Cittadella fieristica: com’è e come potrebbe diventare. Reportage sull'attuale degrado

Cittadella fieristica: com’è e come potrebbe diventare. Reportage sull’attuale degrado

Danila La Torre

Cittadella fieristica: com’è e come potrebbe diventare. Reportage sull’attuale degrado

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mercoledì 27 Giugno 2012 - 20:40

Il prossimo 25 luglio conferenza dei servizi sul progetto di “restyling” inserito nell’accordo di programma firmato nel 2008 da Comune, Provincia, Autorità portuale e Camera di Commercio. All’interno dell’articolo la gallery di Dino Sturiale sulle condizioni dell’area fieristica oggi

Valorizzare la cittadella fieristica e trasformarla in un luogo da vivere e godere in modo appropriato 365 giorni l’anno. Le intenzioni del neo-presidente dell’Autorità portuale, Antonino De Simone, lasciano ben sperare sul futuro dell’area, per anni “abbondonata” nei mesi invernali ed utilizzata, poco e male, soltanto durante la Fiera campionaria d’agosto – trasformatasi nel tempo in un mercatino rionale -, che non ha mai restituito alla cittadella quella dignità che merita e che in altre città avrebbero certamente saputo riconoscerle. Non basta certamente aver aperto i cancelli (vedi correlato) per poter dire di avere restituito quello spazio alla piena fruibilità dei cittadini.

De Simone, che ha preso il timone dell’Autorità portuale solo pochi giorni fa e sembra sceso da Marte per lo stupore manifestato su certe questioni cittadine (speriamo questa meraviglia lo accompagni anche nei prossimi mesi, significherà che non si è piegato né adeguato al sistema), vuole chiudere con il passato ed aprire una nuova pagina, convinto che le potenzialità del quartiere fieristico sono enormi e ancora inespresse. Il cammino è lungo, ma in un certo senso già segnato e scritto in quell’ “ambizioso” accordo di programma siglato nel settembre 2008 (vedi articolo correlato) dal presidente della Provincia Nanni Ricevuto e dal sindaco Giuseppe Buzzanca – a quei tempi entrambi all’inizio del loro mandato; dall’allora presidente dell'Autorità portuale, Dario Lo Bosco; e dal presidente della Camera di Commercio, Vincenzo Musmeci, anche lui ormai ex.

In questi quattro anni, quell’accordo è rimasto a marcire in un cassetto ma adesso, con questa ventata nuova che soffia in riva allo stretto dopo l’arrivo del capitano napoletano, quel documento – sino ad oggi rimasto un semplice pezzo di carta – potrebbe essere tirato fuori, rispolverato e soprattutto messo in atto, con la realizzazione degli interventi in esso previsti. Qualcosa, in questa direzione, comincia già a muoversi. Mercoledì 25 luglio si terrà, infatti, una conferenza dei servizi per discutere sul progetto, annesso all’accordo di programma, che riguarda la ristrutturazione, rifunzionalizzazione e manutenzione dei manufatti in muratura che sorgono all’interno della struttura di viale della Libertà. Alla riunione parteciperanno tutti quei soggetti (Genio civile opere marittime, Soprintendenza, Comune etc) che dovranno esprimere pareri “tecnici” sui lavori da avviare, ma solo dopo apposita gara pubblica.

Saranno sottoposti ad interventi di “restyling” i padiglioni 1 e 2 (quest’ultimo, esattamente fronte mare, è quello prescelto da De Simone per ospitare gli uffici dell’Autorità portuale oggi in locazione sulla Cortina del Porto) e ancora i padiglioni 12, 13, 14 e 15. Sarà abbattuta la struttura in ferro che campeggia subito dopo il vialone d’ingresso. C’è un intervento su tutti che potrebbe regalare una nuova immagine ed un nuovo fascino alla cittadella fieristica, già accattivante pur nelle pessime condizioni in cui versa attualmente (come testimonia il reportage fotografico di Dino Sturiale ): il banchinamento in prossimità del mare, in quell’ideale prosecuzione della passeggiata sin dentro la fiera, che creerebbe una stazione marittima naturale .

Una volta rimessa a nuovo, la struttura diventerà appetibile per i capitali privati, che potrebbero gestire in concessione l’area, raggiungendo contemporaneamente due obiettivi: rendere redditizi i beni dell’Autorità portuale e rendere viva e vivibile tutto l’anno la cittadella fieristica, oggi fiore appassito ma, chissà domani magari, fiore all’occhiello della nostra città. (Danila La Torre)

2 commenti

  1. scusate sapete dirmi di chi sono i locali dell’attuale sede dell’Autorità…dalla risposta capirete perchè la città è sopita e non sfrutta le opportunità !! praticamente per far mangiare i soliti noti…..

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  2. Scusa, non capisco…
    Se tu lo sai perchè non lo dici? I contratti di locazione di agenzie/autorità pubbliche non dovrebbero essere pubblici?
    Non tutti sono edotti come te, non tutti sono informati…
    Troppo spesso si danno per conosciute cose che invece per i più sono del tutto all’oscuro.

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