Federico Cicero torna a casa per l'ultimo viaggio. La scuola: "Era innamorato della vita"

Federico Cicero torna a casa per l’ultimo viaggio. La scuola: “Era innamorato della vita”

Alessandra Serio

Federico Cicero torna a casa per l’ultimo viaggio. La scuola: “Era innamorato della vita”

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giovedì 07 Luglio 2022 - 16:39

La salma del 18enne sarà restituita alla famiglia senza autopsia, gli accertamenti della Municipale devono però chiarire cosa è accaduto

MESSINA – Niente esame medico-legale, la causa della morte di Federico Cicero è chiara. Così il PM Francesca Bonazinga, titolare del caso, dissequestra la salma, che potrà tornare a casa per permettere alla famiglia di celebrare i funerali e dargli l’estremo saluto.

A costare la vita al ragazzo è stata infatti la violenza dell’impatto contro il palo della luce che ha centrato, cadendo dallo scooter. Un violento trauma cranico, diverse lesioni, che non gli hanno consentito di sopravvivere se non pochi minuti, dopo l’incidente.

Perché ha perso il controllo dello scooter?

Scartata l’autopsia, la Procura ha comunque chiesto alla sezione Infortunistica della Polizia Municipale di fugare ogni dubbio sulla dinamica dell’incidente, sulla scorta delle testimonianze e di eventuali filmati di telecamere di zona e i rilievi sul posto. E un testimone ci sarebbe, che ha visto procedere Federico, pochi minuti prima, col casco addosso. Quando sono arrivati i soccorsi, però, il ragazzo aveva il cranio scoperto. Forse la violenza dell’impatto e lo scivolamento glielo hanno strappato. A quanto pare il ragazzo non procedeva a velocità elevata, lo scooter è infatti intatto malgrado sia finito contro l’asfalto, quando il giovane ne ha perso il controllo. Ma questo non è bastato a salvarlo.

Federico uno di noi

Le esequie saranno officiate nella parrocchia poco distante a dove il diciottenne ha perso la vita, affrontando un breve rettilineo uscendo da un curvone in discesa, poco prima della chiesa evangelica di Minissale. Il giovane era uscito di casa da pochissimo, da quell’abitazione che fino a ieri lo ha protetto e fatto crescere, portandolo ai 18 anni compiuti solo qualche giorno fa. Una infanzia e un’adolescenza serena, emerge dal racconto degli amici: l’amore per il calcio e la sua Juventus, le due ruote, i compagni del quartiere e quelli dell’istituto nautico Caio Duilio, dove la dirigenza scolastica oggi lo ha ricordato con un messaggio postato sui social.

La scuola a lutto

“Un figlio della nostra amatissima scuola che avremmo voluto accompagnare verso il brillante futuro che sognava, avremmo voluto vederlo spiccare il volo con gioia e con il sorriso di sempre, com’è giusto che sia per un ragazzo come lui, innamorato della vita! Il suo ricordo resterà sempre nei nostri cuori”, ha scritto la preside Maria Schirò sulla pagina Facebook della scuola.

incidente mortale minissale messina 6 luglio 22
incidente mortale minissale messina 6 luglio 22

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