilità concesse dall’ultimo Decreto del Presidente Conte, alcuni spazi verdi tornano ad essere a disposizione dei cittadini. Importante ricordare che servono sempre guanti e mascherine e che non si potrà sostare per più di due ore consecutive. Aperture previste tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle ore 9 alle 13, e dalle 16 alle 20. L’accesso alle ville è consentito da tutte le porte, con eccezione per villa Dante i cui unici varchi di accesso sono quelli di via Lucania a nord, e di via San Cosimo a sud. 

Tutte le regole

Chi vorrà accedere dovrà obbligatoriamente indossare la mascherina e i guanti protettivi. I custodi vigileranno sull’osservanza delle misure sanitarie e sul rispetto delle norme di accesso ai luoghi pubblici, informando la cittadinanza sulla tempistica relativa alla permanenza all’interno e sulle norme comportamentali. L’accesso è consentito per passeggiare, sostare brevemente all’aria aperta e per svolgere attività sportiva individualmente, o insieme ad un accompagnatore. 

Cosa si può fare

Tutti devono rispettare le seguenti prescrizioni: è vietata ogni forma di assembramento. E’ comunque necessario rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. E’ obbligatorio indossare le mascherine, sempre negli spazi chiusi, e negli spazi aperti in tutte le circostanze in cui non è possibile rispettare la distanza interpersonale avendo cura di portarla con se quando si esce di casa per poterla indossare quando necessario. Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina e i soggetti che con loro interagiscono.

Anche quando si accede agli spazi aperti e vi si svolgono le attività consentite, è obbligatorio rispettare anche le altre misure generali di prevenzione igienico sanitaria vigenti, vale a dire lavarsi spesso e con cura le mani, anche utilizzando soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani. Praticare l’igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie). Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri. Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani. Pilire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol. Nel caso dei minori e delle altre persone non completamente autosufficienti accompagnati da adulti è fatto obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività.

A chi è vietato l’accesso

Ovviamente è vietato l’accesso alle persone sottoposte alla misura della quarantena o positive al virus, che non devono muoversi dalla propria abitazione. Semaforo rosso anche per le persone con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C), che devono rimanere a casa, limitare al massimo i contatti sociali e contattare il proprio medico curante.

E’ fortemente sconsigliato alle persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, alle quali si raccomanda di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora, se non nei casi di stretta necessità.

L’accesso non è consentito per organizzare eventi o attività ludiche o ricreative (manifestazioni, partite, giochi di gruppo). Al fine di evitare il rischio di assembramenti la permanenza all’interno delle ville, parchi e giardini pubblici non dovrà superare il tempo massimo di due ore. I custodi si occuperanno di avviare verso l’uscita i visitatori che si trattengano oltre il tempo massimo stabilito.

Non si può accedere alle aree attrezzate per il gioco dei bambini, sia pubbliche che private. Resta consentito nelle ville l’accesso con i cani condotti al guinzaglio.

La Messina Servizi Bene Comune spa provvederà ad assicurare durante i giorni di apertura lo svuotamento continuo dei cestini ed a giorni alterni eseguirà altresì gli interventi di sanificazione delle ville comunali, dei parchi e delle aree verdi.

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5 commenti

  1. Mi piacerebbe sapere con quale criterio l’ingresso nei parchi debba soggiacere all’uso delle mascherine. Ma vi rendete conto che un posto all’aperto pieno di alberi dove l’aria è piu’ pulita che nel resto della città è antitetico all’uso della museruola? Possibile che chi ci governa a tutti i livelli abbia perso la sinderesi? Possibile che l’intelligenza debba sottostare ai dettami stupidi e acritici di chi ci amministra? Che si va a fare in un parco se non è possibile respirare l’aria pulita? Il peggior virus è quello dell’ignoranza che porta con se arroganza e supponenza. Che schifo!

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    1. E’ obbligatorio indossare le mascherine, sempre negli spazi chiusi, e negli spazi aperti in tutte le circostanze in cui non è possibile rispettare la distanza interpersonale

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    2. Che un posto all’aperto sia antitetico alla mascherina (museruola è una parola che io uso per gli amati cani) va spiegato al Covid-19. Se lui ci sta, ok anche per me.

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  2. Ovviamente, considerata la riduzione dei tempi di apertura, c’è da aspettarsi un rigoroso controllo da parte dell’amministrazione sul rispetto degli orari di chiusura, che a villa Sabin in passato venivano sistematicamente ridotti dai vari custodi di 30/40 minuti.

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  3. Per l’ingresso ai cimiteri non si poteva alternare le lettere dell’alfabeto, in questo modo chi ha le prime lettere è sempre avvantaggiato.

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