Oggi sit-in del comitato: "La potabilità è una nostra vittoria ma i disservizi e i problemi idrici sono intatti. E in più c'è lo spettro della privatizzazione"
MESSINA – Ieri la notizia ufficiale : l’acqua di Messina è potabile. “Ma la mobilitazione continua”, sottolinea il comitato “Vogliamo l’acqua dal rubinetto!”. Ha messo in rilievo Francesco Mucciardi durante il nuovo sit-in di stamattina davanti al Municipio: “Senza mai fare allarmismi, siamo stati noi a porre il problema. L’impegno su questo tema ci ha portato a scoprire la mancata potabilità. Consideriamo la notizia di ieri una vittoria del comitato. Ma sono ancora tante le emergenze”.
Spiega l’esponente del comitato: “Prima dell’ordinanza del sindaco, del 5 settembre, avevamo zone in cui l’acqua arriva a Messina solo per poche ore al giorno; zone in cui non arriva per qualche giorno; uno stilliccidio tra piano d’emergenze, perdite e guasti. Ogni giorno c’era un guasto. Da qui la sospensione dell’erogazione idrica. Ma, dopo il 5 settembre, i problemi sono rimasti intatti. E a nessuno arriva l’acqua h24. In certe zone arriva sporca. Casualmente, abbiamo poi scoperto che l’acqua non era potabile e abbiamo sollevato il caso a marzo. Abbiamo fatto delle richieste d’accesso agli atti. Solo l’Asp ci ha risposto, informandoci che ancora l’ordinanza del sindaco era in vigore. E l’acqua si poteva usare solo per motivi igienico-sanitari. Ora la mobilitazione continua fin quando non si realizzerà quanto hanno scritto loro (le amministrazioni De Luca e Basile, n.d.r.) nel programma come obiettivo: l’acqua h24 per tutta la città”.









Altro grando nodo è quello della privatizzazione. Aggiunge Mucciardi: “Nonostante la vittoria del referendum, 26 milioni per il sì alcuni anni fa, l’invito a mantenere pubblica la risorsa idrica non è stato applicato dalla nostra Regione a statuto speciale. E la spinta alla privatizzazione dell’acqua sta procedendo. Il collegio dei sindaci della Città metropolitana si è opposto a questa tendenza. E noi chiediamo che si continui su questa strada d’opposizione, bloccando la privatizzazione. L’acqua privata va contro i principi della Costituzione e farà aumentare enormemente il costo delle bollette”.
Durante il sit-in, sono intervenuti diversi promotori dell’iniziativa. In primo piano pure la richiesta di riduzione delle bollette da settembre fino alla revoca dell’ordinanza. Il tutto “per il mancato rispetto degli obblighi contrattuali, visto che l’acqua è stata dichiarata non potabile, costringendo la cittadinanza ad acquistare acqua imbottigliata”.

Cosa non si fa per un po’ di visibilità. Bah
Tra poco a Messina si costituirà il comitato contro le pulci,evidentemente abbiamo sete di comitati.